Si è svolto ieri l’incontro tra il Comune di Piazza Armerina e la sede provinciale della LAV di Enna per discutere dell’emergenza randagismo e delle possibili soluzioni. Si è trattato di un incontro preliminare al tavolo tecnico che sarà istituito presso il Comune per affrontare la problematica ed al quale parteciperà anche la LAV. All’incontro – cui hanno partecipato il Vicesindaco e Assessore alle attività produttive e all’ambiente, Teodoro Ribilotta, l’Assessore alla Pubblica Istruzione e alla sanità, Innocenzo Di Carlo, il Consigliere Comunale e responsabile locale di Legambiente,
Riccardo Calamaio e la responsabile della LAV Enna dott.ssa Lorena Sauli – il Comune si è impegnato a stanziare dei fondi per avviare le sterilizzazioni più urgenti, anche stipulando convenzioni con i medici veterinari liberi professionisti. Il progetto più ambizioso riguarda però la costituzione di un ambulatorio veterinario comunale ove poter avviare le sterilizzazioni e la microchippatura dei cani randagi, e per il quale sono già stati individuati i locali presso l’area dell’ex macello comunale. Per questo progetto il Comune ha inoltrato una richiesta all’Assessore regionale alla Sanità per ottenere anche solo parte di quei fondi che la precedente Giunta aveva richiesto all’Assessorato e, pur avendoli ottenuti, mai utilizzati. Nel generale quadro desolante degli interventi dei Comuni sul tema del randagismo, l’incontro di ieri presso il Comune di Piazza Armerina fa ben sperare su una risposta concreta e seria per affrontare quella che in tutta l’Isola è ormai divenuta emergenza, anche sociale.
“Speriamo che gli impegni presi ieri con il Vicesindaco e gli assessori di Piazza Armerina si possano concretizzare al più presto a cominciare proprio dall’Istituzione del tavolo tecnico in Comune – dichiara Lorena Sauli, responsabile provinciale della LAV – Intanto, riteniamo importante aver chiesto il contributo della LAV per pianificare un piano d’interventi che sia rispettoso del benessere degli animali e che al tempo stesso porti ad una soluzione reale del problema, senza ricorrere ad inutili e costose convenzioni con i canili privati e alla cattura massiva e indiscriminata dei cani randagi, come stava accadendo ad Enna.”
Proprio ieri, infatti, la LAV provinciale insieme alla LIDA aveva inviato una nota urgente al Sindaco di Enna e all’Assessore all’Agricoltura, inoltrata anche all’Ispettorato Regionale Veterinario di Palermo, al Servizio veterinario dell’ASL n. 4 ed all’Ufficio Territoriale del Governo di Enna, per bloccare una assurda campagna di accalappiamento indiscriminata dei cani randagi sul territorio comunale. Fortunatamente in serata è arrivata una nota del capoluogo ennese che comunicava il blocco delle catture ed inoltre informava di una convocazione presso la sala consiliare del Comune per discutere del tema randagismo.