Sarà un 2009 senza tanti fronzoli quello che si prospetta per la provincia di Enna, stando al bilancio di previsione proposto ieri sera all’approvazione del consiglio provinciale. Per la prima volta la provincia deve fare i conti con una drastica diminuzione di trasferimenti statali di circa 600 mila euro. “Se poi consideriamo –fa presente l’assessore provinciale al bilancio, Ilaria Di Simone- che l’incremento contrattuale per il personale dipendente non è più finanziato dallo Stato, l’entità delle minori risorse disponibili è di oltre 3 milioni di euro. Nonostante ciò, però, il bilancio non contiene inasprimenti dei tributi locali. Per quanto riguarda i trasferimenti regionali –prosegue la Di Simone- dopo alcune incertezze
abbiamo un dato positivo. E’ stato approvato un emandamento presentato dalla deputazione ennese, primo firmatario Edoardo Leanza, secondo cui, in vigenza della legge regionale 20/2003, dovrebbero essere assicurate le stesse risorse del 2002 che è stato l’anno di maggiore capacità per la provincia di Enna. Risorse che dovrebbero essere pari a 16 milioni di euro, quindi con un ulteriore disponibilità rispetto alle attuali previsioni di bilancio di dirca 1 milione e 800 mila euro”. Il bilancio prevede entrate complessive di 64.403.504 euro che, depurate delle partite di giro di 15.432.300 e dell’anticipazione di cassa di 9 milioni di euro, residuano 39.971.204 euro che rappresentano l’entità complessiva delle risorse programmate. A ciò vanno sottratte però le risorse una tantum più significative che sono 2.491.907 per mutuo edifici provinciali e 4 milioni per l’università per cui le risorse effettive che compongono la relazione previsionale e programmatica ammontano a 33 milioni di euro. Da sottolineare che le entrate proprie della provincia ammontano a 9.970.000 ed incidono sul totale delle entrate per il 27,15%. “E’ un bilancio che ha una notevole rigidità della spesa dei oltre il 95% -sottolinea l’assessore Di Simone-. Infatti, il 50% per cento delle risorse disponibili sono destinate per la spesa del personale; se a ciò aggiungiamo, fitti, assicurazioni, quote associative, Multiservizi, spese funzionamento scuole, spese funzionameti uffici e quant’altro i margini di programmazione sono veramente ridotti. Pur nell’eseguita delle risorse, l’amministrazione ha voluto mettere in luce già quelli che sono gli effetti di una programmazione. Significativo l’intervento dell’amministrazione là dove ha voluto prevedere un fondo straordinario per le imprese in crisi che verrà sicuramente rimpinguato non appena verrà approvato il bilancio consuntivo e non appena avremo certezza sui trasferimenti regionali. Sarà un contributo di aiuto attreaverso i consorzi fidi che sono lo strumento moltiplicatore per gli investimenti per le imprese in crisi. Il fondo è di 150 mila euro così suddiviso: 50 mila euro per l’agricoltura , 50 mila euro per l’artigianato e piccole imprese e 50 mila euro per il commercio. Inoltre, dopo l’approvazione del bilancio consuntivo, un intervento dovrà essere fatto sul settore delle strade. Una prima trance di 9 milioni di euro sui 38 milioni previsti saranno destinati a progetti già inseriti nel piano triennale delle opere publiche. Per quanto concerne gli investimenti l’impossibilità di ricorrere ad indebitamento per il limite imposto dal patto di stabilità sono limitati ai trasferimenti statali e riguardano il liceo classico di Enna e il liceo magistrale di Piazza Armerina. L’intento dell’amministrazione è anche di agire su un settore prioritario che è la sicurezza delle scuole”.
Giacomo Lisacchi