Nel pomeriggio di ieri 21 marzo 2009 gli uomini della quarta sezione – antidroga e contrasto al crimine diffuso – della squadra mobile, diretta dal vice questore aggiunto dr. Giovanni Cuciti, hanno rinvenuto una piantagione “domestica” di marijuana, allestita con perizia del tutto professionale. Nell’ambito di predisposti servizi finalizzati alla repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, il personale operante attenzionava alcuni soggetti ritenuti vicini al consumo e spaccio di droga, notando alcuni “movimenti” di interesse investigativo nei pressi di una abitazione privata
sita in questa via roma. Si decideva, pertanto, di intervenire effettuando un controllo carico di alcuni soggetti visti uscire dall’immobile ed a seguito del controllo si procedeva a perquisizione locale.
L’attività portava subito i suoi frutti, atteso che all’interno di una cantina nella esclusiva disponibilità di U. A., classe ’88 ennese disoccupato con precedenti di polizia, veniva rinvenuta una vera e propria serra personale, con la creazione di un mini “eco sistema” ottimale per la coltura della marijuana.
Infatti, in tale particolare sito erano curate tredici floride piante con altezza fino a 70 cm, impiantate in altrettanti vasi. Il sistema di coltura, studiato sin nei minimi dettagli, era costituito da due ventole in parallelo, tre lampade, delle quali due ad incandescenza di 400 watt ciascuna, fogli di alluminio termo riflettente, un ventilatore, un termoconvettore, un termostato con misuratore di umidità, un tubo di aerazione con filtro ed altro materiale, oltre che numerose bottiglie di acqua potabile utilizzata per una migliore cura dei vegetali.
Si procedeva, pertanto, al sequestro sia delle piante di stupefacente che del materiale utilizzato per la coltura e si denunciava il giovane alla competente a.g. Le 13 piante una volta completamente maturate avrebbero certamente prodotto una quantità di stupefacente che avrebbe soddisfatto l’esigenza di più consumatori.