A distanza di oltre tre mesi dalla sentenza del C.G.A. di Palermo assistiamo inermi alla mancata attuazione ed applicazione della sentenza, sia in materia di tariffe, sia in materia di affidamento del servizio. Sulle tariffe siamo intervenuti diverse volte, ma l’ATO per l’anno 2006 e Sicilia Ambiente per l’anno 2007 non vogliono annullare i ruoli e procedere contemporaneamente al rimborso delle somme che molti cittadini hanno ingiustamente pagato di più, o quanto meno riconoscere a loro il credito spettante. Su questa vicenda nei prossimi giorni torneremo con delle proposte operative. Sulla vicenda dell’affidamento del servizio, i Sindaci, in quanto soci dell’ATO, non solo hanno disatteso la sentenza
, ma una buona parte di loro ha deciso di riaffidare temporaneamente il servizio a Sicilia Ambiente fino al 30 giugno, e comunque fino a quando la Regione Sicilia non riordinerà gli ATO con la emanazione di una nuova legge. L’affidamento non è stato ancora dato. Si aspetta che i Consigli Comunali deliberino la TARSU 2009, ma nei fatti si sta disattendendo la sentenza del CG.A. con un costo del servizio, ad oggi, di circa 2 milioni di €uro che grava sui cittadini.
Nel contempo i disagi continuano, anzi aumentano: i lavoratori sono senza stipendio da mesi, i contributi previdenziali e assistenziali continuano a non essere pagati, i fornitori ogni giorno rischiano il fallimento per le difficoltà a pagare i loro fornitori, i cumuli di immondizia sono entrati, ormai, a far parte della normale fisiologia del nostro paesaggio.
Poiché ad oggi solo 9 comuni su 20 hanno deliberato la Tarsu e di questi i due terzi hanno approvato un piano diverso da quello proposto da ATO-Sicilia Ambiente e nessuno (ci sembra) ha approvato la convenzione capestro proposta dall’ATO, in questa sede vorremmo reiterare il nostro invito ai Sindaci per avocare a sé stessi il servizio di raccolta e smaltimento attraverso una
ordinanza sindacale in cui siano evidenziati, sotto il profilo sanitario, i pericoli cui vanno incontro
i cittadini della provincia di Enna.
L’estate e con essa l’arrivo del caldo è alle porte.
Sollecitiamo tutti i Sindaci a chiedere con forza al Governo Regionale la erogazione del fondo di rotazione in maniera diretta in modo da poter consentire ai singoli Comuni di gestire meglio e più correttamente, anche sotto l’aspetto economico- finanziario, il servizio di raccolta dei rifiuti .
Per quanto riguarda i vertici dimissionari di Sicilia Ambiente, apprezziamo il gesto e li ringraziamo a nome di tutta la provincia.
Ci sia consentito però di contestare le parole del Dr.Agozzino quando parla di sentenza politica del CG.A (ahimè!) e di condividere le sue parole quando afferma che le responsabilità non debbono essere individuate in Sicilia Ambiente ma altrove.
Il Dr. Agozzino ha forse volutamente omesso di fare nomi.
I nomi vanno ricercati all’interno della casta politica ennese, quella casta politica cui egli stesso appartiene, quella casta politica che aveva pensato di costruire il proprio consenso elettorale trasformando l’attuazione di uno strumento obbligatorio per legge (gli ATO) in una occasione clientelare. La prova di quanto sosteniamo ci viene data dallo stesso Presidente dimissionario, il quale ha rassegnato le proprie dimissioni attraverso una conferenza stampa indetta nella segreteria di un deputato ed alla presenza di un segretario di partito. Avremmo preferito che ciò fosse avvenuto nella sede naturale, magari nella sede della società di Sicilia Ambiente!!!???????