Sarebbe stato utile e opportuno, che opere di cotanta importanza, come la realizzazione di una scala mobile per collegare Enna Bassa con Enna Alta, fare pronunciare la città attraverso un referendum consultivo o con altre forme di partecipazione. Se cosi preventivamente fosse stato, oggi non ci troveremmo a decidere, in tempi estremamente brevi, se perdere il finanziamento ho realizzare l’opera non voluta della città, cosi si sente dire nella stragrande maggioranza dell’opinione pubblica,
appreso informalmente che i tempi di percorrenza sono troppo lunghi e che l’impatto ambientale sarebbe devastante. Personalmente preferirei rischiare di perdere i finanziamenti pur di non ritrovarmi un’opera non voluta. Un’altra attività permanente, di minore importanza, e stata realizzata con lo stesso principio: La Bambinopoli, oggi ne paghiamo le conseguenze di averla chiusa, inagibile e non fruibile posta in un luogo sconveniente. Infine, rammento alle “Autorità Politiche di primo piano”, che gli accordi di programma, qualora comportino variante urbanistiche, per avere validità, occorre la ratifica dei rispettivi Consigli Provinciale e Comunale.