ENNA: CRISAFULLI, GALVAGNO, TERMINE E SINDACI A IUDICA. “ADOTTI SOLO PROVVEDIMENTI URGENTI ED INDIFFERIBILI”

Parere fortemente negativo sul progetto di Otorinolaringoiatria anticipato da Iudica e sul metodo utilizzato. In una lettera (in allegato), inviata per conoscenza all’Assessore Regionale per la Sanità Massimo Russo, ed indirizzata al Direttore Generale dell’Asl 4, alla deputazione regionale e nazionale della provincia di Enna, al Presidente della Provincia, ai sindacati di categoria ed alle associazioni per i diritti dei malati, il senatore Vladimiro Crisafulli, i deputati regionali Elio Galvagno e Salvatore Termine, i sindaci Rino Agnello, Giuseppe Bonanno, Carmelo Nigrelli, e Antonello Catania, in una dura nota denunciano che “la non contestualità della riorganizzazione

 dei servizi territoriali rappresenta una grave e oggettiva violazione di un atto programmatorio e potrebbe provocare un allarme sociale con le legittime reazioni della comunità locale (sono già state raccolte 10.000 firme e celebrati innumerevoli consigli comunali) .
“In considerazione del fatto che con ulteriore decreto assessoriale (1150 del 15 giugno 2009) – si legge nella lettera – oltre a non essere rispettati gli indici di p.l. per acuti viene cassata la lungodegenza e la riabilitazione viene data tutta ad un privato inesistente con un indice ben sopra 1 per 1000 abitanti, e che tale decreto è stato impugnato al TAR di Palermo;

preso atto che con l’approvazione della legge che definisce le “Norme per il riordino del Servizio Sanitario Regionale”  la Regione ha messo in campo lo strumento per perseguire concretamente lo sviluppo del nuovo welfare in modo equo in tutti i territori con una risposta personale e globale ai bisogni della persona, e che, in  particolare, nella provincia di Enna dovranno essere sviluppati “programmi finalizzati a corrispondere a particolari bisogni di salute correlati alle peculiarità dei territori montani, alla frammentazione territoriale e alle caratteristiche orografiche nonché ai flussi di utenza extraregionale” (art. 5, comma 9 b);
ritengono, sulla base di quanto sopra esposto che è necessario agire per schemi programmatori generali in cui le varie funzioni si integrano prevedendo delle tappe successive, verificabili, di integrazione fra ospedale e territorio dove il comune denominatore non sia il risparmio ma l’investimento per rispondere ai reali bisogni di salute in qualità ed economicità”.
“Gli obiettivi prioritari da raggiungere – dicono i firmatari della lettera – sono il taglio del numero e della durata dei ricoveri, l’ottimizzazione dell’uso di tutte le strutture poliambulatoriali presenti nella provincia in maniera da ridurre il disagio del percorso clinico, la riduzione della mobilità intra ed extra regionale, ed un risparmio complessivo della spesa, che possa essere reinvestito per migliorare la qualità delle cure. Solo dopo la formulazione di uno schema di integrazione – continua la nota –  sarà possibile stabilire i contingenti di personale necessari, nel rispetto della vigente normativa (l. 810/03), delle regole del piano di rientro e dei Decreti Assessoriali.
Per questo – concludono i parlamentari del Pd ed i sindaci di Enna, Leonforte, Piazza Armerina e Nicosia – esprimiamo un parere fortemente negativo sul progetto di Otorinolaringoiatria anticipato dal Direttore Generale e sul metodo utilizzato, e per questo non parteciperemo al previsto incontro o ad altri che dovessero riguardare azioni diverse dalla discussione di uno schema complessivo di integrazione ospedale territorio”.

