PIAZZA ARMERINA: RELAZIONE ANNUALE DEL SINDACO FAUSTO NIGRELLI

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La legge regionale 26 agosto 1992 n. 7, così come modificata dalla legge regionale 28 dicembre 2004, n. 17, prevede che il Sindaco ogni anno «presenti una relazione scritta al Consiglio Comunale sullo stato di attuazione del programma e sulla attività svolta, nonché su fatti particolarmente rilev La legge non assegna termini al Sindaco e li assegna, invece, al Consiglio Comunale che dovrà esprimere le proprie valutazioni entro dieci giorni dalla presentazione della relazione. Essendo stato eletto il 30 giugno 2008 ed avendo dovuto, pertanto, governare nel secondo semestre dell’anno scorso utilizzando gli strumenti di programmazione

 elaborati dal commissario straordinario o dalla precedente amministrazione, forse sarebbe stato più logico presentare la relazione al Consiglio comunale alla fine del 2009. Tuttavia la mole e la qualità del lavoro svolto, consente in ogni caso di potere tracciare il bilancio dei primi 12-14 mesi di attività amministrativa. Per questo con nota n. 1002 del 12 agosto 2009 ho scritto al Presidente del Consiglio chiedendogli di concordare la data per la presentazione della relazione.
Ciò premesso mi pare indispensabile ripartire proprio dal programma consegnato all’Ufficio elettorale e votato dagli elettori (che viene evidenziato in bordeaux).
Premessa
Il quinquennio 2008 – 2012 rappresenta un momento cruciale nel percorso di sviluppo della comunità e della città di Piazza Armerina.
Il POR che ha seguito quello concluso nel 2006 costituisce, infatti, l’ultima possibilità di utilizzare le risorse europee, nelle forme che abbiamo fin qui conosciuto, per programmare e realizzare interventi coordinati finalizzati ad affermare il modello di sviluppo scelto dalla nostra comunità.
Occorre pertanto agire, fin da subito, per essere pronti con progetti la cui realizzazione possa essere perseguita nel quinquennio, nel pieno rispetto dei principi di trasparenza, legalità e buona amministrazione ed esaltando la condivisione degli obiettivi con i diversi organismi pubblici coinvolti e con la popolazione.
Politiche di sviluppo economico e territoriali
Questo quinquennio deve essere utilizzato per sviluppare economia e creare posti di lavoro stabili nei settori trainanti del turismo e dell’attività manifatturiera.

La costruzione di questo orizzonte di sviluppo sarà facilitata dalla rinnovata appetibilità del grande magnete turistico culturale che è la Villa romana del Casale, i cui lavori di restauro saranno terminati nella primavera del 2009, e dal rientro, nel 2010, della Venere di Morgantina.
Il comprensorio sud della provincia di Enna, dunque, potrà godere di una rinnovata visibilità internazionale e di un sicuro aumento esponenziale dei flussi turistici.
Piazza dovrà farsi trovare pronta.
Questo significa che i prossimi diciotto mesi dovranno essere impiegati innanzitutto a costruire un sistema di offerta di beni che, aggiungendosi ai mosaici e collocandosi all’interno del centro storico – il secondo gioiello del territorio di Piazza – rappresenti la motivazione che possa portare al superamento del modello del turismo di passaggio.
Primo obiettivo sarà, dunque, rendere disponibile il patrimonio storico-artistico della città all’interno del sistema dell’offerta turistica. Monumenti non visitabili e opere d’arte non accessibili saranno resi fruibili attraverso accordi con i titolari dei beni e mediante restauri che riguarderanno il patrimonio artistico (quadri, statue ed altri oggetti musealizzabili) e alcuni edifici particolarmente significativi (completamento dei lavori del convento di S. Anna e di quello di Trinità, realizzazione del Museo del credito nell’ex Monte prestami). In questo ambito sarà fondamentale il rapporto costante di collaborazione con la Diocesi di Piazza Armerina sia per il suo ruolo di Ente territoriale che ha sede nella nostra Città, sia per la ricchezza e per il valore del patrimonio di sua proprietà.
Al tempo stesso la città dovrà organizzarsi per l’accoglienza potenziando i servizi pubblici di informazione al turista, con la ulteriore qualificazione professionale del personale che dovrà gestire tali servizi, con alcune azioni di formazione volte agli operatori provati (titolari e lavoratori di bar, ristoranti, attività commerciali).
Le azioni mirate alla strutturazione dell’offerta turistica saranno affiancate da azioni volte a creare le condizioni per incentivare gli investimenti privati nei settori produttivi (turistico, manifatturiero e dell’artigianato, dei servizi) che potranno essere sotto forma di vantaggi fiscali agli investitori o di attività di sostegno in particolare alle attività di servizio al turista (bar, ristoranti, b&b, attività commerciali nel centro storico) ovvero sotto forma di: acquisto di immobili nel centro storico con comodato d’uso gratuito a favore di chi avvii attività commerciali ed artigianali; eliminazione dell’ICI sugli immobili destinati

 

ad attività commerciali; eliminazione della TOSAP sulle attività commerciali e artigianali.
Non meno importanti e, quindi, oggetto di specifiche politiche di attenzione e sostegno saranno le attività culturali e artistiche, nella convinzione che la cultura costituisce oggi, più che in passato, non solo un elemento fondamentale per garantire la qualità della vita dei cittadini, ma un elemento sostanziale delle politiche di sviluppo legate al tempo libero.
La promozione delle attività culturali e la valorizzazione delle personalità che vivono e operano nel nostro territorio riguarderà ogni forma di cultura, dalla più elevata alla più popolare e sarà mirata al massimo coinvolgimento di cittadini di ogni fascia d’età e di ogni ceto sociale, con forti interazioni con il sistema scolastico e con il determinante contributo delle associazioni, a partire da quelle che hanno consolidato nel tempo un ruolo in città, fino a quelle di più recente istituzione.
Sarà avviata una politica di eventi di diversa rilevanza con l’obiettivo di offrire a cittadini e turisti ulteriori occasioni di attività sociale e permanenza in città (mostre, rassegne, festival, ecc.) e con conseguenti favorevoli ricadute sul piano economico. Tali eventi coinvolgeranno anche gli artisti che operano già nel territorio e potranno concorrere a fare di Piazza un luogo centrale nella geografia di alcune forme artistiche la cui rilevanza economica è ormai assodata in Italia, come la musica e le arti visive.
Il recupero del centro storico dovrà inoltre tenere presente le esigenze degli abitanti e dovrà essere finalizzato a potenziarne proprio la funzione residenziale avviando, fin dalla prima seduta di Giunta Municipale, l’attuazione del Piano Particolareggiato del quartiere Monte che, approvato da tempo, non è stato reso esecutivo.
Questo è scritto nel programma.
Appare evidente che nel primo anno di attività svolto dall’Amministrazione da me presieduta che gli obbiettivi enunciati nella prima parte del programma sono stati perseguiti con decisione e, in alcuni casi, raggiungendo risultati definitivi in tempi rapidissimi, più rapidi di quanto allora previsto.
Procedo per ordine.

 

La riapertura della Villa romana del Casale è slittata di un anno: prevista per la primavera 2009, le ultime notizie comunicate dai responsabili del cantiere, ne fissano la data al giugno 2010, grossomodo in concomitanza con la data ipotetica di rientro della Venere di Morgantina.
Ciononostante il lavoro svolto dall’amministrazione comunale per fare concretamente e non a parole del centro storico il secondo magnete turistico del territorio, è stato costante e deciso.
Coerentemente con quanto enunciato sono già disponibili alcuni nuovi attrattori. Il Centro espositivo di Monte Prestami, inaugurato il 12 giugno 2009 ospita ininterrottamente da metà luglio mostre d’arte contemporanea – è in corso quella dedicato al futurismo con l’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica e ha visto migliaia di visitatori – soprattutto turisti e numerosissimi stranieri – che hanno apprezzato le diverse opere esposte. Altrettanto hanno fatto coloro che hanno potuto visitare le mostre allestite presso il Museo diocesano, nell’ambito delle attività culturali del Comune.
Il progetto del Monte Prestami – finanziato dal GAL Rocca di Cerere – era stato avviato dalla precedente amministrazione ed è stato da quella da me presieduta portato avanti con decisione individuando i locali, oltre che come luogo per l’esposizione di prodotti tipici del territorio che sarà portata a termine dal Gal nei prossimi mesi, come Galleria comunale dedicata principalmente, ma non esclusivamente, all’arte contemporanea.
Il 31 luglio è stata inaugurata – con le “master classes” estive e i concerti pomeridiani di Piazza Jazz – la struttura dell’ex convento di S. Anna che, dopo venti anni, torna ad essere uno dei contenitori più importanti del centro storico. Voglio ricordare – a chi avesse memoria corta – che il restauro di quel convento è azione voluta e realizzata dal me durante l’esperienza assessoriale tra il dicembre 2001 e il marzo 2003. Il sindaco Ivan Velardita accolse con entusiasmo l’idea di utilizzare residui di vecchissimi finanziamenti regionali per riportare a nuova vita un importante edificio conventuale. Le lunghe vicende del cantiere portarono al collaudo dei lavori nella primavera 2008, durante la gestione del commissario regionale che, inopinatamente, aveva stipulato un contratto con un’associazione affidandole l’immobile per gli scopi sociali. Dovemmo avviare azioni forti per fare tornare il Comune in possesso dell’immobile e destinarlo al più prestigioso uso che oggi una città possa vantare: quello di sede di studi universitari.
Come è noto l’1 ottobre 2009 avranno inizio nel convento di S. Anna i corsi di Archeologia del Mediterraneo dell’Università Kore di Enna, partner fondamentale nelle politiche di rilancio della nostra città.
Ma in questo campo c’è qualcosa altro che i più hanno dimenticato. Alla fine della scorsa estate si spesero fiumi di inchiostro e di parole sulla chiusura paventata del

