“Ancora una volta, dopo il parere negativo espresso dal Genio Civile, sul progetto della cosiddetta scala mobile , i sostenitori del percorso meccanizzato tra Enna Bassa ed Enna Alta hanno cominciato a lanciare accuse contro chi , secondo il loro punto di vista, ostacolerebbe il regolare iter istruttivo finalizzato alla realizzazione dell’opera. La trama propagandistica dell’azione, ieri (Soprintendenza BB.CC.) come oggi ( Genio Civile), è nota: preliminarmente si mette in primo piano l’entità (30 milioni di euro) della somma che verrebbe messa a repentaglio in caso di mancato rispetto della tempistica prevista per ottenere il finanziamento, in secondo luogo, s’individua un responsabile
capro espiatorio su cui indirizzare ogni forma di addebito e su cui proiettare eventuali personali colpe o negligenze (è preferibile, in tal caso, una forza politica avversaria o, in mancanza, qualcuno direttamente o indirettamente ad essa collegabile) infine, e siamo al massimo della farsa, s’inscenano, con riti mediatici, proteste in pubblico. Noi, ormai avvezzi a questo canovaccio, ci poniamo alcuni interrogativi. Perché l’acquisizione dei prescritti pareri da parte degli enti preposti (Soprintendenza, Genio Civile, ispettorato Forestale, etc….) non avviene nel giusto clima di fiducia e rispetto delle altrui competenze istituzionali ? Perché ritenere le istituzioni che non rispondono alle proprie esigenze o alle proprie aspettative come “commissariati “ dall’avversario politico? (se così fosse lungo sarebbe l’elenco, per noi, degli enti commissariati da altri nella Provincia di Enna). Perché nessuno si preoccupa di spiegare, con onestà intellettuale e trasparenza di informazione, i motivi veri e le ragioni che stanno alla base di certe scelte? Si teme che dai fatti reali, quelli valutabili e concreti, il cittadino possa formarsi un suo personale giudizio e possa quindi esprimere il suo dissenso? Noi del MpA, pur essendo consapevoli di trattare un argomento tecnico, vogliamo comunque dare il nostro contributo esplicativo. Il parere preventivo richiesto dal soggetto proponente al Genio Civile è un atto dovuto ai sensi della ai sensi dell’art.13 L.64/74 e lo stesso deve essere dato, tra l’altro, in base al P.A.I. (Piano di Assetto Idrogeologico) della Regione Sicilia, risalente all’anno 2004. L’art. 8 (capo I punto 11.2 –Norme specifiche) di tale piano introduce la disciplina delle aree a pericolosità geomorfologica e, distinguendo tra aree a pericolosità “molto elevata” (P4) ed “elevata” (P3), dispone che “in queste aree la realizzazione… di eventuali opere come il parcheggio previsto in zona Pisciotto dal progetto in questione….. è subordinata all’esecuzione degli interventi necessari alla mitigazione dei livelli di rischio atteso e pericolosità esistenti.” . Il senso della norma è, sia letteralmente che logicamente, chiaro ed evidente tanto che lo stesso Comune di Enna ha presentato, sempre al Genio Civile per il prescritto parere, nel mese di marzo 2009, un progetto di consolidamento di circa un milione e duecentomila euro, perché è consapevole che bisogna, in quelle aree,mitigare il livello di rischio prima di poter ipotizzare interventi come quelli sulla scala mobile. Non sono comprensibili, pertanto, i comportamenti pirandelliani del Sindaco e di qualche suo amministratore volti a fare finta di niente e ad ingannare i cittadini: loro sono consapevoli della pericolosità dell’area, loro sanno che prima di una variante al PRG occorre acquisire tutti pareri necessari e, pur mancandone qualcuno, celebrano inutilmente lo stesso un consiglio comunale per l’approvazione della variante, loro sanno che l’area di pericolosità P3 non si può automaticamente declassare e spudoratamente sostengono tale tesi quando è loro noto che non è tecnicamente possibile e vigono procedure specifiche di mitigazione del rischio. Allora diciamo basta a questi imbrogli continui perpetrati nei confronti della comunità amministrata, basta con la farsa: responsabilmente una classe dirigente politica non può ostinarsi a trascurare gli elementi di pericolosità insiti nella realizzazione di un’opera, visti peraltro i recenti crolli che occorrono a strutture pubbliche realizzate con imperizia. Per tutte queste considerazioni giudichiamo positivamente l’operato di tutto l’ufficio del Genio Civile e confermiamo la fiducia a tutti gli enti ed operatori che quotidianamente,nel rispetto, spesso aridamente burocratico delle norme, garantiscono la sicurezza e l’incolumità dei cittadini”.