I sindacalisti Sebastiano Messina e Salvatore Roccaforte sda sempre impegnati nella battaglia per la tutela dei lavoratori dell’Ente Floristella rilasciano a seguito della mancata nomina la seguente nota. “Tale attività è stata rallentata tentando di renderla inefficace con la mancanza di interlocuzione certa, immediata e responsabile al punto che la medesima organizzazione si vede costretta a valutare forme diverse di rivendicazione. Codesto ente, infatti, a dispetto di quanto previsto dall’articolo 8 dello statuto, approvato nel 1992 e mai modificato (sic!) è privo della figura del direttore che dovrebbe, tra l’altro, sovrintendere al complesso degli uffici, al personale, esercitare vigilanza
sulle attività ed esercitare ogni altra funzione attribuitagli dalle leggi. Tale funzione in atto viene mantenuta dall’organo di amministrazione nella persona del presidente in aperta violazione della L.R. 10/2000. La mancanza di una figura apicale distinta dall’organo di aministrazione inibisce e blocca la crescita e il completo sviluppo del Parco e non consente di adempiere a pieno ai fini istituzionali.
I dipendenti in servizio, pur mettendo in evidenza la massima disponibilità tradotta in attività svolta costantemente con spirito di abnegazione e senso di responsabilità, manifestato anche in competenze che esulano dalle proprie mansioni, registra una costante e continua mortificazione anche in merito all’elemento economico, fisso e variabile, che va deve essere corrisposto nei tempi e nei modi legittimi (la contrattualizzazione è stata ritardata di un anno; il pagamento degli emolumenti per ben due anni consecutivi è stato ritardato di circa sette mesi ed è stato omesso il pagamento del salario accessorio).
Ma oltre agli aspetti, che riguardano ed incidono negativamente sulla dignità del personale, la scrivente organizzazione sindacale non può sottacere piuttosto deve evidenziare la lunga inattività e lo scandaloso immobilismo dell’Ente Parco Minerario Floristella-Grottacalda che, se gestito in maniera più attenta e proficua, avrebbe potuto e certamente potrebbe aiutare lo sviluppo culturale e turistico della nostra Provincia.
Quale vantaggio, infatti, ha ottenuto il nostro territorio da questo Ente sorretto da un ingessato, e certamente costoso, consiglio di amministrazione che conta ben dieci componenti oltre al revisore dei conti, ed un comitato tecnico scientifico costituito da altri nove componenti?
Pertanto alla luce di quanto sopra la scrivente organizzazione sindacale chiede agli organi in indirizzo, ognuno per la propria competenza, di porre in essere nei tempi più brevi quanto necessario per la individuazione del direttore dell’Ente ai sensi dell’articolo 8 dello statuto di cui al Decreto del Presidenziale 01.12.1992 e il rispetto della L.R. n. 10/2000 per attivare, senza ulteriore indugio, la corretta, efficace e trasparente gestione delle relazioni sindacali e le procedure per il conseguimento delle finalità utili e necessarie ad incrementare l’economia di tutto il territorio”.