 

corso di Scienze infermieristiche dell’Università di Messina presso l’ospedale Chiello. Il corso non venne chiuso, ma anzi potenziato proprio grazie a un accordo, fortemente perseguito da questa amministrazione, tra Comune, Università Kore, Università di Messina e Ausl. E se oggi tanti studenti studiano ancora Infermieristica a Piazza, lo si deve all’azione di questa amministrazione.
Inoltre abiamo stretto relazioni con facoltà siciliane anche per avviare corsi post-laurea.
Non può sfuggire a nessuno la valenza strategica del ritorno dell’Alta formazione nella nostra Città e la grande vittoria che essa rappresenta: in un momento in cui dappertutto in Italia si chiudono centinaia di corsi decentrati, a Piazza se ne conferma uno e, soprattutto, se ne apre un altro di grande risonanza, invertendo la disattenzione con la quale l’Ente locale aveva accompagnato l’esperienza precedente, conclusasi quest’anno, del corso di Formazione di Operatori turistici dell’Università di Catania.
Il Presidente e il Rettore della Kore hanno entusiasticamente deciso di investire nella nostra Città riconoscendo una nuova credibilità all’Ente locale.
Per quanto riguarda gli altri contenitori sono in fase di ultimazione i lavori di realizzazione della Pinacoteca comunale nell’ala settentrionale dell’ex convento di Trinità, nell’ambito del progetto di riqualificazione “I luoghi della cultura” messo a punto dall’UTC durante la mia esperienza assessoriale nella Giunta Velardita e portato avanti negli anni successivi. I lavori saranno completati nelle prime settimane d’autunno per procedere successivamente all’allestimento. Contestualmente – e nell’ambito dello stesso progetto di riqualificazione urbana – si sta alacremente procedendo a ultimare i lavori delle “Casa della cultura” presso l’immobile di via Garibaldi acquistato lo scorso settembre. In aggiunta ai locali che ospiteranno l’Università popolare e altre associazioni, il progetto in variante prevede che al primo piano abbia sede l’Archivio fotografico e fototeca comunale dedicata ad Antonino Balbo, fotografo piazzese dei primi del secolo, istituito con delibera G.M. n. 84 del 30.04.2009.
Con questa nuova attrezzatura culturale si aggiunge una nuova tessera al mosaico dell’offerta culturale in centro storico: sarà possibile offrire a cittadini e turisti mostre fotografiche per 300 giorni l’anno ponendo la nostra Città all’avanguardia nella tutela del patrimonio fotografico riconosciuto dal nuovo Codice dei beni culturali.
Non è secondario ricordare, a futura memoria, che l’idea di acquistare l’immobile (ex palazzo Platamone, poi Tigano) di via Garibaldi ha consentito di salvare l’intero finanziamento di 1,5 milioni di euro circa che, a causa di ritardi amministrativi accumulati negli anni precedenti, stava per essere revocato dalla Regione.

 

La Casa della cultura si trova tra Monte Prestami e la Mostra della Civiltà mineraria allestita, per volontà della precedente amministrazione, presso la sede storica della Lega Zolfatai, inaugurata nell’estate 2008 e con convinzione sostenuta dall’attuale amministrazione.
Non finisce qui l’azione concreta portata avanti dall’amministrazione da me guidata per il perseguimento del primo obiettivo indicato in programma.
Sono attualmente in corso i lavori di realizzazione delle teche lignee che consentiranno di ospitare nel Coro dei Gesuiti, accanto alla Biblioteca Comunale, i preziosissimi libri antichi in nostro possesso. La Mostra permanente del Libro antico, sarà, entro la fine del 2009, un altro importante attrattore di viaggiatori e turisti e un luogo in cui i cittadini potranno riscoprire una parte delle loro origini.
Il progetto è stato donato al Comune dal prof. Giuseppe Pagnano e finanziato con una premialità assegnata dal GAL Rocca di Cerere.
Non minore importanza è stata data all’altro obiettivo fondamentale per il recupero del centro storico: il ritorno di una funzione residenziale consapevole e dotata delle necessarie infrastrutture.
Si tratta, in questo caso, di progetti importanti e ambiziosi che hanno bisogno di tempi di realizzazione lunghi i quali potrebbero anche prolungarsi oltre la durata di un mandato elettivo. Per questo motivo non è stato perso tempo.
Con delibera n.103 del 14.05.2009 è stato approvato il “Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile nel quartiere Crocifisso” che partecipa al Bando pubblico per la realizzazione nella Regione Siciliana di un programma innovativo con oggetto l’inserimento residenziale per fasce protette in contesti degradati.
Nel rispetto delle previsioni del Piano, il progetto prevede la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria ad integrazione di quelle esistenti insufficienti a coprire gli standard di legge (strade, parcheggi, verde pubblico, giardinetto belvedere) e alcune opere di urbanizzazione secondaria (centro sociale), oltre alla riqualificazione degli spazi pubblici con la collocazione di elementi di arredo urbano. Inoltre per quanto riguarda gli alloggi da ristrutturare, il progetto riguarda le unità immobiliari i cui proprietari hanno manifestato la propria disponibilità di vendita al Comune in conformità a quanto previsto dal bando.
Inoltre la Giunta, con delibera n.120 del 3 giugno 2009, ha approvato il Progetto di Riqualificazione urbana funzionale del quartiere Itria, tra la via Roma e via Stradonello.
Il progetto affronta uno dei temi più delicati nel centro storico di Piazza, quello dell’area prossima alla centralissima piazza Garibaldi che, negli ultimi 25 anni è stata funestata da numerosi eventi calamitosi.

 

L’area presenta dunque numerosi problemi idrogeologici al punto che nel settembre 2008 il Comune ne ha chiesto l’inserimento nell’elenco regionale delle aree a rischio idrogeologico.
Il progetto prevede la demolizione totale di una parte consistente dell’isolato interessato dai crolli del 1981 e la realizzazione di un’area a verde attrezzato. Il Piano Arcurio verrà destinato a parcheggio collegato, attraverso un ascensore pubblico, alla piazza Garibaldi che, dunque, potrà essere liberata dai parcheggi che attualmente ne impediscono la fruizione.
Il diradamento ridurrà il carico sui terreni instabili dando un importante contributo alla riduzione del rischio, così come gli interventi previsti lungo via Itria e nel cortile Arena per consolidare il terreno. È prevista anche la demolizione di alcune sopraelevazioni di edifici che, dagli anni 50 in poi, hanno aggravato i carichi sul terreno.
L’attività legata alle politiche culturali è stata avviata in maniera così intesa e continua che – senza tema di smentita – ritengo di potere affermare che non esista nulla di analogo nelle esperienze amministrative consumate a partire dalla riforma elettorale dell’inizio degli anni Novanta. Come dichiarato in sede di elaborazione del programma, le attività culturali hanno abbracciato ogni forma di cultura, dalla più elevata alla più popolare, e hanno spesso costituito non solo un servizio al cittadino, ma l’elemento aggiuntivo che ha offerto a viaggiatori e turisti l’occasione di permanenza in città con vantaggio per le attività economiche. Piazza, soprattutto nella stagione autunno-inverno e nell’estate 2009 è diventata un punto di riferimento per il tempo libero e la cultura per quel vasto comprensorio che comprende buona parte della provincia di Enna, ma anche il bacino meridionale che va da Caltagirone a Gela.
Tale attività, seppure concentrata nel centro storico, ha coinvolto l’intera città con la dislocazione in spazi diversi delle rappresentazioni teatrali e musicali, per esempio ed è stata l’occasione per aprire alla cittadinanza – per la prima volta nella storia – immobili di prestigio di proprietà comunale: oltre al convento di S. Anna, anche la chiesa di S. Ippolito, sconosciuta ai più, che ha ospitato la prestigiosissima rassegna “Teatri di Pietra”, la cui manifestazione conclusiva regionale si terrà il 25 settembre proprio a Piazza, a testimoniare l’importanza che ha avuto la rassegna nella nostra città..
Il deciso potenziamento delle attività culturali non ha significato una riduzione delle attività più tradizionali e popolari legate in particolare alle feste estive e alle tradizioni soprattutto religiose. Se in quest’ultimo campo si è, tra l’altro, dato il giusto risalto alla tradizione del Venerdì santo e dei lamenti, nel campo degli spettacoli si è avuta attenzione a non privilegiare alcuni gusti o alcune fasce di popolazione rispetto

