ENNA: IL COORDINAMENTO PROVINCIALE CONTRO IL G8 PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE DI SIRACUSA

L’attuale crisi economica e finanziaria che investe l’intero pianeta rivela come quello che è stato sbandierato per anni dai cantori del neoliberismo come il migliore “modello di sviluppo” che avrebbe duovuto produrre l’unico mondo possibile, sia una favola tragica che rischia di produrre solo disastri sociali e ambientali di portata gigantesca, in grado perfino di mettere a rischio i delicati equilibri che consentono la vita del pianeta.
La scelta di Siracusa,

 voluta dalla ministra per l’ambiente Stefania Prestigiacomo, come sede del summit sull’ambiente delle grandi potenze industriali del mondo, è paradossale perché l’area siracusana, limitrofa al triangolo della morte “Priolo-Augusta-Melilli” e all’area di Noto sfregiata dalle trivellazioni, è tra le più inquinate d’Italia e si appresta a superare ogni primato con l’arrivo di un rigassificatore e un inceneritore previsti dal governo di cui la Prestigiacomo fa parte.
Non dimentichiamo che la ministra, col possesso di tre aziende di famiglia presenti nel triangolo della morte (Coemi spa, Vetroresina engineering development, Sarplast –fallita), è una vera “figlia d’arte” quanto a pertinace impegno antiambientale. È anche azionaria di un’azienda gestita dal padre (Ved), sulla cui testa incombono processi per bancarotta fraudolenta, trattamento e smaltimento illegale di rifiuti, violazione delle norme di sicurezza nei confronti dei dipendenti. Eppure, con questo curriculum, con inverosimile spudoratezza osa ergersi a paladina dell’ambiente!
Anche Enna non è fuori da questa logica!                                                                                       
Lontana, infatti, da qualsivoglia idea di sviluppo sostenibile, da anni ormai la nostra classe dirigente ha scelto di sperperare denaro pubblico in progetti faraonici e di enorme impatto ambientale, che nulla di buono porteranno al nostro territorio se non tonnellate di cemento. Vanno letti in questo senso i progetti del parco giochi di Regalbuto, l’aeroporto dei cinesi a Gagliano, la scala mobile di collegamento tra Enna Alta e Enna Bassa e i due grattacieli.
Ma non solo in questo è stata dimostrata la totale assenza di sensibilità ambientale: come leggere infatti il fallimento assoluto dell’A.T.O. Rifiuti, cioè di un progetto che, mettendo insieme affidamento di un servizio essenziale ai privati e costruzione di un carrozzone clientelare, ha prodotto la fame dei lavoratori della nettezza urbana, bollette esose e illegittime e un tragico impatto ambientale, sovente al livello di emergenza sanitaria, a causa della mancata raccolta dell’immondizia. Se a ciò aggiungiamo le sollecitazioni, che da più parti vanno emergendo, finalizzate alla costruzione di un inceneritore nel territorio provinciale, si capisce come l’obiettivo stia diventando quello di far diventare Enna una pattumiera siciliana!
Per queste ragioni, nei giorni scorsi le organizzazioni che in questi anni si sono battute su questi temi hanno costituito il COORDINAMENTO PROVINCIALE CONTRO IL G8. Nei prossimi giorni il Coordinamento sarà impegnato nella diffusione di materiale informativo su questa inutile quanto offensiva kermesse di Siracusa, mentre per giovedì 23 aprile sono stati già organizzati degli autobus che consentiranno anche agli ennesi di partecipare alla manifestazione contro il G8, prevista per le ore 14 nella città aretusea. Info: 3402917028; [email protected].