MONITORAGGIO AMBIENTALE DEL LAGO DI PERGUSA

Notevole la quantità di pioggia che domenica è caduta ad Enna e dintorni; la centralina meteorologica di proprietà della Provincia Regionale di Enna, posizionata presso la Riserva Naturale Speciale del lago di Pergusa ha rilevato una piovosità di 21,8 mm; stamani il livello delle acque del Lago è di 290 cm. La centralina di Pergusa misura in continuo anche altri 9 parametri meteo tra i quali la temperatura di aria, acqua e terreno, la pressione atmosferica, la radiazione solare, l’evaporazione dell’acqua, l’umidità relativa, la direzione e la velocità del vento e 6 parametri fisico-chimici delle acque del Lago, quali: temperatura, pH, conducibilità, salinità, concentrazione e saturazione dell’ossigeno disciolto.

Tutti i dati vengono acquisiti informaticamente e poi elaborati dall’Università Kore di Enna. Questa estate il lago ha subito meno evaporazione dell’acqua non solo per le temperature più fresche mantenutesi all’inizio dell’estate ma anche per i temporali che si sono verificati; infatti è stata registrata pioggia per tutto il periodo estivo con mm 2,6 di pioggia a giugno, mm 11,8 a luglio e mm 59,6 ad agosto (da gennaio ad agosto sono caduti 639,6 millimetri di pioggia) mentre normalmente il clima ennese è considerato di tipo “mesomediterraneo” dato che si verifica un periodo quasi secco della durata di tre mesi. La scorsa fine estate il livello del lago aveva raggiunto un minimo di cm 210, registrato ad ottobre, mentre il massimo di cm 341 è stato raggiunto a maggio del 2009; quest’anno, invece, l’evaporazione estiva ha fatto perdere ad oggi cm 51 contro i 109 centimetri del 2008; occorre considerare che per il Lago di Pergusa, essendo un bacino chiuso, l’evaporazione estiva è fisiologica. Il monitoraggio ambientale presso la Riserva pergusina si svolge in continuo dal 2001; oltre al controllo dei parametri citati viene effettuato il monitoraggio della flora e della fauna.

L’ultimo censimento della fauna, eseguito sabato mattina, ha permesso di rilevare la presenza di almeno 4 coppie nidificanti del Pollo sultano, rallide che in Sicilia si era estinto negli anni ’50; ciò continua ad evidenziare il successo del progetto di reintroduzione di questa specie in Sicilia finanziata dall’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Sicilia e curato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ex Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica) e dalla Lega per la Protezione degli Uccelli. Il progetto era stato avviato in tre riserve naturali costiere della Sicilia sud-orientale con l’utilizzo di 120 Polli sultani (contrassegnati da un anello giallo ad una zampa) provenienti dalla Spagna. A Pergusa, il cui primo avvistamento risale all’11 aprile del 2006, il Pollo sultano vi è arrivato da solo e si trattava di un individuo non inanellato quindi nato in Sicilia.

Sono, inoltre, attualmente presenti i primi volatili migratori che cominciano la discesa verso l’Africa, quali l’Airone cenerino e la Sgarza ciuffetto (nella foto di R. Termine); tra gli altri uccelli presenti ci sono le Morette tabaccate, i Germani reali, i Moriglioni e gli Svassi Maggiore che a coppie vengono seguiti dai loro pulcini. Le attività di monitoraggio sulla fauna continueranno il prossimo sabato 5 settembre, con l’inanellamento degli uccelli stessi.

* Foto di Rosa Termine