ad altre. Così, se i palati più raffinati o i cittadini più esigenti hanno avuto modi di assistere a teatro d’avanguardia o a concerti di musica classica e jazz, ai gusti più popolari sono stati dedicati i concerti, le rappresentazioni teatrali che si basano sulla tradizione siciliana, gli spazi dedicati agli artisti locali.
Con queste attività turistiche e culturali si è posta in essere una decisa inversione di tendenza rispetto alla politica velleitaria, autopromozionale e dissipativa di risorse che ha caratterizzato gran parte delle attività degli assessori al turismo e alla cultura dell’ultimo decennio, in particolare, negli anni immediatamente precedenti la mia elezione.
Il dibattito sviluppatosi nelle ultime settimane che ha visto il protagonismo mediatico di personaggi che hanno rivestito ruoli amministrativi cittadini contrappone politiche che hanno utilizzato le risorse per eventi Lucio Dalla (73 mila euro); corsa podistica (circa 30 mila euro); cortili e balconi fioriti (75 mila euro) e altri velleitarismi analoghi a politiche che, con analoghe risorse, hanno prodotto ricadute concrete sul territorio (con la stessa somma utilizzata per il solo concerto di Dalla, stornata dal cap. 5000 sono state finanziate circa quindici serate, sei mostre e altre attività volte sempre anche alla promozione de patrimonio monumentale della città.
D’altra parte la somma spesa quest’anno è assai vicina a quella spesa nel 2007 dalla precedente amministrazione.
E sono i giudizi largamente positivi degli operatori che danno conferma che la strada intrapresa è quella giusta.
I numeri confermano gli esiti positivi di tali azioni.
Nel 2008, il peggior anno per il turismo in Italia dal 2000 ad oggi, mentre il dato regionale degli arrivi e delle presenze è in diminuzione rispettivamente del 7,02% e del 3,94%, il dato di Piazza Armerina è in crescita rispettivamente del 4,41% e del 9,30%
Anche i due mesi in cui la Villa romana è stata chiusa, novembre e dicembre, che avrebbero potuto rappresentare il collasso del sistema turistico locale, hanno visto – grazie anche all’iniziativa dei week-end dell’arte e del gusto lanciata in accordo con alcuni operatori commerciali – una sostanziale tenuta nel primo mese (-0,47% degli arrivi) e una lieve riduzione nel mese di dicembre (-2,98% mentre Enna, per esempio registra un meno 37%), ma con una presenza costante in valore assoluto di siciliani il cui peso è aumentato dal 39% al 41%. Poiché l’iniziativa era volta proprio a questo tipo di turismo regionale, in una fase di forte crisi, appare evidente il rapporto causa effetto.
Anche le strutture di ristorazione, in particolare del centro storico, presentano nel mese di dicembre 2008 un +11,0% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Altro dato significativo si ricava dal confronto tra le presenze nel mese della Pasqua 2007 e quelle nel mese della Pasqua 2008.
In questo caso l’aumento è dell’85% per gli arrivi totali (stranieri e italiani) e del 62% per le presenze con un picco di un aumento pari al 150% per gli arrivi di turisti siciliani e all’83% per le relative presenze.
Per fare riferimento all’estate in corso, si sono registrati trend positivi soprattutto nel centro storico, ci sono state strutture ricettive che nel periodo estivo 2009 hanno registrato un aumento significativo o, comunque, una inversione di tendenza. Le strutture di ristorazione analogamente, nello stesso periodo, hanno visto un aumento di clienti, in alcuni casi, pari all’11% per quello di luglio e al 16% per quello di agosto, riferiti al 2008, ma anche un +14% a luglio e un +6% ad agosto rispetto al 2007. Trend analogo, anche se un po’ meno accentuato, nelle strutture dislocate in altre parti della città, con un aumento dei pasti tradizionali rispetto alle pizza.
Ancora una volta in un quadro complessivamente negativo dei dati provinciali e regionali.
Rimessa in moto la macchina del turismo con l’avvio della strategia di riposizionamento di Piazza quale città d’arte che merita di essere visitata durante tutti i periodi dell’anno, si può procedere alle previste attività di riqualificazione e potenziamento dei servizi pubblici al turista, che saranno oggetto dell’attività amministrativa del 2010 insieme alla riorganizzazione e modernizzazione dei servizi culturali con forti innovazioni istituzionali e logistiche.
Sono state invece realizzate le prime attività di qualificazione del personale che lavora nel settore privato collegato al turismo con un corso d’inglese al quale hanno partecipato 18 persone.
Alcune azioni di agevolazione, quali le ipotizzate eliminazioni di ICI e TOSAP in centro storico, non si sono rivelate perseguibili per i limiti della normativa vigente.
Il sostegno alle imprese verrà invece perseguito con altre azioni già avviate e in corso di realizzazione. In particolare ha anche questo obiettivo l’avvio della procedura per il riconoscimento delle principali strade del centro storico quali Centro commerciale naturale in esecuzione del decreto assessoriale n. 951/5s del 09.04.2009
Si tratta di un’azione che era stata prevista già nell’elaborazione del programma nella forma sintetica distribuita ai commercianti: in essa si parlava di centro commerciale naturale riferito alla via Garibaldi, la via commerciale storica più importante della città. Il bando, tuttavia, ha consentito di ampliare l’area interessata alle principali vie del centro storico. Finora si è registrata la convergenza sugli obiettivi delle associazioni di categoria e l’adesione di oltre 30 imprenditori ai quali si aggiungono altri enti pubblici e privati.

 

L’obiettivo di tale azione è il riconoscimento del Centro commerciale naturale di Piazza per l’avvio di tutti i progetti di sostegno e rilancio delle attività commerciali e artigianali nel centro storico.
Un discorso a parte va fatto per il Palio dei Normanni. L’intenzione dell’amministrazione è stata fin dall’inizio quella di riportare più che possibile la manifestazione allo spirito originario di rievocazione di un evento militare, l’entrata dei Normanni in città, ispirandosi all’organizzazione originaria che costituisce, dopo oltre 50 anni, la tradizione stessa del Palio.
Nell’ultimo decennio si era assistito a un proliferarsi di presenze femminili, ben oltre un limite di serietà, e a un moltiplicarsi di presenza di musici, soprattutto di tamburi. L’organizzazione dell’evento era inoltre totalmente stata delegata alle associazioni che hanno svolto una funzione meritoria soprattutto dopo l’abbandono dell’organizzazione della manifestazione da parte dell’AAST, ma che sono pur sempre soggetti privati.
Un lungo lavoro svolto dalla commissione costituita ad hoc, nella quale sono state coinvolte anche tutte le associazioni interessate, ha consentito di fare importanti passi avanti che hanno dato un esito dai più considerato positivo. Oltre alla quintana che è stata di altissima qualità per il valore dei cavalieri e dei cavalli selezionati, anche il corteo è apparso più ordinato, con una maggiore presenza di figuranti adulti e con una equilibrata presenza di figure femminili. La distribuzione dei musici lungo il corteo è stata congrua a mantenere desta l’attenzione di un pubblico che mai, negli ultimi anni, era stato così numeroso.
Non intendo nascondere che ci sono state tensioni durante il lungo lavoro della commissione, ma il paziente lavoro di mediazione e l’amore per il Palio di tutti i soggetti coinvolti ha dato esito positivo e le sparute polemiche che sono state – a mio avviso artificialmente innescate – dopo la svolgimento della manifestazione, derivano o da piccoli interessi di gruppo, o da speculazioni politiche che con il Palio non dovrebbero avere a che fare.
Per quanto riguarda le attività artigianali e manifatturiere, occorrerà colmare il colpevole ritardo accumulato sull’area artigianale di Bellia il cui piano è vigente da quattro anni, ma che non si è voluto urbanizzare. Nella prima seduta di Giunta Municipale verrà affidato all’Ufficio Tecnico l’incarico della progettazione esecutiva delle opere di urbanizzazione dell’area artigianale e della realizzazione dei capannoni previsti. L’attuazione sarà perseguita o con la partecipazione ai bandi specifici che verranno emanati dalla Regione

 

oppure, per maggiore celerità, con il coinvolgimento diretto di consorzi di artigiani e imprese interessati.
Le politiche del Comune mireranno a dimostrare che è possibile coniugare qualità dell’ambiente e sviluppo economico caratterizzando il progetto dell’area artigianale con valenza paesaggistica, redigendo il Piano di utilizzazione della preriserva di Bellia, unica possibilità di risolvere definitivamente anche la questione della secolare Fiera del bestiame, promuovendo la istituzione di parchi naturali e archeologici nelle aree più pregiate del territorio.
Le politiche di sviluppo del territorio saranno implementate all’interno del quadro di pianificazione stabilito dal nuovo PRG per il quale si seguirà l’iter di approvazione per garantire la sua massima celerità.
Con delibera n. 117 del 24 ottobre 2008, come da impegno assunto con i cittadini, è stato approvato il progetto delle opere di urbanizzazione dell’area artigianale di contrada Bellia che ha partecipato al primo bando utile, pubblicato nell’estate 2008 in Gazzetta Regionale. Vale la pena segnalare che due bandi analoghi pubblicati negli anni immediatamente precedenti non avevano visto la partecipazione del nostro Comune.
Come è noto il progetto – dopo alcune vicissitudini che ne avevano visto l’esclusione dalla graduatoria a causa di problemi connessi con l’area artigianale del comune di Raddusa – a seguito delle forti pressioni esercitate dalla nostra amministrazione, è stato preso in considerazione, giudicato finanziabile e collocato al 47° posto nella graduatoria generale (ed al 19° tra quelli relativi a nuovi insediamenti) per cui è plausibile che quanto prima anche il progetto di Bellia potrà godere del richiesto finanziamento a valere sui fondi POR 2007-2013.
Che si tratti di una grande necessità e di una richiesta da parte degli imprenditori che già operano in città, ma anche di quelli che alla nostra città guardano come luogo per fare investimenti, è dimostrato dal fatto che, a fronte di 20 dichiarazioni di interesse richieste dal bando e di 27 capannoni previsti, sono giunte al Comune ben 83 richieste (20 tra carrozzieri e meccanici, 3 lavaggi, 2 elettrauto, due aziende di noleggio pullman, 2 componentistica), all’edilizia (8 aziende e 14 laboratori), all’alimentare (8 aziende), all’agricoltura (3 aziende), al riciclo materiali (2 aziende) e ad altri settori vari (19 aziende, tra cui orologeria, impiantistica, tipografia).
Per quanto riguarda la Fiera di Piazza, nonostante le capziose polemiche che ogni fine mese accompagnano la manifestazione, nessuno può negare che, dopo un anno e mezzo di chiusura di una manifestazione che durava da secoli, la “più antica

fiera zootecnica di Sicilia” è tornata ad essere uno degli appuntamenti nel settore più importanti nella regione.
Non bisogna dimenticare, peraltro, che la Fiera rispetta oggi tutte le normative regionali, nazionali ed europee sulla compravendita di animali, con un incommensurabile vantaggio per gli operatori e, soprattutto per i cittadini, in ordine a due degli aspetti centrali: quello della tutela della salute e della legalità. Non sfugge a nessuno che la Fiera fu chiusa proprio per il mancato rispetto delle leggi e che in essa – in mancanza di controlli – probabilmente venivano trattati animali malati o di dubbia provenienza. Questi sono fatti che non possono più accadere nella nuova Fiera di Piazza.
Ma l’investimento su questa importante manifestazione è stato notevole non solo in termini di adeguamento alle normative, ma anche in termini di promozione dell’immagine a livello regionale. A questo scopo è stato recuperato l’antico nome della Fiera della cui importanza parla padre Chiarandà nel 1654, a questo scopo è stata pubblicizzata, a questo scopo è stato introdotto il biglietto d’ingresso anche per il pubblico.
Dal marzo 2009 all’agosto 2009, in sei domeniche, si sono registrati oltre 15 mila visitatori (15068) e sono state parcheggiate oltre 4000 automobili per un incasso di circa 55 mila euro compresi quelli ricavati da quanto versato dai commercianti e dagli espositori.
Questi incassi non erano mai esistiti nel bilancio del Comune di Piazza.
L’area ex Siace è stata oggetto di alcuni interventi di manutenzione ordinaria che hanno riguardato gli immobili, le pavimentazioni e gli impianti che hanno consentito di ospitare le fiere di maggio e settembre in maniera organizzata, ordinata, senza alcuna interferenza negativa con il traffico e la vita urbana e con una progressiva estromissione degli abusivi che nell’ultima edizione appena terminata, è stata pressoché completa.
Sempre in tema di aree mercatali è stato portato a termine il progetto dell’area accanto allo stadio ed è in fase di realizzazione l’ampliamento che consentirà di accogliere la totalità di operatori attualmente inseriti nel mercato che potrà essere trasferito prima dell’inverno.
Infine sottolineo il successo della manifestazione commerciale della primavera scorsa in piazza Cascino che ha mostrato l’interesse degli operatori per la nostra città, pur evidenziando la necessità di qualche approfondimento si alcuni problemi logistici. Già 70 operatori hanno aderito ad un’analoga manifestazione che si terrà nel prossimo ottobre in piazza Falcone e Borsellino.

