Interventi di prevenzione del disagio giovanile e della dispersione scolastica. Fanno parte del progetto attivato in collaborazione con la Provincia regionale di Enna, in due istituzioni scolastiche del territorio l’Ipsia/Ipsar e il tecnico Commerciale duca d’Aosta entrambi di Enna, dal Centro clinico Aleteia il cui direttore è il professore Tullio Scrimali, docente di Psicologia Clinica presso il corso di laurea in Psicologia all’Università Kore di Enna. I progetti sono gestiti rispettivamente da due psicologhe dell’Issco e dello stesso centro Aleteia, le dottoresse Damiana Tomasello e Domenica Geraci. L’iniziativa si prefigge di aiutare e supportare l’azione formativa, problematica negli ultimi anni. La psicologo scolastico,
inteso come mediatore tra scuola e famiglia consente l’attivazione di atteggiamenti pro-sociali, finalizzati al benessere individuale e collettivo, nell’ottica della prevenzione del disagio. Il progetto si fonda sulle ultime ricerche conseguite presso i laboratori dell’Istituto Superiore per la Scienze Cognitive di Enna, diretto dal Professore Tullio Scrimali, nell’ambito delle Neuroscienze, della Psicofisiologia e della Psicologia Clinica. Le psicologhe saranno a scuola una volta a settimana per tutto il mese, con la supervisione esterna del Professore Tullio Scrimali. Inoltre, sono previsti incontri di monitoraggio e supervisione presso il Centro Clinico Aleteia, per avviare un ponte tra scuola e servizi presenti sul territorio. “C’è molto entusiasmo a scuola per l’avvio del progetto”, spiega la dottoressa Damiana Tomasello, “ il lavoro di consulenza psicologica consente di supportare l’azione educativa, facilitando la comunicazione. La professionalità degli psicologi può incidere nella prevenzione del disagio giovanile; bisogna avere chiaro il periodo difficile che di per sé l’adolescente attraversa. Partendo dalla diversità degli adolescenti, a seconda del contesto in cui sono cresciuti e vivono, chi si occupa del mondo adolescenziale non può prescindere dalla conoscenza di alcuni concetti fondamentali: la confusione dei ruoli, il loro senso di dipendenza, il rifiuto della complessità sociale che si traduce in rifiuto dell’emozione, il bullismo risultato della noia (si attacca l’altro per paura e non per difesa), l’identificazione senza la quale non si raggiunge la maturità. È necessario insistere e far comprendere alla comunità che il problema principale non riguarda il male di vivere, si parla di perdita di valori, ma a mio avviso bisogna considerare che il vero dramma della società di oggi riguarda la perdita dei limiti.” Ricordiamo che il Centro clinico Aleteia negli ultimi mesi si è occupato del trattamento riabilitativo di casi particolarmente difficili relativamente ai disturbi dell’alimentazione. Per qualsiasi altra informazione sulle attività della scuola Aleteia, contattare il professore Tullio Scrimali al numero 335/6077870.