ERSU:SEMINARIO SULL’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI STUDENTI STRANIERI: PROBLEMI E SOLUZIONI PROPOSTE

14 studenti venuti dalla Germania, dalla Francia e dall’Italia si sono riuniti nella città di Nizza dal 31 agosto al 5 settembre 2009 per discutere sul tema “l’accoglienza e l’integrazione degli studenti stranieri”. È stata fatta l’osservazione che il problema è comune ai tre paesi lì presenti. Negli anni sono state proposte diverse soluzioni che hanno avuto un effetto notevole e apprezzabile ma molto resta ancora da fare. Le soluzioni proposte sono state discusse insieme dal CROUS francese, dal DSW tedesco e dall’ERSU di Enna italiano che ha partecipato all’organizzazione dell’iniziativa delegando tre studenti dell’Università kore, a partecipare sono state Ilaria Nicolosi iscritta in Scienze Politiche Internazionali,

  Chiara Venticinque iscritta in Scienze dell’ educazione e Gaetano Galesi iscritto in Scienze e Tecniche Psicologiche. Al loro ritorno hanno dichiarato che è stata un ‘esperienza molto formativa ha permesso di analizzare non solo quella che è la realtà italiana sulla situazione degli studenti stranieri, ma anche la realtà francese e tedesca. E’ molto importante che l’Ersu appoggi queste iniziative per poter permettere agli studenti di confrontarsi in realtà europee.
Affinché un cambiamento sia possibile è necessario assolutamente che tutto sia messo in atto per ottenere un’accoglienza più completa possibile.
Il problema principale è quello del comunitarismo causato dalla cattiva padronanza della lingua e della cultura del paese di accoglienza che costituiscono un freno all’integrazione dello studente straniero.
Quando gli studenti stranieri arrivano nel paese di accoglienza molto spesso alloggiano insieme, danno l’impressione di essere in vacanza e formano un gruppo vivendo un po’ isolati dagli altri studenti.
Il comunitarismo si vede anche  nelle residenze universitarie, dove molto spesso questi studenti si ritrovano soli.
In seguito, hanno cercato di mettere insieme nuove soluzioni che possano generare grandi cambiamenti nelle nostre università.
Prima di tutto una stretta collaborazione tra tutte le università, affinché ciascuno sia al corrente di quello che fanno gli altri per l’attuazione di una migliore integrazione, la conoscenza della lingua del paese di accoglienza dovrà essere rigorosa e, per questo, si dovranno attivare dei corsi accelerati di lingua straniera tramite  un tutor per i primi due mesi e un corso di cultura del paese che accoglie.
Gli studenti ERASMUS e gli studenti stranieri dovranno alloggiare insieme nelle residenze per evitare di fare comunitarismo.
È importante inoltre che gli studenti stranieri si avvicinino alle associazioni nelle università che permettono agli studenti di far parte di gruppi cosmopoliti.