Politiche di qualità urbana
Il futuro pensato per Piazza Armerina è associato all’idea di una Città aperta, capace di esprimere idee e progetti, di accrescere la qualità della vita e il benessere dei cittadini, di offrire loro opportunità, servizi e buone ragioni per non andarsene altrove
Città aperta intesa come comunità che ha una propria identità e nella quale il sostegno al cittadino sia elemento fondante, e nella quale le persone ritrovino il gusto di riconoscersi e dialogare dentro una Città pulita, con traffico ordinato e senza inquinamento, che ponga come punto qualificante dell’intervento pubblico l’attenzione ad uno sviluppo eco-compatibile e alle prospettive offerte dalla bio-edilizia, restituendo alle sue meravigliose piazze il ruolo di luoghi di incontro e non di arene.
Infatti, la qualità della vita a Piazza Armerina è negativamente influenzata dalla totale assenza di politiche di governo dei flussi di traffico veicolare e della sosta.
Il congestionamento delle strade è in parte legato all’enorme numero di automezzi, ma anche alla mancata attuazione del Piano Urbano del Traffico redatto un decennio fa. Già dalla prima seduta della Giunta Municipale si procederà alla verifica ed eventuale adeguamento del Piano Urbano del Traffico e della sosta con successiva immediata attuazione delle scelte in esso contenute.
Non meno importanti sono le azioni che dovranno essere messe in campo per migliorare la qualità della città e della vita dei suoi abitanti attraverso il miglioramento di attrezzature e servizi. Da questo punto di vista è prioritario un intervento rapido per rendere accoglienti le periferie (villaggio Sammarco, periferia nord) con realizzazioni nel campo delle attrezzature pubbliche di quartiere e di qualità degli spazi urbani. In questo settore si porrà particolare attenzione alle esigenze dei bambini e dei giovani con l’avvio immediato del programma denominato “10 campi per 10 quartieri” che prevede la realizzazione in ciascun anno di due spazi all’aperto per bambini e giovani distribuiti in tutti i quartieri della città, a partire da quelli più sfavoriti.
Le attività legate al tempo libero e allo sport diventano sempre più importanti sia per le fasce d’età giovanili che per quelle degli adulti e della terza età. Con il coinvolgimento degli operatori nel settore dello sport, si avvieranno politiche di incentivazione dell’attività sportiva e collettiva dei cittadini con particolare riferimento a quelli in età scolare e agli anziani. Tali attività potranno usufruire

 

sia delle attrezzature già esistenti sulla gestione delle quali verranno individuate le soluzioni migliori di concerto con le società e i gruppi sportivi, sia con la programmazione di nuove attrezzature anche di livello consortile sulle quali coinvolgere i comuni vicini.
I bambini e i giovani saranno al centro di politiche volte non solo alla realizzazione degli spazi verdi, ma di riqualificazione dei luoghi in cui passano molte ore al giorno: le scuole. Sarà elaborato un programma che consentirà di trasformare le scuole primarie nella seconda casa dei bambini con un ciclo di manutenzioni e miglioramenti finalizzati all’utilizzazione delle attrezzature scolastiche anche al di fuori delle ore di lezione. Si darà vita ad una Città a misura di bambine e bambini, perché una Città così pensata è in grado di soddisfare le esigenze di tutti i suoi piccoli cittadini. Nascerà la “Fattoria dei ragazzi” come luogo di educazione socio-ambientale; sarà attivato un “Laboratorio della memoria”, rivolto a ragazze e ragazzi per avvicinarli alle radici storiche locali.
Si favorirà la diffusione tra i giovani di una formazione europea, promuovendo scambi con le grandi Città Europee,
Sarà avviata una seria riflessione sui servizi gestiti da enti diversi dal Comune, quali la raccolta e smaltimento dei rifiuti, per individuare, nel rispetto della normativa, soluzioni ai problemi emersi negli ultimi anni, basate su carica innovativa sia dal punto di vista tecnologico che giuridico, valutando anche la possibilità di tornare alla gestione diretta da parte dei comuni in alternativa agli ATO.
Le questioni che riguardano le politiche di qualità urbana sono le più delicate anche perché sono fortemente influenzate da comportamenti individuali, da un lato, e da ricadute di enti sovraordinati dall’altro.
Il problema del traffico è sentito da tutti i cittadini e dai visitatori, come uno dei più gravi, pressoché irrisolvibile. Io credo che non sia irrisolvibile, sebbene si tratti di una vera piaga soprattutto per le nostre cattive abitudini e in particolare per quella di prendere l’automobile anche per coprire brevi distanze che potrebbero essere tranquillamente percorse a piedi.
A Piazza circolavano alla fine del 2007 circa 14 mila automezzi: oltre 12.500 automobili di cui pochissime euro 3 ed euro 4; 244 automezzi da trasporto merci leggeri e pesanti e 1541 motocicli oltre ad autobus e trattori.

 

Se si mettessero in fila le sole automobili, si creerebbe una fila di oltre 56 chilometri!
In questo stato di cose intervenire sul traffico significa essenzialmente operare sulla fluidità del traffico e sulla sosta, in un quadro in cui la repressione (azione dei Vigili urbani e delle altre forze di polizia) non può che essere un’azione di supporto in coda alle altre, non solo per la carenza del personale che le norme sul blocco delle assunzioni e sulla riduzione del costo del personale degli enti locali non consentiranno facilmente di superare, ma perché è mia forte convinzione che la repressione degli abusi e delle illegalità deve intervenire solo quando le altre azioni non riescono a sortire effetti e, tra queste, l’insistere per migliorare l’educazione civica dei cittadini.
Fatta questa premessa, l’amministrazione che guido è intervenuta da subito e con decisione per realizzare quanto è utile e necessario per operare nelle direzioni indicate.
Per quanto riguarda la fluidificazione del traffico si è data attuazione a quella parte del Piano Urbano del Traffico redatto dall’Ing. Grillo circa dieci anni fa che le precedenti amministrazioni non erano state capaci di porre in essere o perché hanno sottovalutato il problema o, forse, per accontentare piccoli egoismi e comodità individuali che l’attuazione dei sensi unici previsti non avrebbe garantito.
Già dalla scorsa primavera Sono stati attuati i sensi unici nei quartieri nord della Città con disagi che si sono protratti solo per pochi giorni e con palesi vantaggi nella fluidificazione del traffico in quella parte della città; saranno attivati tra pochi giorni i sensi unici in via G. Lo Giudice e in via S. La Malfa che, rivoluzionando il sistema di circolazione attorno alla cerniera principale della viabilità cittadina – piazza Falcone e Borsellino – piazza Cascino – elimineranno alcuni dei più drammatici punti di conflitto negli incroci cittadini. Nei prossimi mesi si darà attuazione al PUT anche per la zona Sud.
L’altra grande questione è quella relativa alla sosta che avviene spesso senza regole. Anche in questo campo, contrariamente a quanto fatto, dalle precedenti amministrazioni che hanno indicato obiettivi senza riuscire a perseguirli, l’amministrazione da me guidata ha portato a termine la procedura per la realizzazione delle “strisce blu” nelle aree a maggiore valenza commerciale.
Si tratta di un obiettivo di modernizzazione che viene raggiunto a Piazza con grande ritardo rispetto non solo alle grandi città europee e italiane, non solo rispetto alle altre località turistiche con le quali la nostra compete, ma anche rispetto alla quasi totalità dei comuni della provincia.
La ditta che si è aggiudicata i lavori risulta essere tra le più importanti in Italia e, dopo avere collocato le colonnine per l’emissione dei biglietti, sta procedendo all’assunzione del personale che dovrà occuparsi del controllo della sosta a pagamento.

 

La dislocazione delle linee blu avviene nelle aree a maggiore valenza commerciale e sempre lasciando nelle vicinanze un numero all’incirca pari di strisce bianche, cioè libere e gratuite. Non sono previste aree riservate ai residenti poiché non sono state istituite ZTL.
L’avvio delle strisce blu fin dai prossimi giorni avrà numerose ricadute positive: per le attività commerciali renderà facile il turn-over della sosta e permetterà dunque un più facile accesso da parte dei clienti; disincentiverà l’uso immotivato dell’automobile contribuendo a ridurre il traffico e l’inquinamento; ridurrà le aree sotto il diretto controllo della Polizia municipale che, potendosi concentrare sulle aree a sosta libera, potrà esercitare meglio il potere di controllo ed eventualmente di repressione.
Nella piazza Falcone e Borsellino, che rimarrà a disposizione per la sosta libera, sono state tracciati i nuovi stalli, ottimizzando lo spazio rispetto al precedente disegno, e rendendo finalmente ordinata la sosta in quell’importante area, come è sotto gli occhi di tutti.
Si tratta, pertanto, di interventi strutturali come non se ne erano fatti in questa città da quando è in vigore la normativa sull’elezione diretta del sindaco.
A questi occorrerà – ma si tratta di azioni da sviluppare nel prosieguo della legislatura – aggiungere il possibile potenziamento del corpo della Polizia Municipale con nuovi agenti.
In relazione all’obiettivo della riduzione dell’inquinamento, è stata attuata una modifica nell’organizzazione degli Uffici integrando il Settore della Protezione civile con quello della Tutela dell’Ambiente proprio per testimoniare l’attenzione volta a questa materia.
Va prima di tutto fatto presente che, dopo trenta anni, finalmente il depuratore di contrada Indirizzo è attivo e funzionante. A seguito dei lavori finanziati dal Commissario delle Acque sulla base di un progetto – vorrei ricordarlo – avviato nel 2002 utilizzando, su mia personale intuizione, le somme pagate dai cittadini per la depurazione – il depuratore collaudato è stato affidato ad Acquaenna con atto di consegna del 19 giugno 2009.
La società di gestione del servizio idrico integrato ha inoltre accolto la richiesta dell’Amministrazione comunale di inserire nel suo programma di opere già finanziate il collettore fognario Nord con il quale si convoglieranno al depuratore tutte le acque sporche della periferia settentrionale, a partire dalla costruenda zona artigianale, all’ospedale, al borgo S. Giacomo, fino alle abitazioni delle contrade abitate tra il centro e la circonvallazione SS 117/bis.
Un contributo definitivo alla riduzione dell’inquinamento del fiume Gela.

