Le operazioni di inanellamento svoltesi nei giorni scorsi presso la Riserva Naturale Speciale del Lago di Pergusa hanno portato a risultati soddisfacenti; sono stati inanellati oltre 50 uccelli appartenenti a varie specie; tra questi la Cannaiola e il Cannareccione, uccelli tipici del canneto, il Cardellino, la Cinciarella, la Passera sarda, l’Usignolo di fiume, la Sterpazzolina, la Capinera e il Tarabusino, piccolo airone che ha molto incuriosito con il lungo becco i bambini presenti. La stazione di inanellamento presso la Riserva, attiva ormai dal 2003, è un’attività scientifica fortemente voluta dall’Ente gestore della Riserva, la Provincia Regionale di Enna che sabato scorso ha fatto gli onori di casa; infatti
l’Assessore al Territorio e Ambiente, prof. Angelo Moceri, e l’Assessore Ilaria De Simone, hanno assistito alle attività sul campo. Gli Assessori, inoltre, hanno potuto ammirare le rive del Lago facendo un giro sull’imbarcazione e così hanno potuto osservare da vicino diverse anatre, tra cui Morette tabaccate, Germani reali, Moriglioni, Canapiglie, e Aironi e ascoltare il canto del Pollo sultano.
L’inanellamento consiste nella cattura momentanea di alcuni esemplari di uccelli; essi vengono catturati con speciali reti del tipo “mist-nets” che presentano delle maglie particolari che non danneggiano il piumaggio dei piccoli volatili; comunque gli inanellatori assicurano il benessere degli uccelli durante tutte le fasi di cattura ed inanellamento. Dopo la cattura, alla zampetta di ogni individuo viene apposto un cerchietto di metallo contenente un codice che permetterà di identificarli in tutto il mondo. Su apposite schede vengono trascritte una serie di informazioni, tra cui la zona di cattura, le dimensioni, l’entità del grasso e della massa muscolare (da cui si deduce se si tratta di migratori a lungo o a breve raggio) e lo stato del rinnovamento del piumaggio (che dà indicazione sull’età). Le misure biometriche vengono fatte nel piu’ breve tempo possibile e maneggiando delicatamente gli animali, alla fine delle misure il rilascio e’ immediato. E’ così possibile tracciare le rotte percorse dagli uccelli nelle loro migrazioni ed individuare le zone nelle quali sostano per cibarsi e riposare durante il loro viaggio. Altre indicazioni che scaturiscono dalle ricatture (uccelli già inanellati) sono rappresentate dai parametri di popolazione (ad esempio stime di sopravvivenza, successo riproduttivo ecc.), che risultano essenziali per determinare i motivi delle variazioni numeriche all’interno delle popolazioni stesse.
E’ un’iniziativa che si inquadra nell’ambito dello studio sull’ornitofauna di Pergusa coordinata dal prof. Bruno Massa, dell’Università di Palermo. Le operazioni sono state svolte dal dott. Natalino Cuti, inanellatore autorizzato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), e dalla Dott.ssa Rosa Termine, biologo dell’Università Kore di Enna.