ENNA: PREOCCUPANTE CALO DELLE IMPRESE IN PROVINCIA. MENO 25 IL DATO AL SECONDO TRIMESTRE 2009

Con meno 25 imprese, ( 209 iscrizioni e 234 cancellazioni di cui 76 d’ufficio), si chiude negativamente l’anagrafe delle imprese  del secondo trimestre del 2009 per la Provincia di Enna. Scende a quota 15.930 il totale delle imprese  iscritte di cui 14.536 attive pari al 91,24%. I settori che registrano le maggiori cancellazioni nel 2° trimestre 2009 sono: •Commercio  n. 98 •Agricoltura  n. 47  •Costruzioni  n.  23 •Attività manifatturiere  n. 14 •Attività immobiliari   n.13 •Alberghi e ristoranti   n.12. Se si considera il dato relativo al 2° trimestre 2009 riferito al saldo delle imprese 2008 il dato è complessivamente negativo di 156 imprese

 pari quasi all’ 1 % del totale, con un saldo negativo soprattutto nel commercio con meno  89 e  nell’agricoltura  con meno 50. Il settore dell’artigianato con  meno 25 registra un calo rispetto al 2008 scendendo da 3515 a 3490 imprese.

Il dato della nati-mortalità delle imprese che continua ad essere negativo non è altro che la conseguenza della situazione di grave crisi che attraversa la nostra economia dichiara il Presidente della Camera di Commercio Liborio Gulino, esso è anche la risultanza dei ritardi con cui le istituzioni pubbliche da un lato ed il sistema bancario dall’altro non stanno ponendo in essere misure concrete atte a fronteggiare la crisi ed creare sostegno e sviluppo.
 
Il rinvio continuo della approvazione della legge regionale sullo sviluppo da parte del Parlamento siciliano che blocca di fatto anche le risorse del POR 2007-2013 per una quantità enorme di risorse pari a 14,8 miliardi di Euro è  uno degli esempi di questi ritardi; l’altro esempio e la difficoltà o quasi l’impossibilità di accesso al credito da parte delle PMI come più volte da noi evidenziato e, come fra l’altro denunciato dalla Consob in questi giorni, che mettono in ginocchio la nostra micro-impresa che avrebbe bisogno in questa fase particolare di ossigeno e di sostegno.

Dal nostro osservatorio, dice il Presidente Gulino, si evince il tentativo estremo da parte delle imprese di resistere alla crisi; le conseguenze sono disastrose per l’economia e per l’occupazione. Assistiamo ad un aumento della richiesta di ricorso alla cassa integrazione, alla mobilità ed in estrema conseguenza ai licenziamenti degli operai e soprattutto degli apprendisti nelle imprese artigiane. Occorrono, lo ribadiamo misure urgenti ed interventi concreti atti a fronteggiare la crisi ed a creare un clima di fiducia.