 

Il Comune di Piazza Armerina ha avviato con delibera n.168 del 22.12.2008 la collaborazione con AzzeroCO2, ESCO (Energy Service Company) creata da Legambiente, Kyoto Club e dall’Istituto di ricerche Ambiente Italia, la quale offre ad enti pubblici, imprese, cittadini, la possibilità di contribuire attivamente a contrastare i cambiamenti climatici attraverso un percorso di abbattimento delle emissioni di gas ad effetto serra.
La Società ha presentato nelle scorse settimane il Documento di Analisi energetico-ambientale che scatta la fotografia della situazione della nostra città.
Sulla base delle analisi effettuate su un campione di edifici pubblici e sui principali elementi connessi con questioni ambientali, il documento propone:
la collocazione di impianti fotovoltaici per gli edifici pubblici;
la collocazione di caldaie a biomasse per alcuni di essi;
la sostituzione degli infissi per quelli tra essi che presentano vecchi infissi;
la realizzazione di impianti solari termici per i palazzetti dello sport
la sostituzione degli apparecchi luminosi di lampioni e semafori esistenti con armature a LED
la progettazione ed organizzazione di un sistema di raccolta differenziata porta a porta.
Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici è già in fase di completamento il testo di un bando che potrebbe essere utilizzato per mettere a disposizione di società specializzate le coperture degli edifici comunali, nel caso in cui il Comune non potesse accedere direttamente alle agevolazioni previste dalla normativa nazionale per le quali è già fissato per la prossima settimana un appuntamento presso il Ministero delle attività produttive.
Per quanto riguarda la riduzione dei consumi negli edifici storici, con delibera n. 179 del 28.07.09 è stata affidata in via sperimentale alla Beghelli, azienda leader in campo nazionale e internazionale, la collocazione di nuovi apparecchi illuminanti presso l’ex convento di S. Anna, i quali produrranno una riduzione dei consumi di circa il 70%.
Per quanto riguarda la questione della raccolta dei rifiuti, affronterò il problema nel seguito della relazione.
Grande attività, dunque, nel settore pubblico e iniziative da avviare nel settore privato, con l’accompagnamento del Comune. Sulla base delle indicazioni fornite, infatti, si procederà a organizzare già dal prossimo autunno dei “gruppi di acquisto” tra cittadini al fine di adottare tecnologie efficienti e da fonti rinnovabili a prezzi convenienti, contribuendo alle emissioni di CO2.

 

Ma “politiche di qualità urbana” significa – secondo me e secondo il programma votato dagli elettori – innalzare la qualità delle periferie consolidate e recenti.
Il Villaggio Sammarco, innanzitutto, da trent’anni l’unico vero ghetto della città, è stato, per la prima volta, oggetto di un progetto di riqualificazione trasmesso alla regione per l’inserimento tra i progetti finanziabili. Con tale progetto si adeguano tutte le opere di urbanizzazione primaria esistenti (pubblica illuminazione; pavimentazioni stradali) e si creano quelle mancanti (verde pubblico, opere di interesse comune) prolungando la via Parri fino alle lottizzazioni adiacenti che sono rimaste colpevolmente separate dal Villaggio. Intanto è stato già approvato e andrà in affidamento nei prossimi giorni il progetto del primo campo di gioco realizzato con i risparmi derivati dalla autoriduzione dell’indennità di sindaco e assessori, che verrà realizzato all’interno della struttura polisportiva incompleta, primo atto di un possibile recupero dell’intero impianto per il quale è stato richiesto, finanziamento, nell’ambito del PON sicurezza, al Ministero dell’Interno, insieme ad altri progetti.
Il programma di realizzazione di campi nei diversi quartieri è potuto partire solo dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2009 e, non usufruendo di analoghi risparmi che avrebbe potuto decidere il Consiglio comunale sui propri costi, dovrà essere integrato con altre somme per recuperare le aree gioco esistenti e in stato di degrado o abbandono. È già pronto il progetto per la sistemazione dell’area giochi presso S. Croce e quello dei campi da tennis di contrada Bellia; è in fase di elaborazione il recupero dei campi giochi di Castellina e la realizzazione di una piccola area giochi nel quartiere Canali.
Il programma di manutenzioni degli edifici scolastici è stato avviato con grande decisione sulla base delle schede inizialmente inviate alla regione nel 2002 (ass. Enzo Giusto) e successivamente confermate dalle amministrazioni successive fino alla elaborazione dei progetti esecutivi avvenuta nella precedente legislatura.
Sono in fase di ultimazione i lavori di adeguamento degli impianti della scuola elementare S. Pietro, plesso Falcone, che dovrebbero essere ultimati entro fine mese, comprese le tinteggiature realizzate con procedura d’urgenza nell’imminenza dell’inizio dell’anno scolastico. Sono in corso i lavori di Messa in sicurezza dell’impianto elettrico, impianto antincendio della scuola media Roncalli e quelli di abbattimento delle barriere architettoniche della scuola elementare Sciascia.
Sono in fase di appalto i lavoro di Messa in sicurezza dell’impianto elettrico, impianto antincendio della Scuola materna S. Giorgio (Via Torquato Tasso).
Tutto ciò è stato possibile grazie all’impegno delle risorse comunali per il quale questo Consiglio comunale è stato sempre partner costruttivo e indispensabile. Sono

 

già impegnate le somme per il cofinanziamento degli adeguamenti degli impianti della Scuola Elementare Trinità che prevedono lavori per 669 mila euro
Per cofinanziare gli adeguamenti degli altri edifici scolastici per i quali si attende il decreto (Scuola media Cascino, Scuola Elementare Canali, Scuola Materna Marescalchi, Scuola elementare Sciascia)
nelle prossime settimane vi verrà chiesto di accenderne uno da circa 1 milione di Euro.
Ma l’attenzione alla scuola primaria non si ferma qui. Per la prima volta da decenni, tra qualche settimana avrà avvio il servizio di mensa scolastica per i bambini delle prime classi, per il quale il Comune erogherà ai dirigenti scolastici le somme necessarie, utilizzando delle linee guida in fase di ultimazione, e da sottoporre a protocollo d’intesa con i dirigenti scolastici, con le quali le famiglie dei bambini contribuiranno ai costi in funzione del reddito familiare. Ancora una volta un sistema efficace, segno della modernizzazione dell’attività posta in essere dal Comune.
Riguarda l’attenzione ai bambini e ai ragazzi delle scuole primarie, oltre che la sicurezza stradale, la decisione di realizzare, in corrispondenza delle scuole comunali il cui accesso si trova su vie principali, delle strisce pedonali protette, sopraelevate, cioè, in corrispondenza dell’attraversamento, al fine di costringere gli automezzi a fermarsi dando effettiva precedenza al pedone.
È in fase di realizzazione il primo passaggio protetto su via Libero Grassi, in corrispondenza dell’incrocio con via F. Petrarca.
Nelle prossime settimane si procederà con analoghe soluzioni in corrispondenza delle elementari Falcone, Sciascia, Canali e della media Roncalli.
Infine è già stato approvato il progetto della Fattoria didattica presso l’area della Fiera di Piazza.
Ma c’è stata anche grande attenzione ai problemi degli scolari appartenenti a famiglie in difficoltà. Durante lo scorso anno scolastico è stata attivata e ha dato buoni risultati l’educativa domiciliare di supporto scolastico a tali utenti. Per il prossimo anno scolastico l’esperienza verrà ripetuta coinvolgendo 7 bambini e 3 operatori e operatrici (Educatori Professionali e Assistenti Sociali).
Sempre a bambini appartenenti a famiglie in difficoltà è stata destinata la prima attività ospitata nel centro sociale di Piano Cannata, bene confiscato a mafiosi e consegnato dallo Stato al Comune. Nel mese di agosto cinquanta bambini hanno potuto trascorrere le “vacanze”, come in una colonia con il supporto di operatori specializzati volontari i quali non hanno percepito alcun compenso per tale attività. L’esperienza si è conclusa, con grande successo, il 4 settembre scorso.

