In merito alle dichiarazioni apparse sui quotidiani di questi giorni dal direttore dell’Ato idrico dott. S. Guccione il Consigliere Provinciale Buscemi e il presidente del Consiglio Comunale Gargaglione intendono diramare la seguente nota: “in queste ultime settimane sono state recapitate ai cittadini ennesi le bollette dell’acqua, le quali hanno subito un sostanzioso aumento, frutto della delibera n.12 del 26/05/2009 in cui la maggioranza di centro destra capitanata dal Presidente dell’assemblea Dott. Monaco, ha deliberato il raddoppio della quota fissa per le utenze domestiche ed incrementato sensibilmente la quota variabile a metro cubo. A tal riguardo ci ha notevolmente
sorpreso la presa di posizione del direttore dell’ATO idrico, il quale dalle colonne dei quotidiani locali si è sforzato di spiegare il perché di così tanto aumento, trincerandosi dietro a delle giustificazioni tecniche che a nostro avviso nascondono una precisa volontà politica. Premesso che non è nostro intendimento entrare in polemica con il direttore Guccione, ma ci sembra altresì opportuno portare a conoscenza dello stesso le vicende politiche che hanno contrassegnato la campagna elettorale delle ultime elezioni provinciali.
In altri tempi esponenti politici del centrodestra per difendere gli utenti ennesi dal caro rifiuti si ergevano a paladini della giustizia sociale e senza preoccuparsi minimamente della sorte di oltre 500 lavoratori del settore, invitavano i cittadini a non pagare le bollette.
Oggi, nonostante i rincari dell’acqua ci stupisce il loro silenzio e l’assoluto disinteresse alla vicenda, con l’aggravante che tali personaggi ricoprono cariche istituzionali che gli consentirebbero di affermare quei principi e quei valori che gli hanno consentito la loro fortuna politica.
Tale comportamento ci sembra alquanto incoerente e ci fa porre alcuni interrogativi: 1) in questa Provincia lo status degli utenti cambia a secondo del servizio erogato e di conseguenza vanno più o meno tutelati?
2) il problema sociale dei lavoratori che vivono di stipendio nel comparto idrico è diversa cosa rispetto ai lavoratori che vivono di stipendio nel comparto dei rifiuti?
Noi riteniamo che a queste domande possa essere data una semplice risposta, il danno è stato fatto allorché i governi regionali di centrodestra hanno fatto diventare legge la costituzione degli ATO privatizzando la gestione dell’acqua e dei rifiuti.
Dopo oltre un anno di amministrazione Monaco, è legittimo esprimere giudizi sull’operato della giunta, e relativamente alla gestione dei servizi pubblici locali possiamo tranquillamente affermare che rispetto a prima la svolta non c’è stata.
Il Consigliere Provinciale Paolo Buscemi
Il Presidente del Consiglio comunale di Enna Paolo Gargaglione