ENNA: RESTA ESTREMAMENTE DIFFICILE LA SITUAZIONE ECONOMICA DELLE AZIENDE AGRICOLE

I prezzi sui campi dei prodotti agricoli continuano a segnare una drammatica caduta libera. Nel mese di giugno la flessione, rispetto all’analogo periodo del 2008, è stata pari al 16 per cento, con punte del 34 per cento per i cereali, del 23 per cento per il settore ortofrutticolo, incalcolabile per il settore zootecnico (sia per il latte ovino che per i vitelli da ingrasso) e del 21 per cento per l’olio d’oliva. “Una situazione difficile che i governi (provinciale, regionale e nazionale) -afferma il presidente della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori di Enna Francesco Salamone- continuano ad ignorare. Finora non abbiamo visto provvedimenti che realmente garantiscono

 interventi incisivi a sostegno dei produttori che, senza misure efficaci, rischiano di perdere ulteriormente competitività e andare così drammaticamente fuori mercato”. Uno scenario aggravato -sottolinea la Cia- dai pesanti e crescenti costi produttivi e contributivi, dalla mancanza di certezze sul fronte assicurativo, visto che, finora, non sono state reperite le risorse necessarie per il finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali.
“Siamo davanti ad una crisi -aggiunge Salamone- che non ha precedenti negli ultimi anni. Tutti i comparti vivono un momento di grande difficoltà. Servono politiche mirate ed incisive che, però, non s’intravedono minimamente. I governi proseguono con le promesse, ma di fatti concreti niente. I problemi del settore non si possono ridurre unicamente all’etichettatura d’origine, alle tracciabilità ed alle associazioni di prodotto che, pur importanti, servono a poco se non si affrontano le questioni di fondo della nostra agricoltura”.
“I produttori agricoli e zootecnici della Provincia di Enna -rimarca il presidente della Cia- hanno, quindi, bisogno di ben altro. Non basta mettere un’etichetta e/o costituire un consorzio e pensare di avere risolto i ‘mali’ che affliggono le imprese. La caduta dei prezzi, l’aumento dei costi, la competitività sempre più ridotta, un credito con il contagocce, la ripresa che si allontana inesorabile, la mancanza di una valida copertura assicurativa, la scarsità di valide strutture logistiche, hanno bisogno di risposte politiche, di provvedimenti efficaci”.
“Siamo stanchi dei continui annunci da parte di tutti i governi. E’ venuto il momento degli atti tangibili. Le imprese agricole -avverte Salamone- sono in grande affanno. Serve un nuovo progetto di politica agraria.”