Conclusa la fase di rilevazione dati dell’AUDIT Civico, l’imponente opera di monitoraggio dell’assistenza sanitaria che periodicamente la Segreteria Nazionale del Tribunale per i Diritti del Malato propone alle Aziende Sanitarie e Ospedaliere. La Direzione L’ASL n. 4 di Enna, dopo avere aderito negli anni precedenti all’AUDIT CIVICO, anche per il 2009 ha rinnovato la propria disponibilità per la terza edizione. L’Audit Civico consiste in un’analisi critica e sistematica dell’azione delle aziende sanitarie promossa dalle organizzazioni civiche. Nasce nel 2000 per iniziativa di Cittadinanzattiva sulla base dell’esperienza del Tribunale per i diritti del Malato. Rappresentare il punto di vista dei cittadini sulla qualità dell’assistenza è la finalità dell’AUDIT CIVICO.
“La decisione di dotare le organizzazioni dei cittadini di un proprio strumento di valutazione dell’azione delle aziende sanitarie – evidenzia la Segreteria Nazionale del TDM – nasce come risposta a tre ordini di problemi sperimentati, spesso con durezza, dal Tribunale per Diritti del Malato. Il primo ordine di problemi è originato dalla duplice esigenza di dare una forma concreta alla “centralità del punto di vista del cittadino” nell’organizzazione dei servizi sanitari, da tutti invocata ma, di fatto, poco praticata, e di promuovere forme efficaci di “partecipazione dei cittadini” alla gestione dei servizi sanitari pubblici. Una seconda serie di questioni è connessa con l’esigenza di rendere trasparente e verificabile l’azione delle aziende sanitarie. Il punto di partenza a questo proposito è la lunga esperienza delle battaglie condotte da Cittadinanzattiva, con il Tribunale per i diritti del malato, per superare l’autoreferenzialità dei servizi sanitari e per ottenere che le segnalazioni fossero prese in considerazione e producessero i dovuti miglioramenti., secondo una prospettiva più ampia di “promozione della salute” e di dimensioni spesso dimenticate della qualità dei servizi sanitari, quali la dimensione dei rapporti interpersonali e del comfort.
La terza fondamentale ragione per sperimentare una procedura di valutazione fondata su criteri omogenei e comparabili sta nella necessità di creare un contrappeso alla diversificazione dei diritti dei cittadini e degli standard dei servizi prodotto dalla maggiore autonomia dei governi regionali e locali, che rischia di produrre cittadini di serie A, con più diritti e con servizi con standard qualitativamente più alti, e cittadini di serie B, con meno diritti e servizi più scadenti.”
Imponente l’elenco delle strutture monitorate dai gruppi congiunti ASL – TDM in provincia di Enna: Distretto Sanitario Enna (sede e direzione), Poliambulatorio, Centro Salute Mentale di Enna, Direzione Generale e Sanitaria Aziendale;
il Distretto Sanitario (sede e Direzione), il Poliambulatorio, il CSM e il SERT, il Presidio Ospedaliero Chiello di Piazza Armerina;
e, infine, il Distretto Sanitario, il Poliambulatorio, il CSM e il Sert, e il Presidio Ospedaliero di Nicosia.
I dati sono stati trasmessi alla Segreteria Regionale del TDM per la loro elaborazione.