GELA: RIAPERTURA DEI SITI ARCHEOLOGICI “EMPORIO GRECO” E “CAPO SOPRANO”

Gela – crocevia culturale del Mediterraneo – nei prossimi giorni ospiterà studiosi ed esperti da tutto il mondo, riappropriandosi della sua identità di “capitale di cultura”. Dal 21 al 23 maggio, presso l’Auditorium del Liceo classico “Eschilo”: venticinque grecisti provenienti da diverse università europee si cimenteranno nella verifica della traduzione dei testi eschilei tramandati, per poi pubblicare una nuova edizione del Corpus Eschileo, secondo il progetto editoriale sostenuto dall’Accademia dei Lincei. Dal 27 al 29 maggio, si farà un ulteriore salto indietro nel tempo con il convegno “Traffici, commerci e vie di distribuzione nel Mediterraneo tra protostoria e V secolo a.C.”.  Dopo aver riportato alla luce il relitto di una nave greco-arcaica, custodita per 2.500 anni nei fondali di Gela, il percorso d’innovazione culturale perseguito dalla Soprintendente di Caltanissetta Rosalba Panvini continua con l’imponente opera di copertura realizzata sull’emporio greco – sito a Bosco Littorio – resa possibile grazie ai finanziamenti del Por Sicilia. Ed è nell’ottica di promozione e rivalutazione delle risorse culturali e ambientali di Gela, che si svolgeranno le importanti giornate di studio presso l’Aula magna dell’Istituto magistrale “Dante Alighieri”, patrocinate dalla Provincia Regionale di Caltanissetta, presieduta da Pino Federico, e in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Catania e con il Corsorzio Asi di Gela.

La città di Gela, dunque, torna ancora una volta a quella ribalta internazionale che l’ha contraddistinta nei secoli perché se, da un lato, è vero che i monumenti hanno lasciato poche tracce della sua prestigiosa storia, dall’altro gli archeologi hanno strappato al suolo un vero tesoro. E saranno proprio gli esperti di fama mondiale che si confronteranno su tematiche archeologiche e potranno essere presenti alla inaugurazione delle opere di valorizzazione del patrimonio storico gelese.
Mercoledì 27, infatti, si svolgerà la prima visita ufficiale all’emporio greco, valorizzato con i Fondi Por 2000-2006 ed è previsto un trasferimento presso il sito di Bosco Littorio, dove sono presenti strutture arcaiche in mattoni crudi risalenti alla fine del VI secolo a.C., in eccezionale stato di conservazione che, per la tipologia e per l’ubicazione a ridosso del litorale, sono riferibili ad un impianto di tipo commerciale, con funzione di raccolta e vendita delle merci.
Un altro importante intervento contribuirà al “risveglio” culturale della città: dopo diversi mesi di lavori, venerdì 29 verrà riaperta anche l’area con le poderose mura di fortificazione di Capo Soprano, a seguito dell’opera di musealizzazione compiuta dalla Soprintendenza. Le fortificazioni, databili al IV sec. a.C. furono scoperte nel 1948 e scavate tra il 1950 e il 1954, e oggi, per dimensioni e stato di conservazione, non hanno confronti con nessun altro monumento greco.
«Nell’intento di riappropriarci delle nostre radici – spiega Rosalba Panvini – la Soprintendenza ai Beni Culturali, con il supporto della Provincia, e in particolare dell’assessorato alla Pubblica Istruzione e alle Attività Culturali retto da Pietro Milano, prosegue nel percorso di tutela, difesa e promozione del patrimonio culturale e ambientale della Sicilia centro-meridionale. A tal fine verranno organizzati diversi eventi culturali estivi, che si svolgeranno proprio nei pressi dei siti riportati alla luce e restituiti alla pubblica fruizione. È questa la nuova stagione gelese, che attraverso il recupero del ricco patrimonio secolare, renderà a Gela la sua dignità storica. Perché una città cresce, innanzitutto, mantenendo viva la propria memoria». Un percorso “di grande importanza” – come sottolinea Pietro Milano – “fondamentale per la promozione del territorio gelese che deve essere valorizzato dato il ricco patrimonio culturale e archeologico di cui dispone. Abbiamo voluto dare il nostro contributo, anche nell’ottica del più ampio percorso di rivalutazione di tutti i tesori culturali della provincia”.
Agli studenti universitari che parteciperanno all’evento saranno concessi crediti formativi.

 

 

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