Interessante ed esauriente il risultato del convegno “Archeologia e turismo”, svoltosi sabato scorso presso la sala convegni del Museo Archeologico di Aidone. Ad organizzare l’interessante convegno-studi, il comune di Aidone e la provincia regionale di Enna. I lavori sono stati aperti dal Commissario straordinario del comune di Aidone, Alfredo Vicari, che dopo aver fatto delle considerazioni sul turismo in generale, ha esaurientemente esposto i punti di forza del nostro territorio, aggiungendo però che la mancanza di infrastrutture e servizi ci penalizza fortemente. Ha poi trattato l’argomento della “Venere di Morgantina” sottolineando che esiste già, presso il comune di Aidone, un processo di acquisizione riguardante
l’ex Chiesa di San Domenico, che dovrebbe entro il 2011, diventare un Museo vero e proprio. Il presidente della provincia regionale di Enna, Giuseppe Monaco, ha precisato come alla provincia stia molto a cuore il rilancio turistico della zona di Aidone e Piazza Armerina, sostenendo che è molto importante pubblicizzare questi luoghi, che rappresentano il fulcro del programma turistico della nostra provincia.
La provincia, ha dichiarato Monaco, si sta muovendo in sinergia con il Comune, la Soprintendenza, la Regione, per prepararsi innanzi tutto a dare adeguata accoglienza alla Venere di Morgantina, ma anche, affinché venga sistemata e allargata la S.S. 288, o si realizzi una adeguata campagna pubblicitaria. Ha poi relazionato il prof. Alberto Sposito, ordinario dell’università degli studi di Palermo, il prof. ha esplicato come la natura e l’archeologia si fondano completamente tra loro presso l’area archeologica di Morgantina, immersa, appunto, nella natura incontaminata; ha poi trattato l’argomento dell’ex Chiesa di San Domenico, che dovrebbe fungere da attrazione turistica già solo per la sua facciata, ma che potrebbe accogliere la Venere di Morgantina nella sua abside centrale, mentre gli altari potrebbero ospitare altre opere.
È stata poi data la parola alla prof. Maria Clara Ruggieri Tricoli, ordinario dell’università degli studi di Palermo, che ha elencato i dati nazionali e regionali riguardo ai beni culturali, ha precisato che l’Italia possiede un quarto dei beni culturali mondiali e la Sicilia da sola ha 275 siti archeologici, la metà circa di quelli nazionali. Ha poi aggiunto che il Museo è una raccolta di reperti senza fini di lucro, ma con fini di studio ed educazione.
E’ poi intervenuto Marco Andriolo, regista, promotore culturale e turistico che ha argomentato sul progetto Medagorà, che offre la possibilità alle scuole di un turismo didattico, progetto che il regista sta portando avanti con i ragazzi dell’Associazione Pietre Vive e con la collaborazione della Soprintendenza, che dichiara fiera dei risultati ottenuti sin qui.
L’ultimo intervento è stato riservato al dott. Silvio Raffiotta, che si è soffermato sul “Ritorno della Venere”. Il magistrato ha rievocato il viaggio di andata e ritorno, presso gli Stati Uniti d’America, della nostra immigrata più illustre, sin da quando, notte tempo, la statua fu trafugata dai tombaroli, per poi passare all’esame pietrografico della Venere, nel 1998, al progetto di Rutelli, che si è battutto fortemente per la restituzione della Venere, sino ad arrivare alle considerazioni odierne, alla domanda se la comunità sarà in grado di sostenere l’impatto del rientro della Venere di Morgantina. “Il ritorno della statua – ha dichiarato – è una vittoria del diritto e della cultura.”
L’Assessore Provinciale ai beni culturali il prof. Fabrizio Tudisco, ha poi aggiunto che la provincia farà in modo di realizzare tutte le infrastrutture necessarie per accogliere i numerosi turisti che si prevede arriveranno ad Aidone, sono poi intervenuti, tra gli altri, la presidente dell’Archeoclub di Aidone Giuseppina Calcagno e il dott. Lorenzo Calcagno, presidente del consiglio comunale uscente. Ha concluso i lavori, la dott. Beatrice Basile, soprintendente ai Beni culturali ed ambientali di Enna.
Zagara Palermo