Il sindaco, Rino Agnello, ha formalmente richiesto il verbale della decisione adottata dai rettori, con le relative motivazioni che hanno portato all’annullamento della processione del Venerdì Santo. Il primo cittadino ha incontrato, ieri, giorno di Pasqua, il presidente del Collegio dei Rettori, Ferdinando Scillia. “Una tale decisione oltre a colpire il sentimento religioso degli ennesi – ha detto Agnello – ha avuto senza alcun dubbio una ricaduta negativa sull’immagine complessiva
della città,vanificando tutti gli sforzi organizzativi e quanto programmato per attrarre in città tanti turisti, presenti quest’anno in un numero mai visto finora”.
Il presidente Scillia ha confermato che le ragioni che hanno determinato l’annullamento della processione sono state condivise all’unanimità dai rettori delle 15 confraternite dopo aver considerato le condizioni fisiche dei confrati e aver valutato altre possibili soluzioni e ha espresso il rammarico di non aver, nella concitazione del momento,preventivamente informato il sindaco che attendeva sul sagrato l’inizio della processione.
Queste valutazioni, se pur comprensibili, non sono state condivise da Agnello, il quale ha formalmente richiesto il verbale della decisione adottata dai rettori, con le relative motivazioni.
“La realizzazione di un evento di tale rilevanza non può appartenere alla esclusiva sfera decisionale del collegio dei rettori – ha aggiunto il primo cittadino che ha voluto ringraziare le Forze dell’Ordine tutte, la Protezione Civile, i volontari delle associazioni, i rangers e la polizia municipale che “nonostante la pioggia hanno continuato a lavorare garantendo un servizio eccellente. D’ora in avanti non sarà più permesso che le manifestazioni religiose , che coinvolgono la città, siano affidate alla sola autodeterminazione dei rettori prescindendo dall’attiva partecipazione decisionale del sindaco e della sua amministrazione”. Agnello ha, dunque, annunciato che invierà ad ogni confraternita una ordinanza vincolante in tal senso.