Si apre giovedì 7 Maggio, al Cinema Grivi, la seconda edizione del Premio per l’Europa ”Federico II”, istituito dalla Casa d’Europa nell’ambito della Settimana Europea Federiciana, organizzato in collaborazione con la Provincia regionale , il Comune, la Regione Siciliana e l’Università Kore. Il Premio sarà assegnato a Predrag Matvejevic’, scrittore croato che ha accolto con entusiasmo l’invito ad Enna ritrovando nelle motivazioni dell’istituzione del premio una radice
comune al suo percorso politico e letterario. Il Premio Federico II viene attribuito ad una personalità che si è particolarmente distinta per l’impegno a favore di un’Europa unita, che da idea diventi “comunità di destino”. Nel 2008, anno europeo del dialogo interculturale, il riconoscimento è stato conferito al Cardinale Paul Poupard, Presidente emerito del Consiglio Pontificio per la Cultura e per il Dialogo Interreligioso, già insignito del Premio Robert Schuman per l’Europa a Strasburgo, nel 1988.
Del Comitato d’Onore e del Comitato scientifico fanno parte eminenti personalità della vita politica e amministrativa e del mondo accademico ed artistico-letterario regionale e nazionale.
“ E’ un grande evento per l’intero territorio ennese conferire il Premio per l’Europa “ Federico II” 2009 ad una personalità quale quella di Predrag Matvejević, che, tra gli altri riconoscimenti internazionali ,come il “Prix du meilleur livre étranger”, 1993 a Parigi e “Premio Europeo” a Ginevra, 1992, ha ricevuto dal Governo francese la Légion d’honneur e dal Presidente della Repubblica la Cittadinanza italiana” – dice Cettina Rosso, Presidente della Casa d’Europa.
Nel panorama internazionale esistono altri due premi europei, che colgono la loro ragione nelle radici storiche dei loro popoli: “Carlo Magno” in Germania e “Robert Schuman in Francia.
Diverse le ragioni, storiche e culturali di que sto Premio per l’Europa, ad Enna.
La prima viene da lontano ed è legata alla grande personalità di Federico II che fece dono dello stemma con l’effigie dell’aquila bicipite a questa città e ne ha connotato lo stesso assetto urbanistico con gli intricati vicoli dei quartieri e i due monumenti più importanti, la Torre di Federico e il Castello di Lombardia, che testimoniano la vita di corte dell’imperatore svevo..
La stessa Comunità Europea considera Federico II un ideale “fondatore” come primo Monarca ad avere una visione moderna di un’ Europa con identità culturali diverse, organizzata intorno ad un progetto politico superiore comune.
Ultima ragione è legata alla forte tradizione europeista ennese, riscontrabile già in alcuni scritti di Napoleone Colajanni, del senatore Antonio Romano e, a cominciare dagli anni ’50 dai primi federalisti ennesi che costituirono la sezione del Movimento Federalista Europeo. Impegno ripreso e continuato, in questi ultimi 15 anni, con varie iniziative.
Anche l’Università Kore testimonia questo spirito europeista, facendo intervenire nelle sue Lezioni sull’Europa eminenti personalità del mondo politico, culturale ed accademico.
Nella mattinata del giorno di consegna del Premio Federico II, Predrag Matvejević incontrerà all’Università Kore il mondo accademico e gli studenti”.
PREDRAG MATVEJEVIĆ. Nato a Mostar (Bosnia-Erzegovina) da madre croata e padre russo, Predrag Matvejević è stato docente di Letteratura Francese all’Università di Zagabria e di Letterature comparate alla Sorbona di Parigi (Nouvelle Sorbonne-Paris III).
E’ emigrato all’inizio della guerra nella ex-Jugoslavia, scegliendo una posizione “tra asilo ed esilio”. Dal 1991 al 1994 ha vissuto in Francia, dal 1994 lavora in Italia. Attualmente è professore ordinario di Slavistica all’Università la Sapienza di Roma, nominato “per chiara fama”.
Tra i suoi libri, tradotti in varie lingue, i più noti in Italia sono:
Epistolario dell’altra Europa (ed. Garzanti 1992), in difesa dei diritti dell’uomo e, in particolare, degli intellettuali dissidenti di numerosi paesi dell’Est perseguitati dal potere (Sacharov, Havel, Kundera, Mandelstam, Gotovac, Solženicyn, Brodskij, Sinjavskij, ecc.). Per queste “lettere aperte”, scritte in nome di “un socialismo dal volto umano”, in maniera di un Herzen o di un Gogol del ventesimo secolo, fu attaccato dalle istituzioni ufficiali e proclamato lui stesso “dissidente”.
Breviario Mediterraneo considerato dalla critica come un “saggio poetico”, un “poema in prosa”, un “diario di bordo” o un “romanzo sui luoghi”, “un libro geniale, fulminante, “inatteso” secondo Claudio Magris, una “gaia scienza” secondo lo stesso autore, questa opera è tradotta in una ventina di lingue.
Sono tradotti in italiano anche altri libri di Matvejevic’
In Italia, dove vive dal 1994, Matvejevic’ ha ricevuto il Premio Malaparte (Capri), il Premio Silone (Pescina), il Premio “Boccaccio” (Certaldo), il Premio “Obiettivo Europa” (Milano), il Premio “Marinità” (Roma), il Premio “Fregene”, il Premio Feronia (Roma), il Premio “STREGA” europeo 2003, Premio “Tomizza” (Trieste), Premio “Cultura del mare”(San Felice Circeo 2004), Premio letterario di Salsomaggiore, Premio “Libro del mare” (Sanremo ), Premio “Umberto Saba” (Trieste). Tra i vari altri riconoscimenti internazionali (come il “Prix du meilleur livre étranger”, 1993 a Parigi e “Premio Europeo” a Ginevra, 1992); il governo francese gli ha consegnato la Légion d’honneur. Il Presidente della Repubblica italiana gli ha concesso la cittadinanza per”la sua opera, accolta con grande favore nei più diversi paesi, che rappresenta il tramite fondamentale tra le tradizioni culturali dell’area balcanica con la civiltà europea”. Ha ricevuto in Italia (dal Presidente della Repubblica) la decorazione: “Stella di solidarietà della Repubblica italiana” (e il titolo di Commendatore, 2007). Le Universita’ di Trieste e di Genova gli hanno conferito le Lauree honoris causa. Predrag Matvejevic’ è presidente del Comitato Internazionale della Fondazione Laboratorio Mediterraneo di Napoli, vice presidente dell’Associazione mondiale degli scrittori P.E.N. Club e membro fondatore dell’Associazione Sarajevo a Parigi e a Roma. È stato consulente per il Mediterraneo nel Gruppo dei Saggi della Commissione europea e membro del World Political Forum di Michail Gorbaciov.