 

E’ stato modificato, con voto unanime del consiglio comunale il regolamento della consulta giovanile, che con la riapertura delle scuole superiore sarà rilanciata.
Fa parte delle politiche di qualità urbana la gestione del verde cittadino. Qui devo riconoscere che dobbiamo registrare un certo ritardo rispetto alla tabella di marcia che ci eravamo dati. Esso deriva, in parte, dalla difficoltà con la quale la Regione siciliana ha consentito che i lavoratori dei cantieri di servizio riprendessero la loro attività per conto del Comune. Infatti, tra il personale dipendente del comune è in servizio un solo giardiniere, mentre gli altri lavoratori impegnati nel verde appartengono tutti alla categoria dei cantieri di servizio o di altre forme, ancora più provvisorie, di lavoratori legati alle forme di sostegno attivate dai servizi sociali.
Il ritardo ha reso possibile solo la parziale potatura degli alberi d’alto fusto (oltre un certo periodo si sarebbe arrecato un danno irreversibile alle piante) e la manutenzione delle aiuole. Per colmare il ritardo e procedere alla pulizia anche delle scarpate, necessaria per motivi igienico sanitari oltre che di decoro e per prevenire accidentali incendi si sono dovuti utilizzare i lavoratori nelle diverse are urbane e non è stato possibile, come è intenzione dell’amministrazione, assegnare in maniera costante lavoratori ad aree verdi al fine di garantirne costantemente la manutenzione.
Questo sarà uno degli obiettivi principali in questo settore per il 2010.
Tuttavia alcune opere positive sono state portate a termine: il recupero del Giardino Garibaldi e la collocazione della video sorveglianza vandalizzata nuovamente nei giorni scorsi, ma che, speriamo, proprio grazie alle registrazioni, possa essere l’ultimo atto del genere, se le forze dell’ordine individueranno i colpevoli che il Comune prontamente denunzierà chiedendo il risarcimento dei danni.
È stata sistemata definitivamente la rotatoria di S. Croce e, in parte, l’area accanto la ex chiesa di S. Giacomo, che sarà completata nei prossimi giorni. Sono in corso le procedure per l’acquisto e la collocazione di giochi per i più piccoli da collocare per la prima volta nella villa Ciancio e anche alla Villa Garibaldi dove saranno rimossi i giochi vandalizzati.
Sono stati installati 40 nuovi cestini per i rifiuti in P.za Cascino, P.za Stazione, in alcune vie principali.
Alle politiche del verde urbano si assegnerà priorità nel programma annuale 2010.
Politiche sociali, sociosanitarie e culturali
Le nuove politiche sociali che dovranno essere poste in essere fin dall’insediamento della nuova amministrazione saranno finalizzate all’attivazione del sistema di accreditamento delle agenzie che erogano i

 

servizi sociali sul territorio, per superare l’attuale sistema degli affidamenti tradizionali e valorizzare le realtà locali.
Si procederà alla istituzione di servizi per l’adolescenza e la gioventù e al potenziamento e specializzazione dei servizi già erogati dal comune sia in favore dei minori che in favore degli anziani non autosufficienti, che dei diversamente abili.
Saranno promosse attività e iniziative per la prevenzione e la riduzione dell’abuso di sostanze e di tutte le forme di violenza, per le vecchie e nuove forme di povertà e saranno adeguate le strutture comunali, i documenti fondamentali (Piano di zona, Carta dei servizi). Sarà istituito l’Osservatorio cittadino delle Politiche sociali e sanitarie con il coinvolgimento degli enti del terzo settore impegnati.
Per quanto riguarda le politiche sociali, si è dovuto fare fronte a due problemi di grande rilevanza: il primo legato alla progettazione del nuovo Piano di Zona dei servizi socio sanitari di cui il Comune di Piazza è l’ente capofila perché sede del Distretto socio sanitario; il secondo è la sempre crescente domanda di aiuto all’ente locale da parte di famiglie e di cittadini in condizioni di disagio. Una platea tradizionalmente consistente nella nostra Città, che si è estesa drammaticamente per gli effetti della grave crisi economica che attanaglia il Paese. Allo stato attuale sono più di 250 le richieste di sostegno, di inserimento lavorativo o di altre forme di sussidio che, dopo il colloquio con le assistenti sociali del Comune, sono prese in considerazione.
L’insieme delle attività è stato improntato al principio della rotazione. Ciò vuol dire che, per tutte le categorie di disagio, si sta cercando di andare incontro al maggior numero possibile di famiglie e di cittadini offrendo loro progetti di inserimento lavorativo o altre attività analoghe, tutti della stessa durata, con lo stesso impegno orario e, conseguentemente, con la stessa retribuzione.
Nei primi dodici mesi di amministrazione, il Settore del Servizi sociali ha avviato attività di “risanamento economico” su fondi regionali per 65 cittadini su fondi della L.R. 2/2002; ha avviato due progetti della cosiddetta “area povertà” previsti dal Piano di Zona, con il coinvolgimento di 46 cittadini; progetti “disabilità” per due cittadini e ha sviluppato attività lavorative per 14 ex detenuti. Complessivamente sono stati coinvolti 129 persone sulle 250 in elenco.
Oltre ai contributi straordinari (65 fino al 30 giugno) le altre attività sviluppate hanno riguardato il Buono socio-sanitario previsto dalla l.r. 10/2003, che ha riguardato 41 persone; il sostegno alle ragazze madri che ha riguardato 16 donne; il servizio di affidamento familiare dei minori che ha riguardato 7 ragazzi; l’assistenza ex Enaoli che ha coinvolto 22 persone.

 

L’attività di ricovero dei minori ha riguardato 32 minori e 8 madri, mentre è stato possibile fare rientrare in famiglia 6 bambini; il ricovero degli anziani ha riguardato34 persone di cui 23 assistite; il ricovero dei disabili 21 di cui 16 assistiti. L’assistenza domiciliare agli anziani è stata ed è portata a 170 assistiti cui si sono aggiunti 30 assistiti nell’ambito del Piano di Zona.
Sono stati inoltre erogati, sulla base della l 448/98, 138 assegni di maternità e 161 assegni al nucleo familiare. 18 famiglie, su 37 richiedenti, hanno beneficiato di contributi di locazione sulla base di quanto previsto dalla l 431/98.
Si sta venendo incontro anche ai bisogni di alcuni cittadini che fanno richiesta di alloggio, sono stati assegnati due alloggi e si sono attivati tre progetti particolari su altri nuclei.
In questo anno si è data particolare attenzione anche al servizio dell’asilo nido che riguarda 60 bambini tra lattanti e divezzi svolgendo una funzione irrinunciabile nella nostra comunità. È stato aumentato l’impegno orario del personale da 4 ore a 6 ore e sono state espletate le gare per i nuovi arredi e per le forniture. Quest’anno chiederemo alla Regione l’apertura di un’altra sezione per evitare la lista d’attesa.
Inoltre sono state espletate le gare l’affidamento del servizio socio educativo e per l’assistenza igienico personale nelle scuole.
Ma questo è un settore in cui i freddi numeri non riescono a dare del tutto il senso di un’attività che, essendo rivolta alle famiglie in difficoltà, e nelle quali purtroppo, le cause di disagio sono spesso sovrapposte e intersecate, assume una centralità essenziale per chi, come noi, crede che il principio di solidarietà debba essere al centro di una compiuta democrazia.
Per questo il nuovo Piano di Zona triennale (L.328/2000 – “Programma regionale delle politiche sociali e socio-sanitarie 2010/2012” approvato con D.P.R.S. n.61 del 02/Marzo/2009), trasmesso all’Assessorato regionale per la Famiglia in data 13/07/2009 e in attesa del parere di congruità dell’Assessorato competente, assume una enorme importanza. L’amministrazione e gli uffici sono stati impegnati in forma quasi totalizzante per mesi per costruire il nuovo documento di programmazione socio-sanitaria insieme agli altri 3 comuni del Distretto, all’Ausl e ai soggetti privati coinvolti. Non senza tensioni si è giunti alla presentazione del Piano.
Il Nuovo Piano di Zona 2010/2012 coinvolge i Comuni del Distretto Socio-Sanitario N24 (Barrafranca, Pietraperzia e Aidone) e vede il Comune di Piazza Armerina quale Comune capofila con a carico le responsabilità di coordinamento, di stesura e attivazione di tutte le schede progettuali.
Nello specifico le schede progettuali del Piano di Zona sono rivolte a dare Servizi alle fasce deboli della collettività e a creare temporanee opportunità lavorative.

 

Alle schede progettuali tradizionali (Assistenza Domiciliare Anziani e Disabili – Educativa Domiciliare Professionale – Inserimento Socio-Lavorativo – Borse Lavoro….) è stata aggiunta una progettualità innovativa denominata “Emergenze Socio-Sanitarie”.
In questo anno, per la prima volta nella storia di Piazza, lo Stato ha assegnato al Comune due beni confiscati perché realizzati con proventi delle attività gestite dalla mafia. Si tratta di due ville extraurbane la prima delle quali è già diventata il “Centro Sociale Piano Cannata” e ha ospitato, come ricordavo, la “colonia” estiva per i ragazzi. A regime, sulla base di un progetto che sarà elaborato dall’UTC perché se ne possa richiedere il finanziamento al Ministero del’interno, dovrà essere affidato a una cooperativa affinché impegni dei giovani a rischio per la produzione o la trasformazione di prodotti tipici (prodotti coltivati anche nei terreni confiscati) alla quale verrà offerta la possibilità di vendere i prodotti presso la Villa romana del Casale.. Per la seconda villa, assegnata pochi giorni fa, la destinazione sarà quella di centro di recupero per le donne, purtroppo sempre numerose, che hanno subito abusi.
Si è inoltre concluso un accordo con la Parrocchia S. Veneranda per la cessione in comodato al Comune dei locali attigui al Gran priorato di S. Andrea che potranno essere destinati, dopo la esecuzione di alcuni lavori di manutenzione straordinaria, a centro Alzheimer, per potere dare sollievo a quelle famiglie, sempre più numerose, in cui un congiunto viene affetto da questa incurabile malattia.
Tali scelte corrispondono all’obiettivo programmatico di potenziamento e ampliamento dei servizi erogati dal Comune, anche in una contingenza economicamente difficile come quella che attraversa il Paese e la nostra Città.
I Servizi Sociali oltre ad occuparsi di tutti i servizi delegati da parte della Regione sono stati investiti anche dallo Stato del compito di prendersi carico, in forma diretta, del cosiddetto Bonus Enel.
Infatti con D.M. 18/12/2007 sono state emanate le direttive per far sì che le fasce deboli della collettività possano accedere, attraverso un iter burocratico-amministrativo vario e complesso, ad un’agevolazione sulla tariffa elettrica.
A tutt’oggi sono pervenute presso i Servizi Sociali circa 1000 richieste.
E ancora è stato presentato alla Regione con gli altri Comuni per l’attuazione dell’APQ (Accordo di Programma Quadro) “Giovani protagonisti di sé e del Territorio”. REAP con capofila il Comune di Enna il Progetto “ARTEGIO’ – Percorsi di creatività, legalità e multiculturalità”. Azione 1-2-4 che adesso attende il finanziamento.

