A dieci anni dalla scomparsa del cavaliere Liborio Bongiovanni, i familiari e quanti lo hanno conosciuto e apprezzato, parteciperanno oggi pomeriggio (venerdi 20 c.m.) alle ore 18.30 presso la chiesa di San Francesco, ad un messa commemorativa. Da sempre impegnato nel sociale e nella politica, instancabile presidente dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili, il commendatore Bongiovanni ebbe modo di dimostrare sul piano personale quella stessa sensibilità umana che manifestava apertamente nei confronti dei più deboli, delle famiglie più bisognose, ecco perché credeva nei principi e nei valori dell’Anfe (Associazione nazionale famiglie emigrate)
. Ne fu lui il fondatore nel lontano 1947 e lavorò sempre per la tutela e il rispetto delle famiglie emigrate e non. Nei suoi discorsi amava ribadire concetti come: solidarietà, integrazione, assistenza e formazione. La sua lunga militanza nel terz’ordine secolare francescano lo fece vivere sulle orme di Francesco D’Assisi, di una perfetta vita cristiana realizzata fra la gente spesso più umile. Il volontariato era la sua regola. Aderì anche al sovrano Ordine cavalleresco di San Giovanni di Gerusalemme di cui fu priore di Sicilia. Fu assessore e consigliere provinciale nella democrazia cristiana.