Le società d’ambito per la gestione dei rifiuti potranno regolarizzare le tariffe igiene ambientale (Tia) già emesse e ritenute illegittime dal Cga perché non rispettavano le prescrizioni della norma statale. Questo consentirà agli Ato di riscuotere parte dei crediti e fare fronte al pagamento dei debiti. È quanto prevede il disegno di legge approvato oggi in commissione Bilancio, all’Assemblea regionale. La commissione ha deciso di stralciare il comma 2 del testo presentato dal Governo, che punta ad agevolare il passaggio graduale da tassa sui rifiuti solidi urbani (Tarsu) a tariffa igiene ambientale (Tia), trasformandolo nel disegno di legge autonomo,
approvato oggi pomeriggio. Il testo stabilisce che si continuano ad applicare le disposizioni regolamentari della ordinanza del Commissario per l’emergenza rifiuti numero 885 del 2003. Gli altri due commi del disegno di legge governativo sono stati inviati alle commissioni legislative di merito per l’esame. L’assessore al Bilancio, Roberto Di Mauro, che ha presentato in commissione il testo governativo, spiega che “con questa norma, in attesa che il Parlamento regionale vari la riforma organica degli Ato rifiuti, si garantiscono le risorse finanziarie necessarie a non pregiudicare i bilanci delle società d’ambito, evitando che i comuni soci degli Ato debbano approntare risorse per coprire le perdite delle società. In commissione si è registrata l’unanimità di consensi per una proposta del governo che punta a centrare uno dei tre obiettivi che erano stati fissati, cioè l’equilibrio economico degli Ato. Con la riforma, si punta a far crescere la raccolta differenziata e a ridurre il numero degli Ato”.
Stanislao Lauricina