PIANO CASA. SORBELLO, “BUON ACCORDO PER RIDARE SLANCIO A EDILIZIA”

“Credo che in conferenza unificata sia stato definito un buon accordo sul cosiddetto piano casa, ma la Sicilia dovrà pensare anche alle fasce più deboli”.  Lo sostiene l’assessore regionale al Territorio, Pippo Sorbello che aggiunge: “Nell’ambito degli interventi ritenuti possibili per ridare slancio al settore edilizio, alcuni obiettivi prefigurati mi sembrano estremamente stimolanti. Il miglioramento della qualità architettonica degli immobili nei quali si interviene;

 l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili,  secondo criteri di sostenibilità ambientale; la introduzione di forme semplificate e celeri per l’attuazione degli interventi edilizi in coerenza con i principi della legislazione urbanistica ed edilizia e della pianificazione comunale; la identificazione di ambiti di interventi nei quali  sono esclusi o limitati ma anche favoriti con opportune incentivazioni e premialità finalizzare alla riqualificazione di aree urbane degradate”.
 “Tutto questo – prosegue Sorbello – dovrà essere tradotto in una legge regionale in grado di orientare concretamente gli operatori. Penso alla definizione di standard in tema di qualità architettonica che, diversamente, resterebbe una petizione di principio sia per quanto attiene gli ampliamenti sia rispetto, ovviamente, alle demolizione e ricostruzioni. La norma regionale dovrà pensare alle fasce più deboli prevedendo piani di costruzione di edilizia popolare coinvolgendo gli IACP”.
“Particolarmente significativa, – aggiunge l’assessore – risulta, dal punto di vista del controllo del possibile impatto sul territorio, la previsione di regolamentare gli interventi attraverso piani/programmi d’intesa regione-comuni. Si tratta di strumenti di orientamento operativo che, ove resi tempestivamente efficaci possono rappresentare una risorsa per la riqualificazione edilizia del territorio. Bisognerà, quindi,  attivare con immediatezza un’attività di coordinamento tecnico in ambito regionale, una sorta di tavolo operativo agile, utilizzando le competenze già presenti nell’amministrazione che, istituendo un confronto con le associazioni di settore, l’università, l’Anci, le Consulte professionali, individui nell’immediato – conclude Sorbello – le linee guida per la redazione di questi strumenti”.

Enzo Fricano