 

Questa grande mole di attività non ha consentito ancora di avviare le procedure per la trasformazione e la modernizzazione del sistema di erogazione dei servizi sociali. Il programma prevede infatti il transito al più moderno ed efficiente sistema degli accreditamenti dei soggetti privati in grado di erogare il servizio, in vece del sistema delle convenzioni che delega a un solo soggetto l’erogazione del servizio.
Si tratta di una modifica non solo delle procedure, ma della mentalità di funzionari, cooperative e lavoratori, non di poco conto. Tale obiettivo sarà assegnato come primario al settore dei Servizi sociali per l’anno 2010.
I rapporti con il territorio
Le politiche di relazioni con i centri vicini, con la provincia di Enna e con le altre città d’arte del centro della Sicilia, saranno consolidati e potenziati con l’ottica di creare una rete di città capace di offrire ai residenti servizi rari difficilmente realizzabili da un solo comune e di competere sul campo di gioco del settore del turismo e del tempo libero. Una particolare attenzione sarà posta ai cittadini che risiedono nelle contrade del territorio di Piazza Armerina che sono prossime ad altri centri abitati (contrada Albana, Castani, Gatta) con l’obiettivo di ridurre il gap di servizi disponibili
i. In questa ottica di sviluppo consortile, il problema di tali contrade potrà essere affrontato istituendo, ove possibile, le frazioni.
In questi 14 mesi assai intensi sono stati i rapporti con tutte le amministrazioni locali della provincia, con l’amministrazione provinciale (nonostante le intemperanza di qualche assessore provinciale nostro concittadino), con le amministrazioni locali di comuni confinanti appartenenti ad altre province, con i comuni che condividono con Piazza alcune specificità, quali l’essere sede di siti UNESCO.
Tale rapporti si concretizzano quotidianamente con azioni comuni all’interno dei consorzi o delle strutture sovracomunali cui il nostro comune appartiene.
Con il comune di Aidone, in particolare, si sono avviate forme di collaborazione volte a ottimizzare la ricaduta sul territorio del doppio evento rappresentato dalla riapertura della Villa romana e dal ritorno della Venere di Morgantina. Ho anche costituito un comitato con rappresentanti di entrambe le comunità che sta lavorando a ipotesi di iniziative, sebbene sia stato rallentato oltre che dalle recenti vicende elettorali di Aidone, anche dalla mancata certezza sulle date dei due eventi.
Sono in corso confronti costruttivi con le amministrazioni comunali di Barrafranca, Mirabella e Valguarnera in relazione alle contrade piazzesi prossime agli abitati di quei comuni. In particolare è stato definito in questi giorni con Mirabella il

 

contenzioso relativo ai costi di alcuni servizi erogati a residenti a Piazza dal comune di Mirabella.
Come previsto nel programma elettorale si sta lavorando per proporre soluzioni che possano innalzare la qualità dei servizi erogati dal nostro Comune a quei nostri concittadini che vivono nelle tre contrade. Per individuare la soluzione migliore ho costituito con determina n. 19 del 28.05.2009 un comitato che mi proporrà nelle prossime settimane una soluzione che verrà esaminata oltre che dalla Giunta anche dal Consiglio Comunale per quanto di sua competenza.
La risorsa umana
Un programma così ambizioso e al tempo stesso realistico e fattibile vuole dare una svolta “storica” a Piazza e ai suoi abitanti. Esso ha bisogno, perché si realizzi, del coinvolgimento di tutti, da coloro che saranno direttamente impegnati nell’Amministrazione comunale, al personale che lavora al Comune ricco di professionalità spesso sottoutilizzate, ai tanti lavoratori precari per i quali si avvieranno tutte le procedure possibili di stabilizzazione, ai professionisti, ai cittadini impegnati nel sociale. Una grande azione corale di tutta la popolazione che, nei diversi ruoli, dovrà essere motivata e coinvolta in questa scommessa. Alle capacità locale verranno affiancate istituzioni e figure di alta specializzazione (università, aziende, studiosi, esperti) in modo che in ogni politica del comune si possa puntare al massimo risultato nell’interesse della città e dei cittadini.
All’insediamento nel luglio 2008, l’amministrazione da me guidata ha trovato una situazione del personale comunale non molto felice. Dirigenti in molti casi demotivati, confusione di ruoli, incertezza sui ruoli derivante dalla mancata conclusione di alcune procedure.
Il capitale umano, cioè il personale che lavora presso il Comune di Piazza, è considerato dalla mia amministrazione il capitale primario, che deve essere valorizzato nelle competenze e nelle professionalità.
Ho confermato l’incarico di Segretario generale alla dott.ssa Carolina Ferro che sta svolgendo con essenziale professionalità il compito difficile che la legge le affida.
È stato dato avvio al concorso per ricoprire la figura essenziale di Ragioniere Capo e sono state portate a compimento le progressioni verticali che – promesse da anni e già avviate – rischiavano di concludersi ancora una volta con un “nulla di fatto” ingenerando ulteriori frustrazioni nel personale. Successivamente si è dato seguito alle progressioni orizzontali concluse in questi giorni.

 

Questa scelta toglie incertezza alla macchina burocratica, assegna a chi ha superato positivamente le progressioni nuove responsabilità, consente di assegnare legittimamente compiti specifici.
Anche il personale non a tempo determinato è stato oggetto di interventi importanti. È stata approvata con delibera n. 215 dell’11.09.09 la stabilizzazione degli ultimi 10 LSU che lavoravano al Comune: con questo atto si dà una certezza in più a quel personale che, pur svolgendo lavori anche importanti al Comune, viveva ancora nella assoluta precarietà. Sono state avviate le procedure sulla base della normativa vigente perché i contrattisti di categoria A e B possano finalmente stipulare un contratto a tempo indeterminato che sostituisce quello attualmente valido in scadenza tra tre anni.
Certamente queste iniziative hanno sollevato opposizioni sia da parte di alcune sigle sindacali che di singoli dipendenti. Si tratta di opposizioni fisiologiche quando si ha a che fare con le legittime aspettative e aspirazioni di chi lavora in un ente, ma, finora, non è stata sconfessata la legittimità di quanto portato avanti dal Comune.
Tutto ciò in un quadro in cui si è deciso di promuovere la meritocrazia avviando le forme di controllo di gestione in cui a obiettivi assegnati si facciano corrispondere risultati misurabili. Per la prima volta nella storia del Comune di Piazza, le indennità accessorie e i salari aggiuntivi non vengono distribuiti a pioggia, ma sulla base dell’effettiva attività svolta. Il Nucleo di Valutazione che ho insediato ha lavorato e sta lavorando alacremente e con professionalità perché possa essere inculcata in tutto il personale a partire dai Titolari di Posizione Organizzativa, la mentalità dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione amministrativa.
Per la prima volta nella storia del Comune di Piazza, gli obiettivi assegnati ai TPO sono stati oggetto di una specifica delibera (n. 194 del 17.08.2009) e sulla base del raggiungimento di essi si riconosceranno le indennità e sarà consentito mettere a fuoco inefficienze e problemi.
Gran parte delle attività portare avanti sono state affidate e svolte dal personale interno, con risultati eccellenti e grandi risparmi per il Comune. Dalle progettazioni, alle direzioni dei lavori, alle gestione degli eventi, alla cura per l’immagine esterna dell’Ente. Tutti avrete notato come si stia cercando di offrire attraverso manifesti, inviti, pubblicità una immagine coordinata coerente con il messaggio che si vuole offrire (Città d’arte, sito UNESCO, ecc.) e accattivante. Particolare importanza riveste in questo contesto il nuovo portale internet del Comune che ha avuto grandi elogi anche da rappresentanti istituzionali dell’associazione dei comuni.
Il portale, progettato e realizzato per intero da personale comunale “a costo zero”, dimostra come spesso ci siano all’interno delle risorse umane già in servizio,

 

professionalità con notevoli potenzialità, ma spesso sottoutilizzate e si configura come un servizio aggiuntivo ai cittadini, ai turisti, alle imprese e al personale.
Per la prima volta nella Storia del Comune, chiunque, in qualunque parte del mondo, può prendere visione di tutti gli atti (delibere, ordinanze, determine) non per estratto o per riassunto, ma in forma integrale. E il successo di questa operazione di assoluta trasparenza è dimostrato dal fatto che, quando per alcuni giorni non è stato possibile aggiornare le delibere on line, è quasi scoppiato uno scandalo. Segno che la trasparenza è richiesta dai cittadini e una volta realizzata, non si torna indietro.
Il portale offre anche dei servizi su area riservata. Per esempio il personale, già dal mese di agosto, può scaricare il cedolino dello stipendio direttamente dal suo PC, a casa o in ufficio o in qualunque altra parte del mondo. I servizi on line, esterni e interni, saranno ulteriormente potenziati nei prossimi mesi sulla base di progetti in fase di elaborazione.
Ma valorizzazione del personale umano significa anche coinvolgere quello che non è dipendente del comune.
Con lo stesso principio di rotazione al quale si aggiunge quello della competenza, si è proceduto e si procede, per esempio, all’affidamento degli incarichi legali: abbiamo chiesto a tutti gli avvocati di Piazza la disponibilità a difendere gli interessi del Comune impegnandosi, naturalmente, a non patrocinare cause contro. Tra coloro che hanno risposto, uno dopo l’altro, tutti hanno avuto o avranno un incarico: senza guardare appartenenze o attendere raccomandazioni, ma solo scegliendo sulla base di specializzazioni ed esperienza. Allo stesso modo stiamo valorizzando tutte le imprese locali nel caso in cui si debba ricorrere ad interventi di urgenza o affidamenti diretti: seguendo esperienza e competenze.
In questo periodo professionisti e imprese che mai avevano lavorato per l’Ente locale, insieme a quelle con i rapporti più tradizionalmente costanti, hanno potuto dare il loro contributo.
Modernizzazione ed efficienza, dunque, sono le parole chiave anche in questo settore.
Sullo sfondo delle attività è ovviamente il bilancio di previsione 2009 che rappresenta il primo bilancio proposto dall’Amministrazione comunale che ha vinto le elezioni amministrative del giugno 2008 e, pertanto, è il primo documento previsionale che può mostrare in che direzione si stia muovendo l’attività amministrativa.
Il Consiglio comunale lo ha approvato con delibera n. 36 del 05.06.2009 con 12 voti favorevoli e 3 astensioni.
Il bilancio è fortemente segnato dalle azioni poste in essere dal Comune per fare fronte alla situazione drammatica della gestione dei rifiuti. Su un totale di somme per le spese correnti di poco più di 15,5 milioni, 550 mila euro sono destinati al

