ENNA: NUOVE DICHIRAZIONI DI ELIO GALVAGNO E SALVATORE TERMINE (PD) SU PARCO TEMATICO DI REGALBUTO. “IMPEDIREMO LO SCIPPO DEI FONDI”

Non si placa la polemica sul Parco di Regalbuto, alla luce dell’incontro svoltosi ieri a Roma, durante il quale l’Assessore regionale all’industria, Marco Venturi, avrebbe incassato la disponibilità da parte del Governo nazionale di stornare i circa 97 milioni di euro, prima stanziati per il Parco di Regalbuto, in favore della cantieristica navale palermitana. “E’ evidente che, nonostante le nostre sollecitazioni – dicono Galvagno e Termine, – le aree interne della Sicilia non rientrano tra le priorità del Governo regionale ed è paradossale che l’Assessore Venturi annunci come una vittoria quello che piuttosto si delinea come un vero e proprio scippo ai danni della provincia di Enna”.

 

I deputati del Pd erano già intervenuti duramente nei giorni scorsi chiedendo una verifica sullo stato di avanzamento del progetto del Parco “prima di pensare a qualunque ipotesi di storno dei fondi” e comunque ribadendo che qualora, malauguratamente, l’opera non dovesse andare in porto, “i soldi non potrebbero che essere reinvestiti in provincia di Enna”.

“Intraprenderemo tutte le iniziative, parlamentari e politiche, – continuano – per impedire che, con una scorciatoia frutto dell’ormai evidente incapacità di programmare di questo governo regionale, si pensi di risolvere l’emergenza dei cantieri navali, pure importante, sottraendo somme già destinate ad altri scopi. La Sicilia, e i territori interni in particolare, non possono continuare a subire le conseguenze di una politica fatta, da Roma a Palermo, all’insegna dell’improvvisazione, penalizzando così le realtà virtuose, che pure ci sono, per colmare i deficit di programmazione e di visione complessiva dello sviluppo. Ci auguriamo – concludono Galvagno e Termine – di trovare al nostro fianco in questa battaglia anche il Presidente della Provincia e i deputati del centrodestra, finora rimasti incomprensibilmente silenti ma che, certamente, non possono non avere a cuore le sorti di un investimento complessivo di oltre quattrocento milioni di euro tra pubblico e privato, che darebbe una importante boccata d’ossigeno alla nostra depressa economia, piuttosto che fare prevalere posizioni di parte, che non guardano ai bisogni di questa provincia”.