Come è a tutti noto la sentenza del C.G.A. di Palermo n. 48/09 depositata con le motivazioni il 9/2/09 ha sancito la illegittimità delle tariffe per gli anni 2006 e 2007 e la illegittimità dell’affidamento in house a Sicilia Ambiente. A distanza di oltre due mesi da quella sentenza, qualcuno potrebbe pensare che gli Enti destinatari di tale sentenza, non solo l’abbiano rispettata, ma addirittura applicata. Il risultato è agli occhi di tutti: le cartelle che contengono una tariffa illegittima
continuano ad essere notificate e Sicilia Ambiente continua a fare il suo lavoro bussando ogni giorno alla porta dei Sindaci per avere le anticipazioni necessarie per pagare gli operatori e metterci il carburante nei mezzi ed i Sindaci continuano a destinare risorse per una macchina infernale e “mangia-soldi”, distogliendoli ad altri servizi necessari ed utili.RIMBORSO
Tutto questo nella più assoluta indifferenza, per quel che ci risulta, di quasi tutta la classe politica, fatte le dovute eccezioni.
Unico segnale distensivo e di questo bisogna darne atto è venuto dalla SERIT SICILIA, la quale con un comunicato stampa ha sospeso i ruoli per gli anni 2006 e 2007. Questo cosa significa: il ruolo esiste e non può essere cancellato,se non dall’ATO (2006) o Sicilia Ambiente (2007) ed il provvedimento della Serit sospende la sola azione esecutiva. In parole povere abbiamo un debito e l’Esattoria non intraprenderà alcuna azione per il recupero. Noi dei comitati cittadini avremmo preferito che anziché sospendere i ruoli, l’ATO e Sicilia Ambiente avessero proceduto allo sgravio (annullamento) dei ruoli ed alla restituzione delle somme incassate a quei cittadini che hanno pagato una tariffa illegittima.RIFIUTI. I COMITATI CITTADINI CHIEDONO
I comitati cittadini con lettera raccomandata del 9 Marzo 2009 chiedevano all’ATO e a Sicilia Ambiente, nel rispetto della sentenza, di procedere allo sgravio ed al contestuale rimborso.
A distanza di 40 giorni ed alla faccia della trasparenza nessun riscontro, come se il problema non gli appartiene.
A questo punto chiediamo ai Sindaci, soci dell’ATO, che in occasione dell’assemblea del 22 Aprile votino un ordine del giorno con il quale impegnano la liquidazione a procedere allo sgravio dei ruoli ed a comunicare ai contribuenti, che hanno pagato, l’impegno di procedere al rimborso.
Cari Sindaci, questa è un’occasione per tentare una inversione di rotta rispetto al passato, tornando ad un clima di serenità e garantendo, voi per primi, il rispetto della legalità e l’applicazione delle sentenze.
Ai cittadini-utenti diciamo che qualora non si provveda allo sgravio delle cartelle, queste, seppure sospese, possono produrre effetti negativi e di conseguenza dovranno valutare se difendersi e se decidono di farlo dovranno presentare ricorso alla Commissione Tributaria prima dei 60 giorni dalla notifica della cartella.
Per i cittadini-utenti che hanno pagato, stiamo predisponendo il modello di rimborso che diventa anche un modo come interrompere i termini prescrittivi.
Noi ci auguriamo che si torni alla normalità legale, perché sarebbe grave, questa volta con il silenzio dei Sindaci, che i cittadini debbano sprecare tempo e denaro per difendersi da un atto dichiarato illegittimo. Alle Autorità competenti chiediamo di azionare ogni loro strumento ritenuto idoneo per garantire il rispetto delle sentenze.