L’intervento del presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, ieri sera in Consiglio provinciale sullo stato dell’arte del progetto della scala mobile che avrebbe dovuto collegare Enna Bassa ad Enna Alta non lascia speranze alcune. “ Non ci sono più i tempi tecnici per espletare la gara d’appalto il cui termine perentorio è il prossimo 30 dicembre. Abbiamo lavorato affinché non si perdesse il finanziamento di trenta milioni di euro ma le contrastanti posizioni dell’assessorato regionale ai Beni culturali e la Soprintendenza in merito alle autorizzazioni relative alla relazione paesaggistica e l’indagine archeologica hanno ulteriormente pesato sui tempi e sulla possibilità di arrivare a metà giugno
ad un tavolo tecnico che avrebbe dovuto consentire di emanare il bando già dal prossimo 30 giugno”. Il dibattito in aula è stato abbastanza acceso e ha preso spunto dalla proposta del consigliere dell’UDC Lorenzo Granata di portare all’attenzione del Consiglio una problematica che ha visto su posizioni nettamente contrastanti i due schieramenti. Granata ha preso le distanze sul progetto originario che a suo dire non avrebbe risolto i problemi del traffico nel capoluogo. Tempi di percorrenza lunghi e costi elevati che non avrebbero giustificato una spesa simile. In alternativa per il consigliere dell’UDC sarebbe stato invece opportuno rimodulare il progetto prevedendo un parcheggio a Villa Pisciotto da dove far partire solo un tratto di scala mobile. Per il capogruppo del Pd, Mario Alloro la responsabilità della perdita del finanziamento è solo dell’amministrazione provinciale che non ha deliberatamente posto in essere nessun atto che avrebbe potuto salvare il finanziamento. “ Non ci sono proposte o ipotesi alternative da parte dell’amministrazione- ha dichiarato Alloro- come gruppo comunque per grande senso di responsabilità siamo disponibili a qualsiasi tipo di confronto che vada nella direzione della salvaguardia del progetto”. La posizione del Movimento per l’Autonomia è stata chiara ed inequivocabile. Cimino nel suo intervento ha dichiarato la loro assoluta contrarietà alla realizzazione dell’opera ritenuta inutile. “Siamo stati coerenti . La nostra è stata una battaglia intrapresa fin dalla competizione elettorale . Non vogliamo tradire le aspettative dei nostri elettori e siamo convinti che i soldi pubblici vadano spesi bene e non sprecati in opere inutili”. Il Consiglio ha inoltre discusso sul problema del randagismo, proposto dal consigliere Regalbuto il quale ha lamentato l’assenza di ricoveri adeguati per i cani randagi proponendo la realizzazione di due strutture pubbliche nel territorio provinciale. E’ stato il responsabile del servizio dell’Asl Barbagallo a delineare un quadro generale della situazione in provincia di Enna ripercorrendo tutte le tappe normative. Per l’esperto in questa fase è necessario che i comuni individuino dei siti dove il personale asl potrà effettuare l’anagrafe e la microcippatura per poi passare alla sterilizzazione dell’animale. La normativa vigente non attribuisce alla Provincia regionale compiti e responsabilità ma potrebbe esercitare un ruolo di coordinamento tra i comuni. Rinviati i punti relativi ai debiti fuori bilancio mentre il Consiglio ha votato all’unanimità l’adesione della Provincia ai siti unesco.