Lavoro e famiglia: questo il tema sviluppato durante l’insediamento del Coordinamento Donne della Cisl di Enna. Presenti il Segretario Generale Giuseppe Aleo, il Segretario provinciale Rosanna Laplaca, la Coordinatrice Donne Tania Lo Giudice e la Coordinatrice regionale Barbara Carrara. All’insediamento hanno partecipato non solo le dirigenti delle Federazioni, ma anche una rappresentanza dei giovani Cisl e i Segretari provinciali delle categorie. E’ stato un momento importante- dichiara Giuseppe Aleo- teso a sottolineare una unità di intenti di tutta la Cisl nell’elaborazione di un piano operativo a sostegno delle politiche di genere. Bisogna puntare sullo strumento della bilateralità per giungere alla definizione
di conciliazione e armonizzazione tra lavoro e famiglia.
L’obiettivo primario, ma non esclusivo del Coordinamento, è quello di offrire sostegno alle lavoratrici – ha ribadito Tania Lo Giudice – soprattutto in un territorio, come quello della provincia di Enna, nel quale il tasso di occupazione femminile è estremamente basso e dove si riscontra una instabile condizione di precariato. Si è, infatti, ben lontani dagli obiettivi della strategia di Lisbona, che nel 2000 definì una previsione di occupazione femminile , entro il 2010, pari al 60%; sul territorio nazionale la percentuale è pari alla metà dell’obiettivo previsto. L’attuale sistema sociale , inoltre, pone spesso le donne a dover attuare delle scelte nelle quali non sempre è conciliabile l’attività professionale con la famiglia.
La Cisl – ha sottolineato Barbara Carrara – si pone con un modo nuovo di fare sindacato. La situazione economica del Paese è particolarmente critica e il sindacato ha la funzione di vigilare attentamente , ponendosi come organizzazione capace di promuovere nuove strategie. Formazione e informazione – continua la Carrara – devono essere punti fondanti del Coordinamento che elabora proposte concrete a sostegno del lavoro femminile.
La politica sindacale della Cisl – afferma Rosanna Laplaca – pone l’accento su tutte le problematiche legate al mondo del lavoro e attua strategie che possano fungere da sostegno alla famiglia. Affermare le donne nel mondo del lavoro non è semplicemente un dato occupazionale, ma un significativo contributo alla crescita sociale del Paese. E’ necessario potenziare, ancor più nella nostra realtà territoriale, interventi finalizzati a migliorare la rete dei servizi alle famiglie e quindi alle donne, indirizzare verso un utilizzo razionale dei fondi europei a finalità strutturale, promuovendo politiche di coesione economica e sociale , con un forte impatto sullo sviluppo del territorio e sui livelli di benessere collettivo.