PALERMO – Verrà rimodulata e potenziata l’organizzazione delle cure palliative della Sicilia. L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, ha infatti firmato l’importante e atteso decreto che, in attuazione dell’accordo con il ministero della Salute del 2001 e della norme di settore nazionali e regionali, detta le procedure per l’attivazione e il funzionamento dei centri residenziali di cure palliative (gli “Hospice”) e per l’implementazione delle cure domiciliari per i malati terminali. La dotazione dei centri residenziali di cure palliative sarà di 165 posti letto complessivi (rispetto ai 51 attualmente attivati) e potrà essere ulteriormente integrata per raggiungere gli standard nazionali. “E’ un provvedimento estremamente qualificante della nostra azione politico-amministrativa – commenta l’assessore Russo – che risponde non soltanto ai bisogni riferibili alla sfera sanitaria del malato ma anche a quelli psicologici, sociali, spirituali, religiosi ed etici, sia del malato che dei suoi familiari. Un provvedimento di grande civiltà che si inserisce nel rilancio delle attività territoriali e che permette alla Sicilia di colmare il gap con le altre regioni d’Italia. Garantiremo il diritto di ogni persona a ricevere cure palliative appropriate a casa o in strutture adeguate, con l’obiettivo di alleviare le sofferenze del paziente in fase terminale e di migliorare la qualità della vita del malato stesso e dei familiari che lo assistono. L’organizzazione delle cure prevede anche il prezioso contributo delle organizzazioni onlus e delle associazioni di volontariato e produrrà un consistente beneficio economico per il sistema con la riduzione di ricoveri ospedalieri impropri. Vigileremo sul corretto funzionamento dei servizi erogati attraverso l’istituzione di un coordinamento operativo regionale per le cure palliative, con un apposito servizio che abbiamo chiamato “tutela della fragilità” che farà capo al dipartimento per la pianificazione strategica dell’assessorato”.
L’assistenza domiciliare integrata (Adi) prevede interventi a domicilio, la cui responsabilità dell’assistenza è affidata al medico di famiglia che coordinerà, insieme all’esperto in cure palliative, il piano assistenziale individuale stabilito dalla prevista unità valutativa. L’assistenza negli “Hospice” verrà attivata nei casi in cui non sarà più possibile proseguire l’attività domiciliare, sia per motivi sanitari che socio-assistenziali.
“Secondo i moderni criteri dell’assistenza – prosegue Russo – la migliore sede per alleviare le sofferenze di fine vita non è l’ospedale per acuti, che spesso ha rappresentato l’unica risposta possibile, bensì il contesto familiare della propria casa, con l’integrazione di un’efficiente ed umana assistenza domiciliare o in alternativa una struttura appropriata come l’”Hospice”.
La rete regionale degli “Hospice” è composta da 15 strutture per complessivi 165 posti letto, con un tasso di posti letto pari a 0,33 per 10.000 abitanti. Poiché lo standard nazionale è dello 0,47 l’offerta regionale potrà essere integrata con procedure che saranno regolamentate con un diverso provvedimento amministrativo e che potranno prevedere anche il concorso di soggetti privati.
In atto gli “Hospice” operanti sul territorio regionale sono i seguenti: “Civico” di Palermo (posti letto 14); “Garibaldi” di Catania (p.l. 12); San Giovanni Di Dio di Agrigento (p.l.10); “Civile OMPA” di Ragusa (p.l. 8); Policlinico di Messina (p.l. 7).
Le strutture in corso di attivazione sono: “Umberto I” di Enna (p.l.10); “Papardo” di Messina (p.l. 10); “Umberto I” di Siracusa (p.l. 8); Ausl 2 di Caltanissetta (p.l. 20); “Vittorio Emanuele” di Gela (p.l. 8); Ausl 6 di Palermo (p.l. 20); “Gravina di Caltagirone” (p.l. 10); Ausl 7 di Ragusa (p.l. 10); Ausl 9 di Trapani (p.l. 10); “Cervello” di Palermo (p.l. 8). (vedi tabella allegata)
Le Ausl avranno il compito di coordinare e gestire a livello provinciale le attività della rete di cure palliative.
Guido Monastra