Giovedì, alle ore 18, presso la “Sala Cerere”di palazzo”Chiaramonte”, la Fidapa, sezione di Enna, ha organizzato un convegno dal titolo: “Il Cervello Femminile. Dalla Conoscenza al Rispetto”. A relazionare sarà la Dr.ssa Maria Luisa Tranchida, Neurologa e Neuropsichiatra Infantile, ex primario del reparto di Neurologia dell’Ospedale Umberto I° di Enna, alla quale abbiamo rivolto alcune domande: Dr.ssa Tranchida, esiste un funzionamento del cervello femminile
diverso da quello maschile? “Indubbiamente si. In tutte le culture, passate e presenti, vi è stata questa consapevolezza ma è stata concepita nel senso che il cervello maschile funzionasse meglio di quello femminile. Recenti ricerche confermano che tale pensiero non ha validità scientifica”. Nel senso che la donna è più intelligente dell’uomo? “E’ un dato di fatto che nei paesi occidentali la donna sta conquistando spazi lavorativi prima riservati solo agli uomini e che oggi sono di più le donne che raggiungono la laurea. In effetti gli studi scientifici hanno dimostrato che l’intelligenza media è uguale nei due sessi; però ognuno di loro ha sviluppato capacità elettive”. Come si è pervenuto a questi risultati? “Ai metodi tradizionali come l’utilizzo di tests mentali o studi comportamentali, si sono affiancate apparecchiature dalle straordinarie capacità tecniche come la R.M.N. Funzionale (Risonanza Nucleare Magnetica Funzionale) che sta fornendo notizie innovative sul cervello umano, dandoci anche indicazioni sulle differenze di funzioni del cervello maschile e femminile”. Tutto questo può avere un risvolto pratico? “A mio avviso si. Perché la conoscenza del funzionamento del cervello femminile, dà alle donne consapevolezza delle loro straordinarie capacità e maggiore comprensione per i loro uomini. Inoltre la conoscenza di questi dati può favorire il rispetto e la collaborazione fra i due sessi”.
Pietro Lisacchi