Francesco Salamone, Presidente Provinciale della CIA di Enna: “Offrire strumenti e beni abbandonati ed inutilizzati per trasferire nella cultura delle giovani generazioni l’idea del Lavoro come impegno e sacrificio, e non solo ed esclusivamente come pallida retribuzione di fine mese, peraltro perennemente messa in discussione da un precariato cronicizzato, mi sembra che sia un intervento da sostenere senza riserve.”
Il recente decreto anticrisi approvato il primo agosto 2009 (Legge n. 102/09 del 3 agosto 2009, GU n. 179 del 4 agosto 2009), tra le diverse misure previste, ha interessato anche i giovani imprenditori. All’art. 4 quinques. si apprende infatti che dopo un “censimento”
dei terreni liberi (beni) di proprietà dello Stato aventi destinazione agricola effettuato dall’Agenzia del Demanio, i beni verranno destinati al patrimonio disponibile dello Stato, in altre parole potranno essere affittati (e forse venduti) ai neo giovani imprenditori agricoli.
Al termine del censimento verrà emanato un decreto da parte dei ministeri delle Politiche agricole, alimentari e forestali, di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze, in cui verranno indicate le modalità di concessione dei beni censiti.
Infine, è specificato nell’articolo di legge che i giovani che riusciranno ad aver accesso ai terreni demaniali potranno usufruire delle agevolazioni previste dal capo III del titolo I° del Decreto Legislativo 21 aprile 2000 n. 185 ossia potranno acquisire la proprietà dei beni con le agevolazioni della 185 oggi gestita da Ismea.
Ai molti giovani che aspirano ad entrare nel mondo dell’agricoltura si presenta finalmente, come da tempo sollecitato dalla Cia (da ultimo nel progetto nazionale “Agricoltura futuro giovane”), un’occasione interessante per realizzare la propria idea imprenditoriale.