ENNA: LA CIA SIGLA ACCORDO CON L’ABI

“L’Avviso comune che è stato firmato con l’Abi, a favore delle Pmi che registrano difficoltà finanziarie temporanee, è un passo importante. Ora, confidiamo che gli Istituti di credito recepiscano le indicazioni e si pongano verso le aziende agricole in difficoltà con un atteggiamento comprensivo e costruttivo.” E’ questo il commento della Cia-Confederazione italiana agricoltori di Enna alla firma dell’”Avviso comune” a favore delle Pmi, siglato a Milano con l’’Abi e dalle rappresentanze dell’Osservatorio permanente sui rapporti banche-imprese, alla presenza del ministro Giulio Tremonti. L’attuale crisi –aggiunge Francesco Salamone Presidente Provinciale della CIA- che tocca pesantemente

 anche le aziende agricole, necessita di misure di sostegno reali e urgenti. La strada intrapresa dall’Abi, dovrà essere però propedeutica per affrontare più complessivamente i problemi finanziari delle imprese, partendo da un meccanismo che prevede anche le ristrutturazione dei debiti accumulati a causa della crisi.
L’Avviso comune -spiega la Cia- individua nello specifico i seguenti interventi:operazioni di sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo; operazioni di sospensione per 12 mesi ovvero per 6 mesi del pagamento della quota capitale implicita nei canoni di operazioni di leasing rispettivamente “immobiliare” ovvero “mobiliare”; operazioni di allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa, con riferimento alle operazioni di anticipazione su crediti certi e esigibili; un contributo al rafforzamento patrimoniale delle imprese di piccole e medie dimensioni, prevedendo un apposito finanziamento o altre forme di intervento per chi realizza processi di rafforzamento patrimoniale.
L’Avviso -prosegue la Cia- prevede in particolare che:
– sono ammissibili alla richiesta di sospensiva del pagamento le rate, per la parte di quota capitale, dei finanziamenti bancari a medio e lungo termine (mutui) e le operazioni delle operazioni di leasing finanziario in essere alla data della firma dell’Avviso. Le rate devono essere in scadenza o già scadute (non pagate o pagate solo parzialmente) da non più di 180 giorni alla data di presentazione della domanda;
– possono effettuare la domanda di sospensione le imprese che alla data del 30 settembre 2008 avevano esclusivamente posizioni classificate dalla banca “in bonis” e che al momento della presentazione della domanda per l’attivazione della sospensione o dell’allungamento dell’anticipazione su crediti non hanno posizioni classificate come “ristrutturate” o “in sofferenza” ovvero procedure esecutive in corso;
– per le imprese che alla data della presentazione della domanda sono ancora classificate “in bonis” e che non hanno ritardati pagamenti, la richiesta si intende ammessa dalla banca che ha aderito all’Avviso, salvo esplicito e motivato rifiuto;
– la sospensione della quota capitale delle rate determina la traslazione del piano di ammortamento per periodo analogo. Gli interessi sul capitale sospeso sono corrisposti alle scadenze originarie.
– le domande potranno essere presentate fino al 30 giugno 2010. L’Avviso ha validità per le operazioni che presentano caratteristiche pari a quelle descritte o migliorative per il cliente della banca.
L’accordo -conclude la Cia- non comporta l’applicazione di ulteriori costi per le imprese, fatti salvi gli interessi calcolati sulla base del contratto originario, né la richiesta di garanzie aggiuntive.

 

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