I Consiglieri Provinciali del Pd: Alloro Mario, Bannò Mimmo, Buscemi Paolo, Castoro Pippo Costanza Francesco, Musumeci Ninì, Notararrigo Salvo PREMESSO che il Governo Regionale ha emanato con il D.A. del 24.12.2008 gli indirizzi ed i criteri per l’applicazione del piano di rientro sanitario; -che con il medesimo D.A. la Regione fissa, tra l’altro, i criteri di assegnazione dei posti letto per acuti suddivisi per le varie provincie siciliane; -che per la Provincia di Enna l’analisi del fabbisogno dei posti letto, conteggiando contestualmente i posti letto per acuti delle strutture pubbliche e private, vede conteggiati
anche i posti letto dell’ IRCCS di Troina, giungendo alla conclusione di un surplus di posti letto di circa il 50%; -che tale conteggio porterebbe alla trasformazione di circa 400 posti letto per acuti in altrettanto per malati cronici con, chiaramente, una riduzione drastica dell’offerta sanitaria per le popolazioni dell’ennese; -che con il suddetto D.A. si prevede la chiusura dei punti nascita con meno di 400 parti l’anno, senza minimamente differenziare le realtà locali metropolitane rispetto a quelle periferiche a bassa densità demografica come la Provincia di Enna;-che il piano di rientro attualmente in discussione presso l’Assemblea Regionale Siciliana è stato emendato dal Presidente della Regione con la previsione di una organizzazione territoriale a carattere provinciale mediante l’identificazione di un P.O. capofila, a cui afferiscono gli altri P.O. della provincia, e l’identificazione di due bacini regionali di primo livello identificati a Catania per la parte orientale della Regione ed a Palermo per quella occidentale;
CONSIDERATO
– che il conteggio dei posti letto per acuti che è stato inserito nel piano di rientro regionale per la Provincia di Enna è errato in quanto comprensivo dei posti letto dell’ Oasi Maria Santissima Ausiliatrice “ di Troina che è un IRCCS e, pertanto, normativamente non può essere assimilata né ad una struttura sanitaria pubblica regionale né ad una struttura sanitaria privata in quanto a finanziamento statale e direttamente dipendente dal MIUR;
– che la norma che prevede la chiusura dei punti nascita con meno di 400 parti l’anno potrebbe essere considerata razionale per le città metropolitane e per i grossi centri abitati della regione ma è assolutamente inadeguata per la provincia di Enna, caratterizzata da centri poco popolosi e distribuiti su una superfice paragonabile per dimensioni alla provincia di Palermo e la cui applicazione vedrebbe rimanere aperto solo il punto nascita dell’ A.O. “Umberto I° “ di Enna, che da solo dovrebbe soddisfare una popolazione di circa 200.000 abitanti distribuiti su una superfice di circa 2.600 Km/q.;
– che la Provincia di Enna è una provincia prevalentemente montana e caratterizzata da una olografia del tutto particolare con collegamenti difficili tra i diversi centri abitati, soprattutto nel periodo invernale quando, a causa delle nevicate e delle abbondanti piogge, numerosi centri restano, anche per giorni, isolati, rendendo impossibile un rapido trasporto dei malati da un centro ad un altro e, quindi, impedendo, di fatto, l’applicazione di un piano di ridimensionamento delle strutture sanitarie senza che questo metta a repentaglio la vita degli utenti che si rivolgono al S.S.N. della nostra Provincia;
– che la paventata applicazione del piano così come emendato dal Presidente della Regione e, quindi, con la costituzione di soli due poli per le emergenze di primo livello, Catania e Palermo, priverebbe la fascia centro – meridionale dell’isola, abitata da circa 1 milione di cittadini, di una struttura sanitaria in grado di fronteggiare le primarie esigenze di circa 1/5 della popolazione siciliana con, contestualmente, un sovraccarico delle strutture sanitarie metropolitane in cui i tempi di attesa per trattamenti di alta specializzazione sono già in atto lunghissimi;
Tanto premesso e considerato ai sensi dell’art. 10 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Provinciale si chiede la convocazione straordinaria ed urgente dello stesso per assumere iniziative nei confronti del Governo regionale affinchè lo stesso, in fase di approvazione del piano di rientro sanitario, si impegni a:
1. conteggiare nuovamente l’offerta di posti letto per acuti della Provincia di Enna escludendo i posti letto dell’Oasi “ Maria Santissima Ausiliatrice “ di Troina in quanto IRCCS inserito nella rete sanitaria ed a finanziamento statale. Pertanto il suddetto riconteggio, alla luce di quanto previsto dai LEA, vedrebbe l’attuale rete sanitaria provinciale adeguatamente dimensionata alle esigenze della popolazione ennese;
2. alla costituzione di un terzo bacino regionale di riferimento per l’emergenza di primo livello che includa la fascia centro – meridionale dell’isola, ciò alla luce delle caratteristiche peculiari e specifiche di questa parte della Sicilia ( caratteristiche olografiche, difficoltà di collegamento con i grandi centri metropolitani, emergenze sanitarie del tutto specifiche quali quelle legate al continuo flusso di immigrati ) che sicuramente non potrebbero trovare adeguate risposte nel previsto modello che ruota intorno a Palermo e Catania;
3. rivedere il limite di 400 parti l’anno quale limite minimo per il mantenimento dei punti nascita in quanto tale limite non potrebbe trovare applicazione nelle strutture sanitarie della provincia di Enna e lascerebbe, praticamente, priva di punti nascita quasi tutta la provincia con grave pericolo per le partorienti ed i nascituri costretti a spostamenti anche di ore per raggiungere la struttura sanitaria attrezzata più vicina;