FONDI EUROPEI, APPROVATA NORMA CHE AGEVOLA LA RIPRESA DELL’ECONOMIA E DELL’OCCUPAZIONE IN SICILIA”

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“L’approvazione di questa legge è un forte segnale di maturità dell’intero Parlamento regionale, che, così, dà un importante contributo alla ripresa economica della Sicilia. Questa legge è frutto del senso di responsabilità dell’intera Assemblea, della maggioranza e delle opposizioni, in un momento di particolare crisi, nel quale, cittadini e imprese, attendono risposte serie e concrete dalla politica. Questa consapevolezza, da parte di tutte le forze parlamentari, ha consentito l’accelerazione dei lavori d’Aula per l’approvazione del testo”.
 Lo ha detto l’assessore regionale al Bilancio, Roberto Di Mauro, dopo l’approvazione, a sala d’Ercole, delle norme necessarie all’attuazione della programmazione comunitaria 2007 – 2013 e i regimi di aiuti alle imprese.
 “Questo provvedimento – ha aggiunto l’assessore Di Mauro – mette in movimento risorse considerevoli e consente di attivare i bandi a valere del Programma operativo 2007/13 per un importo di circa 3 miliardi, pari a circa il 22% della dotazione a disposizione della Sicilia. Un volano di sviluppo per l’economia, con significative ricadute anche per l’occupazione, con la possibilità di creare, direttamente, decine di migliaia di nuovi posti di lavoro L’esperienza di Sviluppo Italia Sicilia, per esempio, dice che, nel caso di contributi per investimenti volti alla creazione di nuova imprenditorialità nel settore della piccolissima impresa, si può ottenere un nuovo posto di lavoro ogni 25 mila euro investiti e, in quelle piccole e medie, un nuovo occupato ogni 50 mila euro investiti. Speriamo, ovviamente, che, con questa legge, si possano ripetere queste performance”.
 La legge prevede un regime di aiuti per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali. Per promuovere la conoscenza del patrimonio artistico siciliano, è previsto il finanziamento dei progetti editoriali dedicati ai beni culturali dell’isola.
 Attraverso il sostegno agli investimenti di piccole e medie imprese, consorzi e società consortili, la norma dà ulteriore slancio ai distretti produttivi della Sicilia; sono previsti aiuti in esenzione anche per gli investimenti delle pmi, per la loro internazionalizzazione e per facilitarne l’accesso al credito. “Di rilievo – dice Di Mauro, ex assessore alla Cooperazione – le norme sul commercio e, in particolare, sull’attivazione dei centro commerciali naturali, per la realizzazione di servizi comuni alle aziende commerciali e per i quali è già stato pubblicato un bando rivolto alle imprese; la possibilità di dare luogo ad appositi spazi di vendita dei prodotti agroalimentari siciliani nei mercati extraregionali. Questa norma consentirà alle nostre aziende di superare le tagliole della grande distribuzione e di tagliare la filiera, attraverso la vendita diretta da parte dei produttori. Infine, è istituito un fondo di 22 milioni per consentire ai prodotti siciliani di entrare nei circuiti della grande distribuzione e restarvi”.
 Per le pmi del settore turistico, sono previsti aiuti per favorire gli investimenti iniziali e per favorire la destagionalizzazione dell’offerta turistica siciliana. “A questo – spiega l’assessore – punta la norma che prevede un contributo di 800 euro per le pmi, per ciascun dipendente. In questo modo, si contrasterà il calo di occupazione nei periodi di minore afflusso turistico”.
 Nel settore agricolo, oltre a definire la procedura di adozione del programma di sviluppo rurale (Psr), sono previsti contributi per favorire la diversificazione delle azione agricole, per promuovere il recupero del patrimonio immobiliare del mondo rurale e l’incentivazione del turismo rurale. Aiuti sono fissati anche per la creazione e il rafforzamento di microimprese agricole e per la cooperazione volta allo sviluppo di nuovi prodotti e per l’ammodernamento del sistema produttivo.
 “Le norme che riguardavano la Pesca – spiega Di Mauro – sono state stralciate in quanto, grazie all’autorizzazione ottenuta da Roma, si può procedere all’attivazione delle misure senza una legge ad hoc”.
 La legge punta, ancora, a favorire la nuova occupazione, attraverso la previsione di uno sgravio totale dei contributi previdenziali e contributivi e dei premi assicurativi a carico del datore di lavoro. Lo sgravio è aggiuntivo e consecutivo a quello previsto dallo Stato e potrà essere concesso alle imprese individuali, alle società, alle cooperative, anche consorziate, ai lavoratori autonomi, agli studi professionali e alle Onlus, per l’assunzione di soggetti svantaggiati, disabili, nonché – tra l’altro – anche di apprendisti e di lavoratori fruitori di ammortizzatori sociali.
 La norma stabilisce, infine, che le commissioni legislative dell’Ars, competenti per materia, esprimeranno  un parere sui decreti assessoriali di attuazione della legge, entro 15 giorni dalla loro emanazione, e che il 20% delle risorse stanziate con questa legge dovranno essere destinati a contributi per investimenti nelle zone svantaggiate dell’isola.

 

 

Stanislao Lauricina