ENNA: “LA CITTA’ DEL MITO E DEI MIRACOLI”. ALFREDO COLIANNI SUL PROGETTO DELLA SCALA MOBILE

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Secondo il consigliere provinciale Alfredo Colianni  (Partito liberale italiano), ad Enna accadono dei fenomeni strani e quando non si riesce a dare una spiegazione razionale e logica agli avvenimenti, non  resta che  attribuire a questi fatti un solo termine: “miracoli “. “Non mi meraviglio –  dice Colianni –  quindi se nel prossimo futuro, (ripercorrendo il culto di cerere), la città di Enna sara’ una meta di pellegrinaggio dei fedeli che verranno ad adorare ed idolatrare dei e feticci vestiti da politici”.Il primo segnale miracoloso è stato il cambiamento del Presidente della  Provincia che adesso pare sia il maggiore sostenitore della scala  mobile, contravvenendo a quanto ha sostenuto

 in campagna elettorale, pare che pur professando nella destra, abbia profonde e frequenti amicizie nel centro sinistra.Altro mistero è come abbia cambiato idea la sovrintendenza dei beni culturali.Secondo la sovrintendenza il percorso della scala mobile ricade sulla  zona del Pisciotto, un territorio alle pendici di Enna di interesse archeologico, tanto è vero che in passato, la sovrintendenza  non ha mai concesso pareri positivi per la costruzione di altre strutture.
Adesso come per incanto e dopo dichiarazioni e pressioni da parte di esponenti politici, pare che il problema sia stato superato.
Altro e ultimo  miracolo e’ stato il cambiamento di rotta del genio
civile di Enna. “Abbiamo assistito – afferma Colianni –  all’intransigenza del capo del genio civile, perche’ parte dell’opera
ricadeva in una zona altamente a rischio di stabilità, esprimendo 
parere negativo  e negando se pur richiesto un parere  favorevole
condizionato, sembra abbia accordato  anch’esso la costruzione della scala mobile, dopo l’intervento della Regione”.Tra la gente  allora su questa storia comincia a serpeggiare un po’ di diffidenza, non tutti credono ai miracoli,e tutti si chiedono: come mai ci sono repentinii cambiamenti? A che cosa sono dovuti? Se i miracoli
esistono non sono piu esercitati dai santi ma dai politici che sono
riusciti in pochi giorni a far dichiarare il sito idoneo ad ospitare la
scala mobile su una zona senza piu presenza di reperti archeologici e di grande stabilita’ morfogeologica, dove Il torrente Torcicoda farà da cornice “nell’ospitare  una opera tanto imponente”.
“Evviva la sicurezza – dichiara Colianni – e la incolumità delle persone che passa attraverso una firma o un parere acquisito quasi con forza, ma se vorro’ vivere ad Enna anche io dovrò prendere quella scala mobile di cui non mi fido per niente”.Enna quasi indifferente, subisce inerme senza battere ciglio ad un processo di cambiamento  radicale, deciso da poche persone, senza essere
stati interpellati sulla trasformazioni abitudinali e sulla qualità della vita e prevedo in merito e in maniera tardiva che il tutto sarà
oggetto di discussione. Alfredo Colianni continua dicendo ” il mio compito  politico ricevuto dagli elettori  lo assolvo giornalmente, segnalando come in questo caso dubbi e perplessità su questi “miracoli”. Piuttosto questa segnalazione serve a sensibilizzare le autorità competenti per vigilare e controllare sulla legalità.
“La cosa che non mi convince – conclude Alfredo Colianni – è la forte pressione esercitata dalla politica per salvare proprio e solo la scala mobile a tutti i costi e non il finanziamento che sarebbe stato utile a conseguire lo stesso risultato  per congiungere Enna bassa ed Enna alta con altre modalità”.

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