“Le tesi sostenute dal gruppo parlamentare dell’Udc sono prive di fondamento giuridico”. Lo sostiene l’avvocato Giovanni Carapezza, capo gabinetto dell’assessore regionale alla Sanità, a proposito della preannunciata interrogazione parlamentare sulla nomina di Francesco Iudica e Gaetano Sirna come commissari straordinari delle aziende ospedaliere Umberto I di Enna e Piemonte di Messina. “La legge regionale 15 maggio 2000, n. 10 – precisa Carapezza -, dopo aver sancito la netta separazione tra i compiti di direzione politica e quelli di direzione amministrativa ha riservato al Presidente della Regione ed agli Assessori le “funzioni di indirizzo
politico-amministrativo” tra i quali per espressa dizione risultano ricomprese “le nomine, designazioni ed atti analoghi ad essi attribuiti da specifiche disposizioni”. Poiché per testuale previsione normativa (cfr. art. 20, comma 3, l.r. 14 aprile 2009, n. 5, e, in precedenza, art. 11, comma 2, l.r. 3 novembre 1993, n. 30) la nomina dei commissari straordinari delle aziende del servizio sanitario regionale è ascritta alla competenza dell’assessore, non può che ritenersi semplice attuazione della normativa l’espletamento delle correlate e preparatorie attività da parte degli uffici di diretta collaborazione, destinati proprio a supportare l’esercizio delle competenze attribuite agli organi politici di vertice”.
“Per quanto attiene poi alla presunta incompatibilità che graverebbe sui soggetti nominati Commissari straordinari – conclude Carapezza – si precisa che l’incarico, di natura assolutamente temporanea, riveste i caratteri della occasionalità e pertanto non è pregiudizialmente precluso. Nei decreti di nomina, oltretutto, sono puntualmente esplicitate le motivazioni che hanno giustificato l’adozione dei provvedimenti”.
Guido Monastra