ENNA: COLTIVA MARIJUANA SU TERRENO DEMANIALE DI CONTRADA GALLIZZI. LA POLIZIA ARRESTA COLTIVATORE

Nel pomeriggio di venerdì 19 giugno 2009, nella c/da gallizzi (agro del comune di enna) gli uomini della quarta sezione – antidroga e contrasto al crimine diffuso – della squadra mobile di enna, diretta dal vice questore aggiunto dr. Giovanni Cuciti, hanno tratto in arresto, Lupica Spagnolo Luigi, classe 1972, con precedenti specifici, regalbutese, imprenditore agricolo, colto nella flagranza del reato di coltivazione e detenzione a fini di spaccio di marijuana ed occupazione ed invasione di terreni demaniali. Già da alcuni giorni, nell’ambito di predisposti servizi antidroga, sono stati intensificati i pattugliamenti delle aree rurali e, in particolar modo, presso zone verdi e/o boschive in prossimità dei corsi d’acqua.

 Proprio durante tali perlustrazioni veniva notato un uomo che percorrendo la citata c/da gallizzi, si dirigeva a ridosso del torrente ivi presente, in direzione di un’area demaniale  verdeggiante, dalla quale usciva dopo circa 30 minuti, per poi allontanarsi.
Venivano, pertanto, effettuati mirati e scrupolosi controlli a tappeto della zona, fino a che non si rinveniva un’area, coperta dai rovi e delimitata da rete metallica e filo spinato, all’interno della quale venivano notate numerose piante di marijuana, ben impiantate e perfettamente curate, secchi di plastica per l’irrigazione, arnesi per lavorare la terra, contenitori di fertilizzante.
Si procedeva, così, ad effettuare mirati servizi di appostamento in attesa che il coltivatore specializzato in stupefacenti si facesse vivo per prendersi cura della piantagione, fino a che, nel pomeriggio di venerdì 19 giugno, il personale di polizia appostato tra le fratte notava giungere l’uomo notato alcuni giorni prima, il quale accedeva all’area coltivata a stupefacente, dedicandosi alla cura delle rigogliose piante.
A questo punto, non essendoci più dubbi sulle responsabilità penali, scattava il blitz che consentiva di bloccare in flagranza di reato il Lupica.
Effettuati, così i rilievi di polizia scientifica si estirpavano le 50 piante presenti, alte fino ad un metro e cinquanta, che venivano sequestrate unitamente ad altra marijuana già essiccata e pronta per lo smercio. Il lupica, dopo le incombenze di rito, veniva tratto in arresto ed associato alla locale casa circondariale, a disposizione dell’a.g..