Fin dal giugno dello scorso anno, attraverso una serie di azioni e provvedimenti di legge, il governo nazionale ha individuato, in questo tema, una priorità assoluta( D.L. 137/2008 e D.L. 185/2008,…).
La messa in sicurezza delle scuole è stata riconosciuta come priorità nazionale dall’art. 18 del decreto legge n. 185/2008 (c.d. “anti crisi”), che prevede espressamente l’assegnazione di una quota delle risorse nazionali del Fondo Aree Sottoutilizzate
per il soddisfacimento di tale finalità, considerata di primario interesse strategico nazionale.
Non basta soltanto eliminare l’esistenza di eventuali barriere architettoniche ma è più che mai urgente avviare il lavoro per la compilazione di un’anagrafe strutturale e non strutturale delle scuole in provincia, al fine di favorire un piano organico di intervento.
Le informazioni presenti nell’anagrafe non strutturale saranno:
– La data di costruzione e di ultima ristrutturazione degli edifici;
– Lo stato generale di conservazione e di eventuale degrado della scuola e degli impianti;
– L’eventuale rischio sismico delle zone nelle quali essi si trovano;
– L’esistenza di eventuali barriere architettoniche e natura delle stesse;
– La presenza delle necessarie condizioni di sicurezza;
– L’esistenza delle varie certificazioni richieste, con particolare riferimento all’agibilità, all’idoneità sismica e statica ed alla normativa in materia “anti-incendio”;
– La presenza di eventuali strutture in amianto, controsoffitti, tramezzature, parapetti,…
La giurisprudenza ha stabilito che i dirigenti provinciali e comunali devono impiegare i fondi prima per la sicurezza nelle scuole e poi per le altre cose.
In questi giorni, alla Provincia di Enna, si discuterà di bilancio e allora vedremo quanti fondi l’AP riserverà a favore di questa problematica! La sicurezza nelle scuole non è solo emergenza. Occorre passare senza indugio ad una seria programmazione dei controlli di sicurezza nelle scuole.
Le scuole sono luoghi di lavoro perché ci lavorano insegnanti e bidelli e perché la giurisprudenza è concorde nel ritenere anche gli studenti lavoratori ai fini della sicurezza. Il T.U. sulla sicurezza del lavoro, in vigore da giugno 2008, introduce l’OBBLIGO di redigere il documento di valutazione del rischio, sulla base del quale il datore di lavoro – per le scuole la Provincia o il Comune – deve intervenire, pena la condanna penale del responsabile.
Il sottoscritto tiene a precisare che l’obbligo di richiesta e di aggiornamento, in caso di variazione di destinazione d’uso di ogni singolo locale, attualmente è in capo al dirigente scolastico.
Alla luce di quanto appena esposto, chi scrive, si chiede come hanno potuto permettere, il Dirigente scolastico del Liceo Classico di Enna e lo stesso Presidente Monaco, il trasferimento dello stesso Istituto, nei locali della ex caserma dei Vigili del Fuoco di Viale Diaz, senza l’obbligo di richiesta e di aggiornamento previsti per legge, nel caso di variazione di destinazione d’uso degli stessi???
Altresì viene da chiedersi: “Qual è l’anagrafe non strutturale della struttura di Viale Diaz per uso scolastico???”,,,(certamente non risulta eseguita).
“Chi doveva ottemperare all’obbligo dei controlli sulla regolarità di tutto questo trasferimento?”
La conclusione è semplice: le regole non vengono rispettate perché nessuno controlla!!!
Carissimi sig. Presidente Monaco e rispettabilissimi Dirigenti scolastici, l’esempio del Liceo Classico di Enna è solo il primo di una lunghissima serie che potrebbe riempire intere pagine!
Carissima AP, non basta abbattere le barriere architettoniche per definire sicure le nostre strutture scolastiche; occorre una vera politica improntata sui fatti e non sulle parole e sulle finte promesse!!!
In questi giorni, tutti noi Consiglieri provinciali e AP, abbiamo un’occasione importantissima per dimostrare, all’intera provincia, se abbiamo a cuore o meno la sicurezza degli edifici scolastici. Tutti quanti vedremo, aldilà delle possibili future richieste di finanziamento, quanto saremo capaci di destinare, nell’approvazione del bilancio p.v., per la messa in sicurezza delle strutture scolastiche.
Una cosa è certa: il sottoscritto userà la stessa determinazione e le stesse energie dimostrate per l’istituzione del registro tumori nelle 3 province siciliane che ne erano prive, affinché si giunga ad attuare tutti quegli interventi necessari perché si rendano sicure le scuole del nostro territorio provinciale!
Questo dovrà diventare, ad ogni costo, la priorità assoluta della Provincia di Enna!!!
Consigliere Provinciale
Dott. Sergio Malfitano