Nel corso dell’assemblea tenutasi in data 7 Maggio 2009 tra i lavoratori dell’area di comparto dell’Azienda Ospedaliera Umberto I di Enna sono state attenzionate le problematiche che hanno interessato la sanità della provincia di Enna negli ultimi 6 mesi. A tale riguardo è apparso evidente la scelta di penalizzare la sanità del territorio così come si evince dal decreto del 17/04/2009, pubblicato sulla GURS del 30/04/2009, dalla quale è possibile evincere che la riduzione di posti letto pubblici che è stata effettuata con il recente piano di rientro sul nostro territorio è percentualmente più alta rispetto a quella che ha riguardato tutte le provincie della regione siciliana senza tenere conto delle caratteristiche del nostro territorio
e senza di contro avere una risposta certa sulle attività territoriali che dovrebbero essere erogate per soddisfare la richiesta di salute da parte dell’utenza.
A conforto di ciò nel corso dell’assemblea giunge come un fulmine a ciel sereno il comunicato stampa del Dott. Judica che “ESULTANDO PER TALE RISULTATO RAGGIUNTO “ ( forse questo era il suo mandato vale a dire azzerare l’offerta sanitaria pubblica sul territorio della nostra provincia ) ha inviato in data 07/05/2009 al Sindaco di Enna nella quale vengono prospettati scenari che a nostro parere sono poco rassicuranti non solo per gli operatori, anche in riferimento alla complessiva riduzione delle attuali dotazioni organiche che comporterebbero gravi ripercussioni sui livelli occupazionali , oltremodo già precari, del nostro territorio, ma anche nei confronti dell’utenza che si vedrà costretta ad affrontare ed implementare i viaggi della speranza presso altre strutture sanitarie stante che le scelte da lui consumate, come la chiusura dell’ambulatorio di radiologia e del laboratorio analisi ad Enna Alta, hanno ulteriormente aggravato la richiesta di servizi all’Azienda con ripercussione nelle liste di attesa che possono essere verificate in qualsiasi momento.
Vorremmo ricordare al Dott. Judica che la programmazione della rete ospedaliera si appartiene al futuro Direttore Generale della ASP che certamente non potrà essere il Dott. Judica che, oltremodo, non potrà essere valutato positivamente ai sensi del Decreto 502/92 in quanto nel corso della sua gestione i bilanci sono stati chiusi con passivi consistenti. A tale proposito chiediamo al Sindaco di Enna di vigilare affinché tale ipotesi non venga presa neanche in considerazione dal Governo regionale perché non esiteremmo a fare le barricate.
Inoltre, vale la pena ricordare al Dott. Judica che solo grazie al ricorso al TAR presentato dal Sindaco di Enna e dal Commissario Straordinario dell’”Umberto I” di Enna si è potuto solo in parte recuperare alcuni posti letto per la provincia di Enna, mentre lo stesso era impegnato a farsi fotografare con i vertici dell’OASI di Troina per potenziare il Privato in questo Territorio.
Vorremmo conoscere per quali iniziative, rivolte al potenziamento dell’offerta sanitaria nel territorio, si è caratterizzata la sua azione. Azione contraddistinta da inerzia se non peggio dalla volontà di depotenziamento della sanità pubblica ennese ( vedi la dichiarazione di riduzione della dotazione organica delle aziende ) che ledono sopratutto i diritti dei cittadini utenti ai quali non viene garantito il livello minimo di assistenza di un paese civile.
Lo stesso Dott. Judica arrogandosi il diritto di essere il proprietario della sanità della provincia di Enna, compie scelte che non gli appartengono tentando di interferire con interventi presso l’Assessorato Regionale alla Sanità in riferimento ad applicazioni contrattuali sulle quali era già stato raggiunto e sottoscritto un accordo tra le parti in Azienda Ospedaliera Umberto I. A seguito di tali inspiegabili atteggiamenti le aspettative di buona parte dei lavoratori corrono il rischio di essere deluse da una miope interpretazione del D.A. n. 405 del 17/04/2009 ( tra l’altro non ancora pubblicato ) che sicuramente non dispone nessun blocco di procedure concorsuali interne effettuate a seguito di regolare applicazione contrattuale.
Per le ragioni sopra esposte, l’assemblea dei lavoratori ha deciso all’unanimità di proclamare lo stato di agitazione riservandosi di attuare tutte le iniziative necessarie alla risoluzione delle attuali problematiche.
F.TO LE SEGRETERIE PROVINCIALI
F.P.- C.G.I.L.
C.I.S.L.-F.P.
NURSIND
F.S.I.