“Lo stato di crisi del comparto agricolo ci impone una mobilitazione forte già in questo mese di luglio. Non possiamo attendere ancora perché si rischia di arrivare troppo tardi”. Francesco De Luca, presidente della Coldiretti di Enna ha illustrato in maniera chiara le motivazioni della protesta davanti ai presidenti ed i consiglieri di tutte le sezioni comunali della provincia nonché alle decine di soci intervenuti nei sette incontri territoriali organizzati a Piazza Armerina, Aidone, Barrafranca, Leonforte, Nicosia, Regalbuto ed Enna. Platee molto attente, che hanno condiviso la scelta di Coldiretti di scendere in campo subito per evitare l’ulteriore peggioramento
della situazione economica delle imprese agricole e zootecniche della provincia ennese. I cui termini di fondo sono presto detti: un crollo dei prezzi alla produzione a cui peraltro fa riscontro un aumento dei prezzi al consumo ed un aumento dei costi di produzione senza paragoni nel passato nonché un’insanabile situazione sanitaria che oramai ha decimato i nostri allevamenti. “Una situazione insostenibile – afferma De Luca – che mette produttori e consumatori in difficoltà disperdendo nella filiera un valore che dovrebbe invece essere assicurato a chi produce. Per questo – aggiunge il presidente della Coldiretti Enna – ci mobilitiamo, per vedere che cosa non va nei vari passaggi, dal campo o dalla stalla alla tavola, e porvi rimedio. Vogliamo una filiera tutta agricola e tutta italiana, nell’interesse dei produttori e dei cittadini. Con questa mobilitazione diremo ai cittadini come realmente stanno le cose alle frontiere ovvero quanto prodotto agroalimentare importiamo e come lo stesso viene venduto ai consumatori come Made in Italy”.
La mobilitazione avrà inizio da domani martedì 21 da Palermo a Palazzo D’Orlèans, presidenza della regione, dove 300 imprenditori agricoli della provincia di Enna raggiungeranno gli altri quasi 2000 dell’intera regione siciliana e si continuerà ad oltranza nei giorni successivi modificando probabilmente luogo e strategie di intervento. Intanto nella giornata di oggi, il Presidente Francesco De Luca accompagnato dal Direttore Antonio Ciotta hanno consegnato il documento di proposta a S.E. il Prefetto di Enna, momento di presentazione ufficiale dell’iniziativa.
Sempre caldo il fronte dei prezzi agricoli. Il record della riduzione spetta ai cereali con un crollo del 33,3 per cento rispetto allo scorso anno, ma sugli scaffali pasta e pane sono aumentati del 2,2 per cento. In calo le quotazioni di vini (meno 23,6 per cento), della frutta (meno 21,7 per cento) che però al supermercato aumenta del 2,6 per cento. Variazione negativa per suini (- 4,9 per cento) e bovini (- 5,8 cento). Più accentuato il calo dei lattiero-caseari che, rispetto al giugno 2008, registrano in media una flessione del 14,7 per cento. “C’è una negativa tendenza all’aumento delle forbice tra produzione e consumo – fa rilevare De Luca – con prezzi che in media aumentano di cinque volte. Per ogni euro speso dai consumatori in alimenti ben 60 centesimi vanno alla distribuzione commerciale, 23 all’industria e solo 17 centesimi agli agricoltori. Ci sono quindi ampi margini di recupero eliminando le distorsioni della filiera”.