Domenica 31 maggio è la Giornata Nazionale del Sollievo. In occasione di questa giornata anche l’Azienda Ospedaliera Umberto I di Enna ritiene che il paziente, all’interno della struttura sanitaria, debba godere di assistenza psicologica e fisica per vivere dignitosamente questo particolare momento della sua vita senza subire il disagio della propria malattia né il dolore fisico che essa provoca Già da qualche anno l’Azienda ha avviato il progetto “ Ospedale Senza Dolore” che ha lo scopo di monitorare e quindi di verificare il grado di soddisfazione dei pazienti in cura presso l’ospedale relativamente alla gestione del dolore sia esso cronico che acuto. Questa iniziativa ha il merito di fornire
un quadro generale e complessivo della patologia compresi i pazienti più piccoli. Il progetto , affidato alla Dr.ssa Paola Viola , s’inquadra in un ottica che pone il paziente al centro di un percorso dove il dolore diventa patologia da trattare per migliorare la qualità di vita a cui ogni individuo ha diritto. Oggi non è più accettabile il concetto di sopportazione del dolore . Intervenire adeguatamente sul dolore significa restituire dignità al paziente con un notevole risparmio della spesa sanitaria e favorire il suo reinserimento nell’attività lavorativa e sociale . “ Accogliere con un sorriso” è un altro progetto , a cui partecipa , da qualche anno l’Azienda
Ospedaliera, infatti i ragazzi del Servizio Civile forniscono sostegno ed ascolto agli assistiti e ai loro familiari col compito di ricevere e accompagnare gli utenti , che accedono alla struttura, nelle varie unità operative. Un modo per rendere agevole l’accesso ai reparti fornendo tutte le informazioni utili . La Direzione Sanitaria Aziendale è particolarmente attenta a tutte le iniziative che pongono al centro dell’attività il paziente e non la patologia. Nell’ambito dell’iniziativa della “Giornata del Sollievo “, e inoltre il 16 giugno, sarà distribuito a tutti pazienti, a partire dai sei anni di età , un questionario per esprimere il loro grado di soddisfazione relativamente alla loro esperienza ospedaliera . I dati raccolti saranno trasmessi al Ministero della Salute, e saranno la cartina di tornasole sulle qualità di vita dei pazienti all’interno della struttura e consentiranno all’Azienda di valutare la qualità delle prestazioni erogate e di intervenire a tutela del paziente.