Alternativa Democratica interviene nella polemica sui rifiuti sempre più intensa in questo periodo sulla stampa e lo fa con le parole del consigliere provinciale Michele Sutera. Il problema dei rifiuti -dice Sutera- richiede provvedimenti urgenti e necessari, non ulteriormente procrastinabili con la responsabilità di tutte le forze politiche. Come AD avevamo espresso perplessità sulla legittimità della Commissione liquidatrice dell’ATO rifiuti, costituita dal CdA uscente, che a nostro avviso andrebbe totalmente azzerato occupandosi esclusivamente della fase liquidatoria e della salvaguardia del patrimonio sociale, ammesso che ci sia qualcosa ormai dal salvaguardare.
Non solo. Nutriamo perplessità ancora maggiori verso l’attuale management di Sicilia Ambiente, tanto da essere ormai urgente l’azzeramento del CdA che non convince per varie ragioni: perché ha totalmente fallito nella gestione della società; perchè dimostra di brancolare nel buio, soprattutto di brancolare tra i numeri, allorché parla del costo del servizio oscillando, con estrema facilità, da 26 milioni a 20 milioni, per poi scendere, con abilità di prestigiatore, a diciotto milioni, il che significa che non ha cognizione seria dei costi reali della società e che non ha la ben che minima idea di un piano industriale; perchè non ha raggiunto nessun obiettivo di efficienza, di efficacia ed economicità; perché ha stru
menti a disposizione, come l’impianto di compostaggio, che non riesce a gestire a vantaggio della collettività ennese”.
Per Sutera, “Sicilia Ambiente, alla luce della sentenza del Cga, viene a trovarsi in una situazione economica e finanziaria di una gravità assoluta che necessita di un management adeguato, senza il quale –sottolinea- la società non potrà essere salvata e tutti i posti di lavoro andranno inesorabilmente perduti”. Secondo il consigliere di AD, “il rischio della messa in liquidazione di Sicilia Ambiente è più che mai reale” e quindi sollecita i soci (sindaci) ad avere “atteggiamenti univoci e responsabili” assumendosi “le loro responsabilità adottando ordinanze urgenti per l’affidamento del servizio” e i Consigli comunali a determinare “la Tarsu 2009, nel rispetto della legalità della legittimità e dell’equità dei costi”.
Sulla vicenda rifiuti, Sutera infine lancia accuse sul “totale fallimento di una classe politica che trasversalmente ha coinvolto centrosinistra e frange consistenti del centrodestra, che non ha fatto altro che depauperare un territorio, creando false speranze ed aspettative, creando notevoli disuguaglianze sociali, tra chi gode di una busta paga di ben oltre centomila euro annui e gli operatori e, peggio ancora, non dando la possibilità a tanti giovani di partecipare ad una legittima prova concorsuale per accedere ai posti delle due società. “Tale classe politica è stata bocciata –conclude Sutera-. Adesso il centro destra, o meglio la parte sana, deve opporsi con forza ad un sistema di potere che vuole far passare il messaggio, cambiar tutto per non cambiar nulla”.
Giacomo Lisacchi