AD ENNA, OPERATORI ED ESPERTI A CONFRONTO SUL TURISMO RELAZIONALE INTEGRATO,

E’ un turismo a misura d’uomo, quello che punta sul valore della relazione, superando il classico concetto della commercializzazione del prodotto turistico, lo scenario che emerge dal seminario  “La Sicilia Interna e la città in estensione” Turismo Relazionale Integrato, organizzato dal Consorzio Agriturismi Enna, con il patrocinio della Regione, la Provincia e il Comune, e in collaborazione con l’Arces, Collegio Universitario, il Cuec, Centro Ricerche Nuovo Umanesimo Edoardo Caracciolo, Gusto di Campagna, Motris, Mappatura dell’offerta di Turismo  Relazionale Integrato in Sicilia, che si è tenuto ad Enna oggi 15 maggio, alla Sala Cerere di Palazzo Chiaramonte. Una nuova concezione del turismo

 che punta sull’identità dei luoghi e sul valore di chi ospita che, in quei luoghi, “su quel mare di terra”, come ha definito l’entroterra siculo Nietta Bruno, presidente del Consorzio Agriturismi Enna, affonda le radici della propria storia. “Io credo che questo territorio non possa e non debba più permettersi di aspettare. E’ pronto”-  ha detto la presidente Bruno in apertura, e ha parlato di fare rete invitando ad un patto di alleanza tra enti pubblici, politici, imprenditori, associazioni “affinchè si possa vincere quella oscura, dolorosa, ingiusta statistica che su 100 visitatori in Sicilia, solo uno di essi sceglie di pernottare, e per una sola notte, in provincia di Enna”. Punta sulle relazioni interpersonali, richiamando il concetto del viaggiatore  settecentesco che si stanziava in un luogo per sentirne gli odori, vivere i luoghi, condividere le emozioni, l’intervento di Leonardo Urbani, docente di urbanistica all’Università di Palermo “ Noi possiamo fare un turismo di identità perchè abbiamo un patrimonio eccezionale e un territorio indenne – ha detto Urbani – La marginalità ci consente un’offerta che non è più possibile trovare altrove” E parla di borghi, di caseggiati, di masserie che potrebbero diventare una sorta di habitat, sparso per l’entroterra siculo,  fatto da abitanti ma anche da turisti. Alla rete si rifà anche Pinella Attaguile, che chiarisce subito di non essere un operatore turistico piuttosto un agricoltore. Presidente di Gusto di Campagna,  associazione culturale che con Officina di Cultura Rurale promuove il valore sociale del prodotto, la Attaguile dice che per affermare l’identità dell’isola interna e la genuinità dei suoi prodotti, e quindi di quelli agricoli, bisogna promuovere l’aggregazione “tra chi ha il saper fare e da noi ci sono artigiani eccezionali” . “Da questa tendenza a ripensare l’agricoltura in termini diversi ne deriva una sollecitazione a ristabilire stretti legami tra l’agricoltura e il territorio” dice la presidente di Gusto di Campagna. Della sua esperienza di gestore di un agriturismo “etico”, nato per caso e che oggi ha l’obiettivo di dare lavoro ai tanti disoccupati di El Cairo, ha parlato  Abdou Gobair, egiziano, giornalista, oggi titolare di un’azienda agrituristica nel El Fayoum mentre Michele Germanà, presidente dell’Agenzia per il Mediterraneo dice “abbiamo una strategia operativa che può contare su un portale web che permette di integrare l’offerta territoriale, che ognuno esprime, e promuoverla sui mercati internazionali con sistemi d’avanguardia e pacchetti completi, dal volo al soggiorno, che coinvolge mille aziende”. Giovanni Ruggieri, della Facoltà di Economia dell’Università di Palermo parla del turismo relazionale integrato come di  “turismo delle persone che significa un turismo basato sul valore delle relazioni. Un nuovo turismo che va organizzato per offrire l’Isola delle aree rurali ed interne, che oggi rimane ancora sconosciuta, forti della spontaneità, della gratuità e della naturalezza con la quale abbiamo ospitato la storia di tanti popoli”. Laura Borghese di Lato Bi, società che si occupa di promozione e comunicazione, (è della sorella Roberta il logo del seminario, un albero che affonda le radici e diventa rete e i cui rami si irradiano fino alla città),  ha sottolineato l’importanza della comunicazione efficace che si basi anche sulla emozionalità di un messaggio. Nel pomeriggio, alle ore 15, moderato da Giada Bini, dell’Università degli Studi di Palermo e le conclusioni affidate a Leonardo Urbani, si è svolto un dibattito cui hanno partecipato gli assessori al Turismo comunali e provinciali, addetti ai lavori, imprenditori.