Enna cambia, in peggio e ce ne siamo accorti tutti, ma che al posto di Sindaco e Vice-Sindaco ci fossero uno sceriffo e un vice non era ancora chiaro. A palesarlo è l’ultima ordinanza proibizionista adottata, e forse causata, in questi giorni di calura estiva. Insomma ad Enna i pubblici esercizi non possono più somministrare bevande in bottiglia di vetro al di fuori delle proprie pertinenze dalle 20:30, ma si prevede uno slittamento alle 22:00, fino alle 5:00 di mattina. I motivi sono di sicurezza, ma soprattutto riguardano la pulizia delle strade e del centro storico in particolare, che dopo il fine settimana si risveglia invaso da bottiglie. Così per risolvere un problema di rifiuti
e di pulizia delle strade si proibisce la vendita di bibite in bottiglia. Invece di aumentare il numero, esiguo quando ci sono, di cestini, invece di migliorare il servizio di pulizia, invece di incentivare la raccolta differenziata, invece di sensibilizzare con campagne informative, invece di vigilare la zona e punire i colpevoli si penalizzano così solo le attività commerciali e i cittadini educati. Perché state sicuri che chi prima buttava la bottiglia di vetro nella fontana del Belvedere adesso ci butterà il bicchiere di plastica. Infatti, proibendo non si è mai educato nessuno.
Al contrario chi dopo quell’ora vorrà acquistare due pizze e magari portare a casa una bottiglia di birra per passare una serata in famiglia non potrà più farlo. Ad andarci fregati saranno quindi ancora una volta le attività commerciali, che vedranno calare inevitabilmente le vendite, e i cittadini onesti ed educati, che perderanno la possibilità di godersi una bibita fresca in bottiglia anche nelle calde sere estive.
Inoltre, mi chiedo come farà l’Amministrazione che non è capace nemmeno di controllare le strisce blu di giorno a far rispettare l’ordinanza fino alle 5:00 del mattino, come dire tanto rumore per nulla.
Il risultato è che la domenica ci risveglieremo ugualmente con la città sporca e con lo stesso numero di cittadini maleducati e irrispettosi delle cose pubbliche.
L’unica cosa certa è che con la linea proibizionista intrapresa dall’Amministrazione per la prossima ordinanza c’è da aspettarsi l’istituzione delle ronde anti-cittadini.