 

contributo comunale per il pagamento della TIA con lo scopo di mantenere le fatture che perverranno dall’ATO EnnaEuno ai cittadini, al di sotto di quelle del 2005, le ultime pagate senza troppe difficoltà.
Si è trattato di una scelta difficile, ma responsabile che Amministrazione comunale e Consiglio Comunale hanno fatto, consapevoli delle difficoltà in cui l’attuale crisi economica ha collocato molte famiglie e di quella di fare fronte, meglio che sia possibile, alle esigenze igienico sanitarie della nostra città.
Il Bilancio 2009, nonostante tali difficoltà, riesce a conciliare, grazie a politiche di rigore e di recupero di somme inutilizzate, l’esigenza di contribuire ai costi del sistema integrato dei rifiuti, con quella di aumentare, tra l’altro, le spese nel settore sociale a sostegno delle famiglie in difficoltà (+6,5% rispetto al 2008); nel settore del turismo (+18% rispetto al 2008); in quello delle politiche culturali (+7% rispetto al 2008); in quello delle attività produttive (+13% rispetto al 2008).
Appare evidente a tutti quanto grande sia lo sforzo dell’Amministrazione e, di conseguenza, degli uffici, per creare le condizioni già in questa prima fase della legislatura, perché la Città di Piazza possa concorrere al maggior numero possibile di bandi che dovessero essere emanati dalla Regione Siciliana, utilizzando i fondi europei. Quasi 33 milioni di investimenti, contro i 6,5 milioni del 2008 e i 3,3 milioni del bilancio 2007 danno la misura di questo sforzo che non rappresenta la scrittura di un libro dei sogni, ma la creazione di possibilità concrete di finanziamenti nel caso in cui la Regione emanasse bandi relativi alle opere previste.
Scelte impegnative e coraggiose che pongono le basi perché il programma scelto dai cittadini nel giugno 2008 possa realizzarsi entro i cinque anni della legislatura, mantenendo così l’impegno assunto e onorando le responsabilità che ci sono state affidate.
Ma la legge dice che, oltre che la rispondenza dell’attività svolta, la relazione annuale deve rendere conto anche di fatti importanti che coinvolgono la città.
I più significativi riguardano, senza dubbio, la raccolta dei rifiuti, il servizio idrico integrato e l’ospedale.
Per quanto riguarda la prima questione, che ha colpito pesantemente la provincia di Enna per la situazione di crisi finanziaria che riguarda l’ATO Ennaeuno e la società Siciliambiente anche a seguito della sconsiderata decisione del 70% dei cittadini di non pagare la TIA dal 2007 in poi, sobillati da irresponsabili azioni politiche, il Comune – con piena sintonia tra Amministrazione e Consiglio Comunale – è riuscito a fare fronte, con i sacrifici che prima ricordavo, alla situazione. La città è stata tenuta in condizioni di pulizia assolutamente superiori a quelle degli altri comuni della provincia. Tutti ricorderanno in che condizioni versava la città durante la primavera 2008 (il periodo della campagna elettorale) e tutti possono fare il paragone con il

 

2009, in una situazione in cui mancano oltre 60 cassonetti e da un anno e mezzo è sospesa la raccolta differenziata.
Il comune di Piazza ha tentato strade innovative come la richiesta di un versamento volontario in anticipazione ai cittadini che ha portato nelle casse a tutt’oggi oltre 95 mila euro; l’anticipo degli stipendi al personale del cantiere; la sperimentazione della raccolta uno@uno nel mercato settimanale; l’ordinanza che stabilisce orari precisi per buttare la spazzatura. Tutte iniziative che sono diventate esemplari e prese a modello dagli altri comuni. In particolare l’ordinanza sugli orari è stata successivamente richiesta dall’ATO a tutti i comuni della provincia.
L’aiuto straordinario concesso dalla Regione dovrebbe entro l’anno riportare a normalità il servizio mentre l’ARS dovrebbe approvare la nuova legge sugli Ambiti Territoriali Ottimali.
Non ci resta che attendere, ma nel frattempo stiamo colloquiando con la nuova presidenza di Siciliambiente per migliorare, comunque il servizio.
A volte i cittadini hanno memoria corta e, a volte, i politici ce l’hanno cortissima e non sempre in buona fede.
Tutti ricorderanno le proteste, le petizioni, le interrogazioni, gli articoli di stampa che hanno accompagnato gli ultimi mesi del 2008 e i primi del 2009 in relazione ai lavori di sostituzione della rete idrica nel centro storico, avviati da Acquaenna durante la precedente legislatura. Mancanza d’acqua e ripristini erano al centro di tali polemiche.
Nessuno ha osservato – e per questo lo sottolinea con forza – che, completati i lavori e messa in pressione la rete, l’estate 2009 è trascorsa senza un solo giorno di emergenza idrica, senza una sola protesta né in centro storico, né in periferia. Lo dicevamo sempre che occorreva aspettare, ma l’impazienza dei cittadini e la demagogia di alcuni politici trovava facile presa nei disagi temporanei. Oggi possiamo dire che al 90% il problema idrico è risolto. Nei quartieri del centro storico l’acqua ha una pressione normale, come non si era mai avuta; la distribuzione è stata possibile tra centro e periferia sena particolari disagi, data l’alta quantità di acqua che non si perde più a causa delle condizioni della vecchia conduttura.
Per quanto riguarda i ripristini non fatti a regola d’arte, la società ha già provveduto a rifarne una parte di quelli segnalati dall’UTC e sta procedendo con i rimanenti.
Inoltre, su richiesta dell’Amministrazione, è stato anticipato un secondo lotto di lavori che riguarderà il quartiere Castellina e il villaggio Kennedy, i cui lavori verranno avviati quanto prima, aggiungendosi a quelli, già menzionati, del collettore nord.
In relazione al servizio di sportello aperto da Acquaenna, segnalo che nel contratto sottoscritto non è previsto tale servizio che, tuttavia, su nostra richiesta e mettendo a

 

disposizione un locale comunale viene erogato – credo unico caso in provincia – anche se un solo giorno la settimana.
La scelta di mettere a disposizione un locale comunale presso la delegazione di via gen. Ciancio ha inoltre consentito di scongiurare la chiusura definitiva dell’esattoria Montepaschi SERIT che è prevista nel programma di ristrutturazione del servizio di quella società.
Resta da affrontare il tema di straordinaria importanza del paventato declassamento dell’ospedale Chiello, almeno secondo il programma del precedente Direttore generale dell’Ausl.
In generale il disegno di ristrutturazione del sistema sanitario regionale mi appare sbagliato nelle premesse e nelle modalità di attuazione. Sono convinto che nel campo della salute dei cittadini, più che in ogni altro, le ragioni dei diritti non possono essere piegate solo a criteri ragionieristici.
La struttura ospedaliera del Chiello eroga servizi non solo al sud della provincia di Enna, ma a molti comuni della provincia di Catania e di Caltanissetta i cui territori confinano con il nostro.
L’amministrazione e il Consiglio comunale sono sempre stati uniti nella difesa ad oltranza dell’ospedale, in accordo con le forze sindacali e, più in generale, con la cittadinanza.
Noi non ci siamo lasciati prendere la mano da facili azioni mediatiche, ma abbiamo lavorato costantemente con senso delle istituzioni perché venissero difese le ragioni del Chiello.
Quando è stato necessario protestare lo abbiamo fatto senza tentennamenti (ricordo a tutti la manifestazione di Palermo), quando è stato necessario il confronto lo abbiamo sostenuto; quando è stato necessario ricorrere alla giustizia lo abbiamo fatto.
La sospensione decisa in un primo momento dal Presidente del TAR del decreto assessoriale che assegna alla provincia di Enna un numero di posti letto inferiore in percentuale a quello degli altri territori (poi negata dal Collegio) nasceva dal ricorso fatto dal comune di Enna e dal comune di Piazza.
L’esito, sul quale è lecito pensare a pressioni politiche, dimostra che la guerra è ancora lunga.
La nostra posizione è che il cuore dell’ospedale, il pronto soccorso, non solo non può essere eliminato o ridotto, ma va potenziato e con esso vano potenziati i reparti collegati, quei reparti, cioè che offrono l’intervento immediato – spesso salvavita – ai cittadini che ne dovessero avere bisogno.

 

La riforma sanitaria deve aumentare il diritto alla salute e la sensazione di sicurezza e non diminuirlo.
Su questa linea, che rassegnerò nei prossimi giorni al nuovo Direttore generale, sono convinto che continueremo ad essere uniti e solidali.
Mi avvio a concludere, ma prima di farlo voglio ricordare un’iniziativa che considero una medaglia al valor civile per la nostra città. La immediata partecipazione dei nostri uomini della Protezione Civile agli aiuti alle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto.
Anche in una situazione finanziariamente difficile, non abbiamo avuto esitazioni e, unico comune in provincia, abbiamo mandato uomini e mezzi a disposizione della Protezione civile nazionale.
Lo ritengo un atto obbligato anche se non scontato. Una corretta interpretazione di quell’azione di governo che, pur nelle difficoltà, è sempre solidale nei confronti di chi sta peggio.
Voglio, infine, ringraziare, per quanto hanno fatto in questo primo anno di durissimo lavoro, tutti gli assessori: Teodoro RIbilotta, Lillo Cimino, Innocenzo Di Carlo, Giuseppe Di Prima, Lina Grillo, Tanino Guccio e Francesco Restivo.
Voglio ringraziare il Presidente del Consiglio comunale Calogero Centonze e tutti i consiglieri comunali, riconoscendo lealtà e solidarietà a quelli di maggioranza e lealtà e senso delle istituzioni ai consiglieri di opposizione che sempre hanno avuto un approccio costruttivo.
E voglio ringraziare il personale comunale, troppo spesso oggetto di critiche, che in gran parte ha lavorato e sta lavorando con solerzia, creatività e passione alla realizzazione di quello che i cittadini ci hanno chiesto di fare.

 

Il Sindaco
Fausto Carmelo Nigrelli