 

TESTO DELLA LETTERA

I sottoscritti, parlamentari nazionali e regionali e sindaci, in relazione alla convocazione della riunione indetta per venerdì 24 luglio 2009,

nel ribadire quanto precedentemente comunicato in data 14/07/2009 “….l’Assessore Regionale alla Sanità, ha insediato la Conferenza Permanente per la programmazione  sanitaria e socio-sanitaria regionale ex L.10/08, conferenza con un compito consultivo obbligatorio ma non vincolante, chiamata anche a fare proposte circa la riorganizzazione sanitaria in Provincia di Enna sia dal punto di vista territoriale che ospedaliero. Che in quella sede l’Assessore ha espresso la disponibilità ad accogliere eventuali proposte che provenissero dalle rappresentanze del territorio, fermo restando i paletti posti dalle leggi regionali e nazionali………”,

in considerazione del fatto che con ulteriore decreto assessoriale (1150 del 15 giugno 2009) oltre a non essere rispettati gli indici di p.l. per acuti viene cassata la lungodegenza e la riabilitazione viene data tutta ad un privato inesistente con un indice ben sopra 1 per 1000 abitanti, e che tale decreto è stato impugnato al TAR di Palermo;

preso atto che con l’approvazione della legge che definisce le “Norme per il riordino del Servizio Sanitario Regionale”  la Regione ha messo in campo lo strumento per perseguire concretamente lo sviluppo del nuovo welfare in modo equo in tutti i territori con una risposta personale e globale ai bisogni della persona, e che, in  particolare, nella provincia di Enna dovranno essere sviluppati “programmi finalizzati a corrispondere a particolari bisogni di salute correlati alle peculiarità dei territori montani, alla frammentazione territoriale e alle caratteristiche orografiche nonché ai flussi di utenza extraregionale” (art. 5, comma 9 b)

ritengono, sulla base di quanto sopra esposto che è necessario agire per schemi programmatori generali in cui le varie funzioni si integrano prevedendo delle tappe successive, verificabili, di integrazione fra ospedale e territorio dove il comune denominatore non sia il risparmio ma l’investimento per rispondere ai reali bisogni di salute in qualità ed economicità. 

Pertanto, considerato che:
• la non contestualità della riorganizzazione dei servizi territoriali rappresenta una grave e oggettiva violazione di un atto programmatorio e potrebbe provocare un allarme sociale con le legittime reazioni della comunità locale (sono già state raccolte 10.000 firme e celebrati innumerevoli consigli comunali)
• gli obiettivi che i sottoscritti intendono raggiungere sono:
• tagliare il numero e la durata dei ricoveri
• ottimizzare l’uso di tutte le strutture poliambulatoriali presenti nella provincia in maniera da ridurre il disagio del percorso clinico
• ridurre la mobilità intra ed extra regionale
• generare dei risparmi che possono essere reinvestiti nello stesso processo  migliorando la qualità delle cure
si ritiene che solo dopo la formulazione di uno schema di integrazione si potranno stabilire i contingenti di personale necessari nel rispetto  della vigente normativa (l. 810/03), delle regole del piano di rientro e dei Decreti Assessoriali.

Sulla base di quanto esposto, i sottoscritti esprimono un parere fortemente negativo sul progetto di Otorinolaringoiatria anticipato dal D.G. e sul metodo utilizzato.

I sottoscritti invitano il D.G. a presentare uno schema complessivo di integrazione ospedale-territorio con le caratteristiche di cui sopra (investimento) e nel rispetto delle peculiarità riconosciute dalla L.5/09 alla provincia di Enna.

In ogni caso i sottoscritti rinnovano al D.G. l’invito ad attenersi al rispetto di quanto contenuto all’art.33 della L.5/09, adottando solo provvedimenti urgenti ed indifferibili, rinviando i rimanenti a data successiva al I settembre 2009 e comunicano che non intendono partecipare al previsto incontro o ad altri che dovessero riguardare azioni diverse dalla discussione di uno schema complessivo di integrazione ospedale territorio

 

Sen. Vladimiro Crisafulli
On. Elio Galvagno
On. Salvatore Termine
Dott. Rino Agnello
Sindaco di Enna
Dott. Giuseppe Bonanno
Sindaco della Città di Leonforte
Ing. Antonello Catania
Sindaco della Città di Nicosia
Prof. Ing. Fausto Carmelo Nigrelli
Sindaco della Città di Piazza Armerina