Writer e coltivatore di marijuana dedito allo spaccio di hashish tratto in arresto in applicazione di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Nella mattinata odierna personale della iv sezione antidroga e contrasto al crimine diffuso della squadra mobile di enna – diretta dal vice questore aggiunto dr. Giovanni cuciti – ha tratto in arresto, in ottemperanza all’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip di enna, un giovane ennese augello antonio, classe 1988, ritenuto responsabile dei reati di coltivazione di piante di marijuana e detenzione a fini di spaccio di hashish. I fatti A seguito di un controllo effettuato dagli agenti della squadra mobile
lo scorso mesedi marzo, veniva rinvenuta una piantagione “domestica” di marijuana, allestita con perizia del tutto professionale.
Infatti, all’interno di una cantina nella esclusiva disponibilità dell’augello, disoccupato con precedenti di polizia, veniva rinvenuta una vera e propria serra, con la creazione di un mini “eco sistema” ottimale per la coltura della marijuana.
In tale particolare sito erano curate tredici floride piante con altezza fino a 70 cm, impiantate in altrettanti vasi. Il sistema di coltura, studiato sin nei minimi dettagli, era costituito da due ventole in parallelo, tre lampade, delle quali due ad incandescenza di 400 watt ciascuna, fogli di alluminio termo riflettente, un ventilatore, un termoconvettore, un termostato con misuratore di umidità, un tubo di aerazione con filtro ed altro materiale, oltre che numerose bottiglie di acqua potabile utilizzata per una migliore cura dei vegetali.
Si procedeva, pertanto, al sequestro sia delle piante di stupefacente che del materiale utilizzato per la coltura e si denunciava il giovane alla competente a.g..
Il prosieguo delle indagini hanno consentito di verificare, anche dall’esame di alcune foto e filmati sequestrati, che, oltre alla coltivazione indoor, l’augello aveva posto in essere condotte di spaccio di hashish, poiché lo stesso era stato ripreso mentre confezionava le “dosi” di detta sostanza per lo spaccio, ostentando le somme di denaro frutto di tale illecita attività. A conferma di ciò, evidenti tracce di stupefacente rilevate grazie agli accertamenti tecnici della polizia scientifica, sugli arnesi “di lavoro” utilizzati e rinvenuti nell’abitazione.
Inoltre, l’augello è stato deferito alla locale a.g. Anche per l’ipotesi di reato di imbrattamento di edifici, tra cui palazzi ricadenti in questo centro storico, grazie al materiale fotografico rinvenuto con il quale l’indagato documentava i grafiti da lui effettuati.