Dal primo giugno è diventata esecutiva la nuova domanda di iscrizione all’Ordine dei giornalisti, elenco pubblicisti. A comunicarlo il segretario provinciale dell’Associazione siciliana della stampa Ivan Scinardo. Il documento, scaricabile dal sito internet dell’ordine (www.odgsicilia.it), scaturisce da una riunione tecnica sulla riforma della legge professionale, nella quale è emersa anche la necessità di uniformare quanto più possibile, fra le diverse regioni, le iscrizioni degli aspiranti pubblicisti. “E’ in atto una proposta di legge d’iniziativa parlamentare, sulle norme relative alla Riforma dell’Ordine riguardante il nostro mestiere, quello del giornalista, afferma Scinardo, che negli ultimi decenni ha subito trasformazioni
profonde, rapide e continue. Pur mantenendo inalterate le impostazioni di principio e i requisiti di accesso all’Albo, si prevede però l’aggiunta di corsi specifici (ancora in itinere e al vaglio di una apposita commissione) riguardanti le norme che regolano il giornalismo italiano ed un eventuale colloquio finale davanti al Consiglio Regionale”. Sostanzialmente, in previsione della riforma, sono stati modificati alcuni punti riguardanti la effettiva e comprovata attività pubblicistica che deve essere accompagnata da una congrua retribuzione, verificabile anche dalle ritenute d’acconto (e dal sostituto d’imposta modello 770) che da adesso non possono essere più “cumulative”, ma devono applicarsi “ad personam” sulla base di almeno 500 euro nette per ogni anno di attività. Aumenta anche il numero degli articoli richiesti, che da 70 passano a 90, mentre si riducono a 60 i pezzi per chi collabora con testate la cui uscita non è a cadenza quotidiana. Prevista inoltre una specifica normativa per i fotoreporter ed i cameraman che necessitano del “tesserino” per il loro lavoro. Altra importante novità è la certificazione/dichiarazione del direttore responsabile, il quale dovrà scrupolosamente visionare la richiesta dell’interessato prima di attestare che tutto sia in regola, come in regola dovrà essere anche la sua posizione con le quote d’iscrizione annuali: se moroso non potrà garantire per il richiedente.
Più volte l’associazione della stampa ennese ha chiesto all’ordine dei giornalisti di Sicilia di limitare gli accessi alla professione e assumere maggiore rigore nell’esame delle pratiche per l’iscrizione all’elenco dei pubblicisti. 145 iscritti all’albo nella sola provincia di Enna rappresentano un numero spropositato rispetto ai cosiddetti “operativi”, coloro cioè che esercitano frequentemente l’attività giornalistica. Molti, conclude Scinardo, pur possedendo il tesserino, e non svolgendo attività, paradossalmente godono degli stessi diritti di chi fa questo mestiere per professione.