SICILIA, EDILIZIA POPOLARE: BLOCCATI 400 MILIONI DI EURO PER REALIZZARE 45 MILA ALLOGGI

La Sicilia dispone di circa 400 milioni di euro, assegnati da una legge nazionale e una regionale sin dal 1994 con destinazione obbligata per piani di edilizia economica e popolare sovvenzionata e agevolata, utili ad abbattere del 70% gli interessi sui mutui bancari accesi da imprese e cooperative per costruire complessivamente 45 mila alloggi nell’Isola. In graduatoria si trovano circa 300 cooperative e circa 400 aziende. La disponibilità delle somme, finora inutilizzate a causa dell’incapacità dei Comuni di reperire le aree disponibili, è stata prorogata con cadenza biennale fino allo scorso 31 dicembre.  Nel frattempo decine di imprese e coop avevano cominciato i lavori in Comuni, quali Enna, Sciacca, Catania, Caltanissetta, Trapani (Palermo attende l’esito di ricorsi) che negli ultimi mesi erano riusciti a completare gli iter urbanistici.
La mancata proroga non solo fa venire meno i mutui già assegnati, ma rischia di fare perdere del tutto la possibilità di dare una risposta alla drammatica necessità di alloggi (solo a Palermo il Comune ha stimato un fabbisogno di 7 mila case).
Nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi a Palermo, i vertici di Ance Sicilia e Legacoop Sicilia hanno rinnovato al governo e all’Ars la richiesta di prorogare il termine di utilizzo dei fondi, inserendo una norma specifica all’interno del disegno di legge sugli aiuti alle imprese in discussione in questi giorni a Sala d’Ercole.
Un emendamento in tal senso, già presentato alla Finanziaria di fine aprile, era stato inserito nel maxiemendamento finale, poi ritirato.
Il governo regionale, che nel corso di precedenti incontri con le categorie produttive aveva assicurato l’impegno per la proroga, aveva inoltre proposto, trovando la disponibilità di imprese e coop, di dimezzare il numero di alloggi da realizzare al fine di raddoppiare i finanziamenti per imprese e mutui giungendo a coprire il 100% degli investimenti.