VALGUARNERA: PROGRAMMA DELLA FESTA DI SAN GIUSEPPE

Nell’entroterra siculo, tra i monti Erei e le colline del Dittaino, Valguarnera, paese dalle forte radici religiose e culturali, fa rivivere ogni anno le proprie tradizioni. La festa di San Giuseppe, Santo tanto amato e venerato dalla nostra popolazione, rappresenta un appuntamento di assoluta importanza per poter condividere, con tutti, gioie e grazie ricevute. Alcuni studiosi e antropologi intravedono in questa festa, ricca di ritualità e simbolismo, sul pane e sul grano, una continuità con il culto pagano di Cerere, dea delle messi, che a Enna aveva il proprio santuario. La festa viene preceduta da un novenario. La sera della Vigilia i sacerdoti si recano a portare la Benedizione presso le case dove sono imbandite le tavolate, emblema della festa. Queste costituiscono il ringraziamento al Patriarca per i miracoli e le grazie ricevute.

 

La tavola, in legno, ha la forma di un altare con vari gradini che si protendono verso l’alto, simboleggiando l’anelito dell’uomo verso Dio. L’abbondanza del cibo che ricopre l’intera tavolata, con pane, verdure, fritture, ogni tipo di dolce e frutta simboleggia la ricchezza dei beni che il Creatore elargisce alle sue creature. Alla base della tavola vengono sistemati i posti dove siederanno, fino a un massimo di tredici, i Santi e la Sacra Famiglia. “La zena” (la cena) viene consumata la mattina del 19 a porte chiuse. Una volta finito il rituale la gente potrà gustarne le prelibatezze.

I “‘mbraculi” (miracoli) sono torce votive arricchite da fiori di carta o sacchi di grano portati sul dorso di cavalli bardati a festa e rappresentano, come le tavole, un segno di gratitudine nei confronti del Santo per i miracoli elargiti. Durante l’arco della giornata si assiste alla sfilata di cavalli e di fedeli, seguiti dalla banda musicale, che si recano ai piedi del Patriarca per consegnare questi segni di devozione.

Alle 10.30, dalla sacrestia della chiesa di San Giuseppe, parte la processione vivente della Sacra Famiglia che sfila per le vie cittadine. San Giuseppe porta in mano il bastone con in cima un giglio simbolo di purezza; la Madonna reca in testa una corona d’argento con in mano la coroncina del rosario e il libricino delle preghiere; Gesù bambino indossa una veste celeste, una aureola d’argento e porta con se un cesto di caramelle.

Al rientro in chiesa viene celebrata la Santa Messa e subito dopo la Sacra Famiglia prende posto a tavola per consumare “la zena”. La sera, dopo la celebrazione Eucaristica, ha inizio la processione del fercolo del Santo, seguita dai fedeli e accompagnata dalla banda musicale.