ENNA: LA UIL FPL SU AUSL4, SANITA ENNESE E RAPPORTI SINDACALI

Ci scusiamo con le lavoratrici ed i lavoratori dell’Azienda Ospedaliera Umberto I di Enna per non avere apposto la nostra firma al documento emanato da altre Organizzazioni Sindacali, ma i contenuti sono purtroppo anacronistici per la UIL FPL. Da anni predichiamo che nella nostra Provincia la sanità non interessava a nessuno, oggi qualcuno scopre l’acqua calda identificando guarda caso nel Dott. Iudica l’artefice di tutto questo.  Perché questo risveglio proprio adesso? Perché sono state bloccate le procedure concorsuali o si sta tentando di farlo? Negli anni passati abbiamo registrato un silenzio assordante da parte del sindacato, perché probabilmente mettersi contro il “cognato di” avrebbe causato alle stesse Organizzazioni

 Sindacali qualche scossone al proprio interno. Era ed è stato più comodo, invece, avere un rapporto di non belligeranza perché nel silenzio si potevano chiedere cose di poco conto (posizioni organizzative, rapporto privilegiato nelle relazioni sindacali e potremmo fare tanti altri esempi….) a scapito delle esigenze di un territorio già depauperato di altre competenze dettate da logiche politiche poco comprensibili.
 Questo grido di allarme lanciato oggi, a cose fatte peraltro, non ha nessun significato. E’ pura demagogia e molti dipendenti dell’azienda, che fra l’altro sono anche operatori della politica ennese, lo sanno bene.
 Il vero dato politico viene rappresentato dalla forte presa di posizione del Dott. Iudica che tenta di bloccare l’applicazione di alcuni istituti contrattuali perché si pone, a sua ragione, in una situazione di difficoltà verso il personale dell’A.U.S.L. 4; infatti, da tempo, per non sbagliare, nella sua Azienda non esistono più relazioni sindacali o, meglio ancora, un modello di relazioni sindacali di pari dignità e pari opportunità che non c’è mai stato. Credere obbedire e combattere “questo il motto” che andava di moda, altrimenti era la fine!!!  Noi non abbiamo né creduto né obbedito né combattuto!!! Abbiamo lottato (con armi sicuramente impari) e né siamo usciti sconfitti  ma con dignità, non offrendoci, rappresentando sempre il malessere di una gestione borbonica che di tutto si interessava tranne che della Sanità in provincia di Enna.  
 Non abbiamo mai avvertito la presenza di amici e compagni né la loro necessità di esercitare un ragionamento unitario; oggi ci si chiede di apporre una firma su un documento ribadiamo anacronistico nei contenuti, ma che tende a salvare probabilmente, un accordo già consumato ideologicamente.
 Perché, se si voleva l’unità sindacale, la segreteria territoriale della UIL FPL non è stata debitamente messa nei modi e nei tempi a conoscenza di questa assemblea? Avremmo sicuramente dato il nostro modestissimo apporto come sempre abbiamo fatto e non ci saremmo sicuramente sottratti alle nostre responsabilità.
 Lo stato di agitazione, che oggi fa comodo a qualcuno che deve difendere non si sa cosa, perché non è stato dichiarato prima quando ancora si poteva fare sentire la propria voce? Nessuno ipotizzava probabilmente che l’Assessore Russo dettasse linee guida tendenti a bloccare alcuni istituti contrattuali. Peccato!!!
 Ciò nonostante ci rendiamo conto che le aspettative di qualche dipendente, forse sarebbe meglio di tanti dipendenti, non debbano frantumarsi contro la strapotere di presuntuosi della materia che hanno deciso di mettere fine a questo territorio, mortificandolo con scelte assurde.
 Chiudiamo ponendoci delle domande: come mai il personale sanitario in questo accordo non ci rientra? Come mai, prima, sulle mobilità esterne ci si è posto il problema ed oggi, invece, tutto è regolare?  Ai posteri e, perché no, agli organi competenti l’ardua sentenza!

IL SEGRETARIO GENERALE
Dott. Giuseppe Adamo